Probabilità D'Amore. Dawn Brower
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Probabilità D'Amore - Dawn Brower страница 5

Название: Probabilità D'Amore

Автор: Dawn Brower

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Исторические любовные романы

Серия:

isbn: 9788893988391

isbn:

СКАЧАТЬ recò direttamente nel Salotto di Fortuna. Sentiva il bisogno di circondarsi di persone che la sostenevano e che non fossero condiscendenti pretendendo si sapere cosa fosse meglio per lei.

      Prima dell’asta non odiava particolarmente il marchese di Holton, però ora... per poco non ringhiò con rabbia per la sua sfacciataggine. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era un uomo arrogante che cercasse di controllarla. Lord Holton poteva anche essere uno dei lord più affascinanti del mondo, ma non avrebbe mai dimenticato ciò che le aveva appena fatto. Non lo avrebbe più guardato allo stesso modo.

      Un tempo pensava che forse potesse essere un uomo a cui potesse legarsi sentimentalmente, che ne valesse la pena.

      Si era anche recata con entusiasmo a teatro con la sua amica Diana, tutto pur di incontrarlo. Allora era stato educato ma freddo, quasi al limite della maleducazione, ma glielo aveva concesso visto che non si conoscevano e probabilmente non aveva voluto incoraggiarla.

      Alcuni gentiluomini non volevano dare alle signorine un’idea sbagliata.

      Probabilmente Lord Holton non aveva alcun desiderio di sposarsi a breve; certo, a un certo punto avrebbe dovuto farlo, ma molti uomini ritardavano l’inevitabile fino all’ultimo momento.

      Il negozio di sartoria di Madame Debroux era situato davanti al Salotto di Fortuna, e non voleva disturbare né lei né i suoi clienti. Una volta arrivata davanti al negozio, si guardò intorno prima di andare sul retro ed entrare in quello di Fortuna.

      A quell’ora non c’era molta attività nel Salotto in cui si potevano fare giochi femminile gestito da Lady Narissa, la duchessa di Blackmore.

      Lady Lulia, la duchessa di Clare, solitamente si trovava in una delle stanza sul retro per dare lezioni di scherma. C’era una buona probabilità che Lady Diana, la contessa di Northesk, fosse presente.

      Erano tutte sue care amiche e aveva disperatamente bisogno di stare con almeno una di loro. Le sarebbe andata bene anche la duchessa di Blackmore, anche se non erano molto legate.

      Katherine corse su per le scale fino a raggiungere la porta che conduceva al club, la spinse ed entrò.

      C’erano più persone di quanto si aspettasse e la porta dell’ufficio di Narissa era aperta.

      Sbirciò dentro e notò che la duchessa era occupata a lavorare alla scrivania su un registro mentre si mordeva il labbo.

      Un uomo straordinariamente bello era al suo fianco: il duca di Blackmore, il marito di Narissa, era venuto al club con lei. Non che non ci fosse mai stato, ma era raro vederlo da Fortuna. Doveva sicuramente aver bisogno del suo consiglio su qualcosa...

      Li lasciò a guardare i registri mentre lei si recò nell’altra stanza dove c’era Lulia, che però non era occupata con delle lezioni.

      Diana stava facendo scherma con lei, sebbene forse non era il caso. Se suo marito l’avesse saputo le avrebbe dato dei problemi. Era al terzo mese di gravidanza del loro primo figlio.

      Katherine entrò nella stanza e le guardò, ma la ignorarono entrambe continuando a colpire finché Diana non fece un affondo sulla spalla di Lulia.

      “Vinco io,” dichiarò con voce trionfante.

      “Proprio così,” disse Lulia. Il suo accento riportava alle sue radici gitane. “Anche se dubito che avresti vinto se non ci fossi andata piano con te.” Ridacchiò.

      Si girarono entrambe verso Katherine e le rivolsero un sorriso felice. Diana si tolse la divisa da scherma e la mise di lato prima di andare da Katherine e abbracciarla.

      “A cosa dobbiamo l’onore della tua presenza? Credevo che fossi al tuo nuovo allevamento di cavalli.”

      Katherine sospirò. “Sono venuta in città per partecipare all’asta da Tattersall.” Si accigliò al ricordo di quella terribile esperienza. “Non avrei dovuto fare personalmente un’offerta per un cavallo.”

      “Oh, cara,” disse Diana. “Cos’è successo?”

      Lulia, che nel frattempo si era tolta la divisa da scherma, recuperò quella di Diana e le ripose nel grande baule di cedro che usava per conservarle, poi le raggiunse.

      Katherine aspettò che arrivasse vicino a loro prima di parlare. “Lord Holton è un arrogante moralista.”

      Lulia ridacchiò. “L’ho conosciuto e non potrei essere più d’accordo. Soffoca terribilmente la povera Lenora, ho cercato di fare amicizia con lei e l’ho persino invitata a farmi visita a Tenby quando non siamo in città, ma non ha ancora accettato l’offerta. A breve io e Fin torneremo nella sua tenuta di famiglia.” Fece un gesto verso Diana. “È l’unico motivo per cui ho ceduto alla sua richiesta di fare scherma. Quando tornerò sarà grande come una casa e non riuscirà a muoversi liberamente.”

      Diana lanciò un’occhiataccia alla cugina. Il padre di Lulia era il fratello del padre di Diana. Ne erano venute a conoscenza da poco, ma erano amiche di lunga data.

      “Non c’è bisogno di essere scortese.”

      “Dico solo la verità,” disse con accento marcato. “Sono sicura che ritornerai subito in forma dopo la nascita del bambino.”

      Diana arricciò il naso infastidita per l’affermazione di Lulia, poi si accarezzò la pancia, il viso illuminato da un delicato sorriso. “In ogni caso non ho rimpianti. Accetto felicemente questo bambino e tutto ciò che comporterà.”

      Katherine invidiava le sue amiche. Entrambe avevano trovato l’amore e presto avrebbero avuto una famiglia. Si sentiva un’estranea tra loro, ma non poteva far altro che dare loro la sua benedizione.

      Si rivolse a Lulia. “Ora che hai sposato il duca stai pensando di allargare la famiglia?”

      L’orrore si diffuse sul volto di Lulia. “Credi che sarei una buona madre?”

      Katherine sorrise al suo oltraggio. “Certo che sì. Sarai la madre migliore di tutte noi. Ti comporti in modo così amorevole con noi, ci guidi nella direzione giusta senza che ce ne rendiamo conto. Sei più affettuosa che conosca.”

      Lulia aveva aiutato Diana a incontrare il conte e Katherine non dubitava del fatto che avrebbe fatto lo stesso con lei se avesse trovato l’uomo giusto a cui concedersi.

      “Forse è così,” concesse Lulia. “Ma voi siete adulti e non richiedete molta attenzione. Ma un bambino...” Rabbrividì. “Richiederebbe molto più di quanto credo di essere capace di fare.” Sospirò. “Anche se suppongo che, a un certo punto, dovrei considerare la possibilità di dare un erede a Fin. Dopotutto è un duca e il suo titolo dovrà passare a qualcuno.”

      “Ottima considerazione,” disse Diana con un sorriso sornione. “E sarebbe bello che il mio bambino abbia dei cugini con cui crescere.”

      “Non fare venire a Fin strane idee,” disse Lulia ridendo. “Le userà contro di me, anche se non ci metterebbe molto a convincermi. Ci sono poche cose che non farei per quell’uomo, però non l’ha ancora chiesto e lo amo ancora di più per questo. Se succederà, succederà. I bambini sono una benedizione e sarebbe un dono splendido averne uno che sia un mix tra me e il mio amore.”

      Il cuore di Katherine soffriva a sentire le loro parole. Era venuta da Fortuna per lamentarsi di aver perso un cavallo, ma ora si СКАЧАТЬ