Probabilità D'Amore. Dawn Brower
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Название: Probabilità D'Amore

Автор: Dawn Brower

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Исторические любовные романы

Серия:

isbn: 9788893988391

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СКАЧАТЬ dall’ufficio del signor Adamson e le perse il suo cappotto aiutandola a indossarlo.

      “Molto bene.” Le sorrise. Se prima le era sembrato freddo, ora era quasi paterno, o perlomeno... come immaginava che potesse essere un padre. “Non dimenticate di farmi sapere se avete bisogno del mio aiuto. Vi auguro un buon viaggio, sono sicuro che rimarrete piacevolmente sorpresa dell’allevamento. È un luogo straordinario, l’ho visitato spesso per discutere di affari con vostra nonna.”

      L’aveva già ringraziato, ma non le sembrava abbastanza. Aveva cambiato la sua vita in poco meno di un’ora. Certo, era stato il testamento di sua nonna a rendere la sua vita più sopportabile, ma era il signor Adamson era stato il portatore della lieta novella. “Sono sicura che andrà tutto per il meglio, ma se qualcosa andasse storto state pur certo che vi informerò. Buona giornata.”

      Katherine gli fece un cenno con la testa e poi uscì dall’ufficio dell’avvocato.

      Per la prima volta dopo settimane stava tornando a casa con un sorriso senza lamentarsi nemmeno una volta del freddo, nemmeno con il pensiero.

      CAPITOLO UNO

       Un mese dopo...

      L’aria era fresca e frizzante, ma perlomeno non era un freddo mordente. Katherine ammirò il panorama di Tattersall seduta nella carrozza. Brulicava di attività: diversi gentiluomini erano nel giardino per guardare i cavalli che erano stati portati a spasso lungo il perimetro del cortile. Se voleva vedere di persona gli equini, sarebbe dovuta scendere dalla carrozza e unirsi a loro.

      Si morse il labbro inferiore e poi fece un respiro profondo. Questo era proprio quello che voleva. Sua nonna le aveva lasciato in eredità un allevamento di cavalli e Katherine era determinata a occuparsi di tutto, voleva assicurarsi di poter essere indipendente e non una semplice ragazza di società. Il suo valore non sarebbe stato determinato da un uomo o dai legami che aveva con uno di loro. Katherine era determinata a supportarsi da sola e si sarebbe assicurata che l’allevamento di cavalli prosperasse.

      Doveva solo scendere dalla carrozza e prepararsi a sopportare tutti gli atteggiamenti condiscendenti degli uomini presenti. Le donna perbene non partecipava alle aste di Tattersall con lo scopo di acquistare equini. Non era nemmeno certa che le avrebbero permesso di acquistare cavalli o qualsiasi altra cosa.

      In alcuni momenti essere donna era un vero svantaggio.

      Al momento non riusciva a pensare a un’epoca in cui essere donna poteva essere stato vantaggioso.

      Katherine sospirò, fece un respiro profondo aprendo la porta della carrozza e scese.

      Nessuno si girò a guardare nella sua direzione e decise di prenderlo come un buon segno, continuando a camminare fino a raggiungere la veranda. L’asta di Tattersall si svolgeva nel cortile racchiuso su tre lati da un’ampia veranda sorretta da colonne. I potenziali acquirenti e gli spettatori si riunivano nel cortile e non appena tutti si sarebbero , i cavalli vennero rilasciati per poter correre lungo il perimetro. Una volta concluso questo passaggio, sarebbero stati messi in vendita.

      Katherine passò le mani sulla lana azzurra della gonna lisciando le pieghe, si assicurò che i fiocchi della cuffia fossero ben stretti e poi si strinse il mantello intorno a sé per cercare di respingere il freddo. Era meglio non attirare l’attenzione. Poteva semplicemente fare la sua scelta e lasciare un biglietto con le indicazioni per il pagamento, i cavalli acquistati sarebbero stati consegnati all’allevamento e lei sarebbe potuta andare via in fretta. In teoria sembrava un piano eccellente, ma da come le si strinse lo stomaco, capì subito che qualcosa sarebbe andato storto.

      Raggiunse la recinzione del perimetro e aspettò che venissero rilasciati i cavalli.

      Il vengo le accarezzava il viso facendole congelare le guance; Katherine si guardò intorno ansiosa.

      Forse sarebbe stato meglio portare con sé il suo stalliere; la scelta dei cavalli sarebbe stata sua, ma farsi accompagnare da lui le avrebbe dato più credibilità. Perché non ci aveva pensato prima di recarsi a Tattersall?

      “Hem!” Katherine restò senza fiato quando un gentiluomo la spinse di lato. “Vi prego, signore,” disse non riuscendo a trattenere l’irritazione. “Fate attenzione al movimento delle vostre braccia, per poco non mi facevate cadere per terra.” Le faceva male il punto dove le aveva sbattuto contro.

      “Le mie scuse,” disse il gentiluomo. “Non era mia intenzione...”

      “Certo che no,” lo rimproverò. “Vi comportate sempre in modo così maleducato nell’alta società?”

      Lui sollevò un sopracciglio, “Questa non è l’alta società...”

      Certamente aveva ragione, questo non era né un ballo né un evento formale, ma era comunque un raduno per l’alta società in quanto non tutti non potevano permettersi di acquistare un cavallo.

      Era disposta a scommettere che a Tattersall c’erano più Lord che semplici lavoratori della classe operaia.

      Katherine incontrò lo sguardo del gentiluomo e le parole le si bloccarono in gola.

      Era il marchese di Holton e lei lo aveva conosciuto quando la sua amica Diana, ora contessa di Northesk, era stata corteggiata dal marito.

      Era stata attratta dal marchese, ma era stato molto scortese con lei durante lo spettacolo teatrale a cui avevano assistito. “Lord Holton,” riuscì infine a dire.

      Lui fece un balzo indietro sentendole dire il suo nome, strinse gli occhi e la studiò attentamente. “Lady Katherine?”

      Annuì. Per un momento pensò che non l’aveva riconosciuta, forse a causa della cuffia che le copriva il viso. O almeno, lo sperava. “Sì, mio signore.”

      “Per diamine, cosa ci fare a Tattersall?”

      “Ebbene,” iniziò a parlare indicando i recinti. “Non è ovvio? Cosa si fa solitamente a un’asta di cavalli?”

      Si accigliò. “Una signorina non dovrebbe venire qui ad acquistare cavalli.” Lord Holton incrociò le braccia sul petto. “Piuttosto invia qualcuno che agisca per suo conto. Che cosa pensavate di fare venendo qui? Vi prego, ditemi che non siete sola.”

      Lei si morse il labbro inferiore. Non poteva rispondere a quella domanda. Katherine era venuta da sola e non si sarebbe scusata per aver preso il controllo della sua vita.

      “E se lo fossi?” Scosse la testa stringendo le labbra in una linea sottile.

      “Vostro padre sa che siete qui?”

      Suo padre, il duca di Gladstone, non le prestava la minima attenzione, perlomeno non in senso positivo. Era un uomo autoritario, sebbene non fosse crudele, ma era affezionato esclusivamente al suo erede, suo fratello Kendrick, e di conseguenza ignorava lei.

      Quando gli aveva annunciato che si sarebbe trasferita nell’allevamento di cavalli che le aveva lasciato in eredità sua nonna, era rimasto completamente indifferente, in quanto aveva capito che non poteva assumerne il controllo togliendolo a lei.

      “Mio padre ha questioni più importanti di cui occuparsi, invece di preoccuparsi di ciò che faccio.”

      Lord Holton le lanciò uno sguardo di rimprovero. СКАЧАТЬ