Omicidi Alieni. Stephen Goldin
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Omicidi Alieni - Stephen Goldin страница 6

Название: Omicidi Alieni

Автор: Stephen Goldin

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Научная фантастика

Серия:

isbn: 9788885356719

isbn:

СКАЧАТЬ obbligati a vivere insieme in così poco spazio, gli abitanti di Jenithar sviluppavano delle regole molto severe sull’invasione reciproca della privacy con i propri rumori.

      “Lei è un agente letterario, giusto?” le chiese Dellor mentre viaggiavano fianco a fianco.

      “Sì. Jenithar è ancora un mercato interessante e vasto per la mia letteratura mondiale.”

      “Lei aveva trattato a lungo con l’Altissimo Levexitor?”

      “Solo nei 4 mesi scorsi,” rispose Rabinowitz. “Avevo sperato che sarebbe stato l’inizio di un lungo rapporto d’affari, ma ora sembra che dovrò trovare altri contatti.”

      “Lei ha dichiarato che quando è stato ucciso, lei era in visita da Levexitor.”

      “Stavo solo viaggiando nello spazio virtuale. C’erano degli strani silenzi nella nostra conversazione. Sospetto che ci fosse qualcun altro fisicamente presente in contemporanea, ma quella persona non era collegata allo spazio virtuale e quindi non so chi fosse.”

      “Di cosa stavate parlando quando è morto?”

      Rabinowitz esitò. “Affari,” disse. “Ero venuta per parlare dei diritti teatrali in nero delle opere che stavamo trattando”

      “Non è necessario elaborare,” interruppe Dellor. “Non mi serve sapere i dettagli intimi degli affari dell’Altissimo. Lei conosceva bene Dahb Chalnas?”

      “L’assistente di Levexitor? Non molto bene. In genere era là, in disparte quando l’Altissimo ed io ci incontravamo, ma parlava molto raramente.”

      “In ogni caso non era là questa volta.”

      “Non nello spazio virtuale, no. Levexitor mi ha detto che era il suo giorno di riposo.”

      Il taxi aveva raggiunto un’altra parte della città, molto meno affollata. Gli edifici erano più bassi, e staccati l’uno dall’altro, e improvvisamente la loro auto si fermò di fronte ad una casa a due piani circondata da un muro basso, e un giardino grande quanto un francobollo sul lato davanti. Rabinowitz la guardò con sorpresa; Levexitor era una delle persone più importanti su Jenithar, e la sua casa era meno di due terzi della sua. “È tutto relativo” borbottò mentre usciva dall’auto con i suoi poliziotti di scorta.

      I poliziotti la condussero all’interno della casa, e lei lo fissò scioccata mentre attraversava la soglia. La casa di Levexitor faceva sembrare rispettabile il semplice squallore. Pile di detriti coprivano il pavimento, rendendole difficile trovare un percorso pulito su cui camminare, e dovette mettere i piedi attentamente cercando di evitare rivoletti di liquido giallo-verde. La parete trasudava globuli unti di un materiale viscoso non meglio identificato. Rabinowitz era sicura che il fetore l’avrebbe fatta svenire se il suo corpo artificiale avesse potuto trasmetterle qualcosa in più in fatto di odori, che non un allarme di fumo o di agenti chimici corrosivi.

      “Chi è l’architetto?” chiese ad alta voce. “Fognature e Recupero Centralizzati?” Questa casa era un tale contrasto, sia con la pulizia delle strade pubbliche e con l’essenzialità dello spazio virtuale di Levexitor, che era difficile credere di essere sullo stesso pianeta. Ma conosceva anche tantissime persone sulla Terra, che tenevano il loro spazio virtuale in modo molto diverso dalle loro case e dai loro uffici nella vita reale.

      “Deve avere avuto del personale davvero incompetente,” continuò.

      “L’Altissimo Levexitor viveva qui da solo,” disse Dellor. “Non aveva personale, tranne il suo impiegato, Dahb Chalnas.”

      “Tutto solo? Niente personale? Un uomo della statura e dell’importanza dell’Altissimo Levexitor?”

      “Uno dei vantaggi dell’essere così alti,” disse il poliziotto, “è che sei autorizzato a vivere da solo.”

      Rabinowitz annuì in modo pensieroso, o almeno cercò di farlo; l’azione fece ondeggiare il suo pesante corpo metallico in modo instabile. “Penso di sì. Bene, mi mostri cosa voleva farmi vedere così posso restituire questo corpo all’agenzia. Vorranno fargli fare un bel bagno nell’acido prima che venga riutilizzato.”

      Dellor la condusse attraverso diverse stanze, ognuna più disgustosa dell’altra, fino a che alla fine si fermò e disse, “Qui è dove è stato ucciso l’Altissimo Levexitor.”

      Da quanto Rabinowitz poteva vedere, la sola somiglianza che aveva questa stanza con lo spazio virtuale di Levexitor era l’alta postazione da lavoro con il ripiano computerizzato, analoga a quella a cui lui stava quando era stato ucciso. “Questa stanza non assomiglia per niente a quella che ho visto.”

      “Non me lo aspettavo. Ci dica solo cosa ha visto.”

      “L’Altissimo Levexitor era in piedi a questa postazione, e mi parlava. C’erano delle pause occasionali, potrebbe essere uscito temporaneamente dallo spazio virtuale per parlare a qualcuno fisicamente presente. Nel bel mezzo della nostra conversazione improvvisamente ha guardato in alto, ha emesso un piccolo grido e si è accasciato sulla scrivania. Ho guardato in giro, ma non sono riuscita a vedere nessun altro nello spazio virtuale. Poi il corpo dell’Altissimo si è mosso improvvisamente in verticale —presumo che il suo omicida abbia sollevato il suo corpo fisico per arrivare al Sistema di Viaggi Virtuali – e ho visto i comandi azionati da mani invisibili. Poi, la connessione è stata interrotta e mi sono ritrovata a casa mia.”

      Dellor rimase in silenzio per un momento, poi disse, “Questo conferma la nostra teoria. Accetti la nostra gratitudine per la sua collaborazione. La riportiamo all’agenzia di noleggio, adesso.”

      “Aspetti un momento. Questo è tutto? Affrontate la spesa di portarmi qui, mi fate fare tutta questa manfrina senza capo né coda dell’affitto del corpo, e mi portate qui a questa fognatura fetida, solo perché io possa passare due minuti a guardare una scrivania e dirvi la stessa storia che ho detto al telefono?”

      “Esatto.”

      “Mi dica, quale sarebbe la sua teoria?”

      “Veramente questo non la riguarda.”

      “Beh, veramente mi riguarda eccome.” In piedi, di fianco a lui, si erse in tutta la sua altezza, guardandolo dall’alto al basso con uno sguardo che sperava venisse interpretato come di imperiosità glaciale. “E se mai dovesse sperare di essere più alto, anche lei diventerà un argomento che mi riguarderà.”

      Dellor fece una pausa. “È davvero troppo facile farla arrabbiare. C’è solo una persona che potrebbe avere commesso il crimine.”

      “Mi faccia ridere.”

      “Potrebbe essere stato solo il suo assistente, Dahb Chalnas. Lo abbiamo già preso, e passerà poco tempo prima che confessi.”

      “Esatto. È stato il maggiordomo. E come è arrivato a questa stupefacente conclusione?”

      “Non è difficile. Chalnas è il solo ad avere avuto accesso alla casa.”

      “L’Altissimo non avrebbe potuto fare entrare qualcun altro?”

      “Come la maggior parte delle persone della sua altezza, teneva troppo alla sua privacy. Non avrebbe fatto entrare qualcun altro fisicamente, quando lo avrebbe invece potuto incontrare nello spazio virtuale.”

      “Salvo СКАЧАТЬ