Название: Delitto (e baklava)
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un giallo intimo e leggero della serie Viaggio in Europa
isbn: 9781094344089
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Il complimento non migliorò affatto l’umore della donna. Sfortunatamente, sapeva che il cameriere aveva fornito a Ian un’opportunità quasi perfetta per continuare. Se fosse stato per lui, gli uomini francesi avrebbero potuto chiamarla madame per il resto della sua vita. E molte altre persone avrebbero potuto riferirsi a lei con l’appellativo di signora, a prescindere da quanto fosse ormai fuori moda.
Ian le rivolse un sorriso consapevole, e disse: “Se me lo chiedessi, ti direi che Marcel ti ha chiamata madame, perché sembriamo molto una coppia.”
“Lo pensi?” London chiese.
“Oh, lo so.”
Probabilmente, era vero, London dovette ammettere.
Ed era davvero una brutta cosa?
Perché non poteva semplicemente accettare una buona cosa quando la trovava? Che cosa avrebbe potuto andare male, se avesse sposato un uomo solido come Ian Mitchell? Sapeva di dover apprezzare il fatto che lui stesse facendo del suo meglio, per quanto potesse essere sgraziato, per rendere quella serata davvero speciale. E il cibo si era davvero rivelato grandioso.
Ma tutto questo parlare di prevedibilità le stava dando alla testa. La prevedibilità non era mai stato un argomento a cui aspirava nella vita. Era sempre stata più incline alla spontaneità e all’avventura. Ma, quella sera, London si ritrovò a chiedersi se forse sua sorella avesse ragione. Forse stava raggiungendo un’età in cui avrebbe dovuto calmare il suo spirito avventuroso.
Sarebbe così brutto?
Avrò sempre ricordi … e storie.
Lei ed Ian restarono in silenzio per un istante. London stava iniziando ad augurarsi che le facesse la domanda, facendola così finita una volta per tutte. Immaginava che avrebbe dovuto in qualche modo fare un grido appropriatamente estatico, se non sinceramente sorpreso, per poi dire, senza fiato, sì, due o tre, o persino quattro volte.
Sembrava un peccato che non ci fossero altri clienti intorno, pronti ad applaudire. Sarebbe stato il perfetto completamento della scena.
Perché non dovrei dire sì?
Un anno prima, non aveva trovato Ian noioso, quando sua sorella Tia le aveva organizzato un incontro con lui. Era stato subito dopo la fine della relazione, durata un lungo e terribile anno, con Albert, un affascinante, sofisticato, buono a nulla e un narcisista davvero egoista. Dopo quella terribile rottura, lei si era sentita più che pronta a frequentare un uomo onesto e stabile.
E, forse, questo non era un momento inopportuno per sposarsi. Era da poco tornata dal suo recentissimo lavoro da hostess per una crociera ai Caraibi. Era piuttosto sicura che il viaggio nello Yucatán, della durata di undici giorni, sarebbe stato l’ultimo con la Epoch World Cruise Lines. Stando alle voci, la società, una volta fiorente, stava per colare a picco, soccombendo infine alla crescente competizione nell’industria delle crociere.
Infatti, aveva ricevuto un sms solo un paio di ore prima da Jeremy Lapham, il CEO della società, che le chiedeva di partecipare ad una videoconferenza con lui l’indomani mattina.
Probabilmente per licenziarmi, pensò.
Sarebbe stato un triste passo in quella che fino ad allora era stata una vita piuttosto movimentata, la fine di un’ “epoca”, per così dire. E, a quel punto, London non era affatto sicura del futuro che l’attendeva.
Improvvisamente, gli choux profiterole le sembrarono meno dolci.
Ma, forse, era giunto il momento di far entrare un po’ di tranquillità nella sua vita. Sicuramente, ci doveva essere spazio per l’onestà e la stabilità. Inoltre, era ancora colpita dal bell’aspetto di Ian. Con il suo affascinante viso rasato, rappresentava una qualità concreta, essenziale, non come Albert, che aveva inizialmente attratto London tramite la sua profonda morbidezza. E Ian era davvero bello quella sera; sfoggiava il suo miglior completo a tre pezzi.
E, al momento, immaginava che stessero davvero bene insieme. Lei aveva indossato uno dei suoi più graziosi outfit, un maxi dress in chiffon, con un modesto top nero che sprizzava in un colorato tumulto di fiori stampati vicino all’orlo della gonna. Aveva persino acconciato i suoi corti capelli castani ramati in uno stile, che tendeva intenzionalmente a delle onde scompigliate, piuttosto che farli semplicemente apparire arruffati.
Nel frattempo, London percepì un cambiamento nell’atteggiamento di Ian. Il pover’uomo ora stava sudando; infilò un dito sotto il colletto, come se improvvisamente sentisse il vestito troppo stretto e stesse perdendo concentrazione.
Ti prego, facciamola finita, pensò.
“London, quello che sto cercando di dire è …”
Poi, s’interruppe.
“Penso di capire” London disse, con quanta più gentilezza possibile. “Vita e affari sono davvero simili, non è così?”
Gli sfuggì una risatina auto-ironica.
“Se solo potessi metterla in modo conciso” lui disse.
Conciso andrebbe bene, London pensò.
Ma divenne rapidamente palese che questo non sarebbe successo.
“London, quando i miei genitori avevano circa la nostra età, hanno fatto una … fusione, non quello che sto negoziando al momento nel mio lavoro.”
Una fusione? London pensò, sforzandosi di non mostrarsi sconvolta da quelle parole.
“E sai qual è sempre stato il loro segreto?” Ian continuò. “Pianificare. Dal principio, hanno pianificato tutto quello che ne avrebbero fatto della loro vita fino all’ultimo dettaglio. Ed è esattamente quello che vorrei anche per noi, iniziando stasera a … pianificare.”
London divenne sempre più pallida.
Pianificare?
Stava andando peggio di quanto si sarebbe aspettata.
Di rado aveva pianificato qualcosa d’importante, nel corso della sua intera vita.
Ian aggiunse: “E sai quanto il matrimonio dei miei genitori sia stato una fusione produttiva, riuscita e felice.”
London non sapeva nulla del genere. Nelle poche occasioni in cui aveva incontrato i genitori di Ian, li aveva trovati freddi quasi come robot, non solo con lei, ma con tutti, e persino tra loro due. A London la casa di famiglia di Ian era sembrata una scena della versione originale de L’Invasione degli Ultracorpi, in cui tutti venivano trasformati in baccelli umani.
Ian sollevò lo sguardo pensierosamente.
“Penso che adesso che il secondo trimestre è terminato, e i tassi dei mutui sono ai minimi storici, è un buon momento per pensare di comprare una casa …”
London tremò profondamente.
“Saremo parsimoniosi, specialmente all’inizio” disse. “Vivremo al di sotto delle nostre possibilità, nello stesso quartiere con Tia e Bernard. È vicino ad una buona scuola. Compreremo una casa stile ranch. Niente scale, così non dovremo traslocare per almeno cinquant’anni. Avremo un bambino tra due anni, poi un altro ancora dopo altri due anni, e un altro СКАЧАТЬ