Название: La Fossa Di Oxana
Автор: Charley Brindley
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Приключения: прочее
isbn: 9788835409267
isbn:
“Zitta, Ambra,” la interruppe Dominique.
“Penso siano una buona idea,” aggiunse Madeleine.
Le due staccarono il retro delle etichette e le misero sulle loro camicette bianche, sopra il seno sinistro. Ambra piegò la targhetta in quattro.
“Devo andare a una riunione del consiglio,” le disse. “Voi tre potete iniziare ad organizzare l’ufficio mentre me ne vado.”
“Organizzare?” Chiese Ambra.
“Sì. Preparate questo posto per le attività aziendali. Voglio essere operativo entro il primo del mese.”
Capitolo Sette
Erano quasi le 11 del mattino quando Tosh tornò negli uffici dell’Andalusia Publishing dopo l’incontro settimanale con il consiglio di amministrazione della Echo Forests. Avevano approvato la sua idea di organizzare la cena di raccolta fondi nella sua casa di Long Island il sabato successivo.
Proprio alla porta d’ingresso, c’era uno strano uomo, seduto a una delle scrivanie, borbottando tra sé e sé.
“Non ho né graffette, né taccuini.” Il giovane aprì i cassetti, chinandosi per controllare dentro. “Niente puntine, niente nastro adesivo. Non c’è proprio nulla.” Chiuse il cassetto e ne aprì un altro. “Neanche una matita con cui scrivere. Che razza di azienda è mai questa? È una follia, non posso fare niente di niente.” Chiuse il cassetto e alzò lo sguardo su Tosh. “Chi è lei?”
Tosh lo fissò, chiedendosi se avesse sbagliato piano. Il magro uomo sembrava avere una ventina d’anni. La sua camicia verde lime di seta e i pantaloni eleganti sembravano nuovi, anche se un po’ troppo larghi per i gusti di Tosh, e dal modo in cui i suoi corti capelli biondo ossigenato apparivano, sembrava che qualcuno lo avesse spaventato quando si è svegliato. Un unico orecchino rosso pendeva dal suo lobo sinistro.
“Chi sono io?”
La porta della sala conferenze si aprì e le tre manager di Tosh uscirono in fila.
“Oh, bene,” disse una. “Ha conosciuto George.”
“Non esattamente.”
Tosh diede un’occhiata a ciascuna di loro e fu felice di vedere Dominique e Madeleine indossare le loro targhette con il nome.
“Beh,” disse Madeleine, “Signor Kennitosh Scarborough, le presento George Horspool.”
Nessun segno di riconoscimento illuminò il viso di George. Scrollò le spalle e raccolse un po’ di pelucchi dalla manica.
“Lui è il capo,” gli disse Dominique a bassa voce.
“Ah!” George sussultò. Fece il giro della scrivania per prendere la mano di Tosh. “Signor Scarborough. Ho sentito parlare molto di Lei.” Si appoggiò alla scrivania, inclinò la testa e sorrise, mostrando decisamente troppi denti.
“Interessante, George.” Tosh lasciò la morbida mano dell’uomo e parlò alle tre sorelle. “Non ho sentito nulla di te.”
“George è il suo...ehm...”Ambra esitò, fece un respiro profondo e sbottò, “è il suo segretario.”
“È il mio cosa?”
Un’incurvatura delle labbra, quasi un sorrisetto, apparve sulle labbra di Ambra. “Il suo segretario.”
“Ah sì?” Tosh lanciò un’occhiata al viso raggiante di George. “Che bello, ma io–”
George si mise le mani sui fianchi. “Voleva qualcuno di più vecchio.”
“No, non è quello.” Tosh vide il sorriso di George trasformarsi in un’esagerata espressione di offesa.
“Una donna. Voleva una donna come segretaria.”
“Beh, avevo solo pensato–”
La porta dell’ufficio si spalancò. “Capitano,” disse l’anziano che entrò. Indossava un vissuto berretto da marinaio, inclinato in modo elegante. Con una barba alla Hemingway, era abbronzato e magro, e pareva fosse appena sceso dal ponte di una nave.
“Che c’è, Quinn?” Chiese Tosh.
Quinn si fermò a guardare George, poi la terzina. Si toccò l’orlo del cappello guardando le donne, ma sollevò un sopracciglio mentre volse di nuovo lo sguardo su George. “Mi dispiace, Capitan Tosh. So che non vuole che venga qui, ma...”
Tosh lo prese per il braccio, allontanandolo dagli altri.
“Ho appena ricevuto nuove foto dell’Area 64.” Quinn aveva un forte odore di acqua salata, vernice fresca e fumo di sigaretta.
“Beh, andiamo allora. Diamo loro un’occhiata.”
Entrarono nel suo ufficio e Tosh avvicinò la sua sedia al computer.
Quinn era in piedi dietro di lui, e guardava il monitor.
* * * * *
Quarantacinque minuti dopo, quando i due uomini uscirono dall’ufficio, le tre sorelle e George erano impegnati in una conversazione riguardo i computer ed Internet.
“Tienimi aggiornato.” Tosh diede una pacca sulla spalla a Quinn per mandarlo via.
Quando la porta si chiuse dietro Quinn, Ambra si mise una mano sul fianco. “L’ho per caso vista dare dei soldi a quel vecchio?”
Tosh guardò verso il suo ufficio e si rese conto del fatto che lei avesse visto loro due in piedi davanti alla finestra, discutere dell’Area 64. “Sì.”
“Perché?”
“Perché ne aveva bisogno.” La preoccupazione di Tosh per i problemi che aveva visto sulle foto satellitari dell’Amazzonia aveva messo i suoi nervi a dura prova. Non era pronto a fornire una spiegazione dettagliata. Qualcosa avrebbe dovuto essere fatto, e presto, ma non avrebbe fatto cadere le sue frustrazioni su Ambra o sugli altri.
“Si rende conto che prende compresse di nitroglicerina, vero?”
“E come fa a saperlo?”
“Quando eravate al suo computer,” disse Ambra, “ha fatto un passo dietro di Lei e si è premuto una mano sul petto. Poi ha preso una pillola da una bottiglia e se l’è fatta scivolare sotto la lingua.”
“Perché dovrebbe prenderle in questo modo?” Chiese Dominique.
“Per far sì che la medicina sia immediatamente assorbita nel flusso sanguigno,” rispose Ambra. “Le persone assumono nitroglicerina per problemi cardiaci.”
“Oh.”
“Ha occasionali attacchi di angina,” disse Tosh, “ma non sono gravi, e il suo medico la tiene sotto controllo.” СКАЧАТЬ