Название: Il Gioco Di Casper
Автор: Charley Brindley
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современная зарубежная литература
isbn: 9788835412458
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“La vostra casa?” chiese Ana.
“Bè, sarà la nostra casa,” disse Bonnie.
“Vi stanno dando una casa?”
“Non ce la stanno proprio dando. C’è un patto; ho accettato di aiutare a costruire la casa, e quando sarà pronta, ci trasferiremo lì. Allora dovrò lavorare qui al bar per quattro ore al giorno, mandare Andy all’asilo, e l’anno prossimo alla scuola materna. E stare lontano da alcool e droga.”
“Tutto qui?” chiese Lolly. “Dov’è la fregatura?”
“Devo pagare io le spese di casa,” disse Bonnie.
“Sapevo che c’era qualcosa che non andava in questa favola ‘per sempre felici e contenti,” disse Lolly.
“Chi viene pagato?” chiese Ana, “per la casa?”
“LaCasper Financial.”
“Che, ovviamente,” disse Ana, “appartiene al nostro cosiddetto amico qui presente, il signor Bell Casper.”
“Sì, è sua,” disse Bonnie. “Ma non inizierò a pagare fino a cinque anni dopo il trasferimento, e i pagamenti, che comprendono assicurazione e tasse, saranno minori del costo dell’affitto di un appartamento di due camere da letto a Brooklyn.”
“Com’è possibile?” chiese Ana.
“Perché,” disse Leticia, “è un mutuo trentennale.”
“Ma posso esaurirlo in anticipo se voglio,” disse Bonnie.
“Io non so niente di queste cose,” disse Lolly. “Sembra che queste persone ci stiano impegnando a lavorare nel loro bar per trent’anni.”
“Non dobbiamo lavorare qui per forza,” disse Bonnie. “Ma diciotto dollari l’ora più le mance è praticamente il meglio che qualcuno come me, senza esperienza e senza istruzione, possa avere.”
“Se scegliete di andare a scuola invece di lavorare,” disse Bell, “vi pagheremo diciotto dollari per ogni ora di lezione e studio.”
“Ma io non ho neppure finite il liceo,” disse Lolly.
“Allora può fare l’esame da privatista,” disse Bell, “e poi scegliere un corso professionale o andare all’università.”
“Quindi voi fate dei gran soldi con le rate del mutuo,” disse Ana, “giusto?”
“Se Leticia e io investissimo i trecentomila dollari che abbiamo usato per la casa di Bonnie in azioni e bond,” disse Bell, “faremmo molti più soldi dell’uno per cento di interessi sul suo mutuo. E questo dopo aver aspettato cinque anni per guadagnare un centesimo.”
“E gli appuntamenti?” chiese Ana. “Immagino di non poterli più avere.”
“La vostra vita privata è affar vostro,” disse Leticia. “Ma nessun altro nome può essere aggiunto al gruppo, anche se vi sposate.”
“E un’ultima cosa,” disse Bonnie. “Se ritorno all’alcool, perdo tutto.”
Capitolo Nove
“Conosci qualche barzelletta?” disse Gigi sedutasi di fronte a Bell.
“No. Perché?”
“Ho bisogno di qualcosa che mi tiri su il morale.”
“Cosa c’è che non va?” chiese Bell.
“Mi sento come se mi avessero sparato e mi avessero mancato, poi colpita.”
“Non voglio dire nulla, ma hai un bruttissimo aspetto.”
“Le solite vecchie stronzate. Sono nei miei tre giorni di vacanza mensile.”
“Oh. In realtà, conosco una barzelletta stupida.”
Lei lo guardò, inarcando un sopracciglio.
“Sai che ai texani piace vantarsi che tutto sia grande nel loro stato?”
Annuì.
“Bè, un texano e un uomo dell’Alaska si trovano sul Golden Gate Bridge, a fare pipì oltre il bordo. A un certo punto il texano dice, ‘Amico, quell’acqua è fredda.’ Poi l’uomo dell’Alaska dice, ‘Sì, e profonda, anche.’”
Gigi sorrise, poi rise. “Barzelletta stupida è la definizione giusta.”
Il venerdì sera seguente, Leticia portò l’enigma di quel giorno.
‘Cosa c’è una volta in Egitto e in Etiopia, ma non in Ruanda?’
Bell distribuì l’enigma alle 9.
Gigi diede la risposta subito dopo.
“Mi spiace, sbagliato,” disse Bell.
“Cosa? Come può essere sbagliato?”
“Aspetta e vedrai.”
Altre quattro persone dettero la stessa risposta di Gigi.
Alle 9:30, Amber Cherry consegnò la propria risposta.
“Hai indovinato, Amber,” disse Bell. “Vai a prendere i tuoi sedicimila.”
“Evvai!” Amber prese Bell e lo baciò sulle labbra, poi corse a cercare Blinker.
Gigi si sedette al tavolo di fronte a lui. “Scommetto che ti è piaciuto.”
“Sono già stato baciato prima.”
“A me sembrava più un metro di lingua in bocca.”
“Forse un po’.” Bell sorrise.
“Lasciami vedere quel foglio.” Prese il foglio di Amber. “Il fiume Nilo?”
“Sì.”
“Anche la lettera ‘Èè una risposta corretta,” disse.
“Lo so, ma io chiedevo il Nilo.”
“Ma non hai detto che c’erano due risposte corrette e solo una era accettabile. Ho vinto io, e lo sai.”
“Hai perso. Accettalo.”
“Questa è la seconda volta che me la fai.”
“Di cosa stai parlando?”
“Ti piace quella puttana rossa, non è vero?”
“Cosa? Amber? No. Perché mi dovrebbe piacere?”
“Quell’enigma con i soldi, dove le cifre sommate davano diciotto dollari e novantuno centesimi. Così mi hai preso in giro la prima volta.”
“Non ti ho mai preso in giro.”
“Anche СКАЧАТЬ