Le Follie Di Olivia. Amanda Mariel
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Le Follie Di Olivia - Amanda Mariel страница 3

Название: Le Follie Di Olivia

Автор: Amanda Mariel

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Исторические любовные романы

Серия:

isbn: 9788893988667

isbn:

СКАЧАТЬ e le sue amiche si facevano strada attraverso la folla, alla ricerca del carro dell’indovina. Non dovettero andare lontano prima di trovarlo. Olivia provò un attimo di esitazione trovandosi davanti il carro a colori vivaci, con le amiche al suo fianco. E se l’indovina non le avesse detto niente di buono? Olivia avrebbe potuto dimenticare le sue parole ed andare avanti? O le sarebbero risuonate nella mente nonostante gli sforzi? Forse era meglio non sapere.

      Una donna dai capelli scuri e dagli occhi marroni indagatori apparve sulla soglia. “Non esitate, bambina”, disse facendosi da parte per lasciarle entrare.

      Juliet diede una gomitata ad Olivia per farla muovere. Lei fece qualche passo incerto, poi salì gli scalini che portavano nel carro. Juliet ed Emma la seguirono da vicino.

      “Sedetevi”. L’indovina indicò una panca di un verde brillante.

      Juliet fece un cenno incoraggiante ad Olivia, mentre Emma fece un lieve sorrisetto.

      Olivia andò verso la panca e si accomodò. Emma e Juliet si sedettero vicino a lei, stringendosi ai lati per starci tutte.

      L’indovina si accomodò su una panca davanti a loro. In mezzo c’era un tavolino, con un mazzo di carte vicino alla donna. “Io sono Madame Zeta, e voi?” Sorrise, sollevando la guancia coperta di lentiggini.

      “Olivia.” Si schiarì la voce e disse, “Lady Olivia Montague.” Si guardò intorno osservando l’interno a colori vivaci del carro. Non aveva mai visto niente di simile, anche se lo trovava in qualche modo invitante. La tensione nei muscoli svanì, mentre rivolgeva di nuovo l’attenzione a Madame Zeta.

      “Immagino che siate qui per farvi rivelare la sorte?”

      Olivia esitò per un attimo. Annuì, poi frugò nella borsetta e tirò fuori tre scellini. “Si, per favore.”

      La donna dalla pelle color del miele attraversò la stanza e Olivia lasciò cadere le monete nel suo palmo.

      Madame Zeta si voltò, facendo cadere gli spiccioli in una piccola scatola vicino a lei. “Molto bene.” Poi le si avvicinò di nuovo. “Porgetemi la mano.”

      Anche se il polso di Oliva accelerò, non esitò a girare la mano e a metterla in quella di Madame Zeta. C'era qualcosa in quella donna che la metteva a suo agio. Era forse il suo sguardo caloroso o l’intelligenza che rivelava? O forse i sorrisi gentili dell’indovina?

      Madame Zeta esaminò il palmo di Olivia, poi fece passare un dito scuro sulle linee della pelle di Olivia. Le provocò un lieve solletico, ma Olivia rimase ferma e tranquilla.

      “La vostra strada è molto ben delineata, ma non al punto di non potere essere alterata.” Madame Zeta continuava a fissare il palmo di Olivia mentre parlava. “Abbiamo tutti un cammino da percorrere. Il cammino della vita. Qualsiasi cosa succeda, ci mantiene saldi.”

      Olivia si mordicchiò il labbro inferiore, aspettando che la donna dicesse di più.

      “State affrontando un crocevia.” Madame Zeta fissò Olivia negli occhi.

      Olivia deglutì nonostante la gola secca. “Sì.”

      “E’ una questione di cuore”, disse Madame Zeta, con uno sguardo d’intesa.

      Olivia non poté fare altro che annuire e continuare a fissare quella donna intrigante.

      Madame Zeta avvolse la mano di Olivia tra le proprie dita e la strinse lievemente. “L’amore arriverà sulle ali della follia. La scelta che farete influenzerà il vostro destino, bambina mia. Non prendete decisioni affrettate.”

      Olivia la guardò, cercando di decifrare il significato delle parole della donna, ma per lei erano semplicemente senza senso. Emanò un respiro profondo e chiese, “Cosa significa? Cosa devo fare?”

      Madame Zeta lasciò la mano ed Olivia fu assalita da un gelo improvviso. “Questo dovete deciderlo voi.”

      “Ma…”

      Madame Zeta scosse la testa, alzandosi. “Nessun altro può compiere il vostro cammino, bambina.”

      Olivia continuava a guardarla, mentre mille domande le risuonavano in testa. Sicuramente la donna poteva dirle di più. Poteva darle qualche linea guida. “Per favore”, chiese Olivia con un tono più disperato di quanto intendesse.

      “Non posso predire di più, bimba.”

      Emma si alzò e afferrò Olivia per il braccio, stringendolo lievemente. “Andiamo.”

      “Certamente.” Juliet balzò in piedi con un ampio sorriso.

      Olivia si alzò per raggiungerle, quindi lasciò il carro con il cuore pesante. Le parole di Madame Zeta erano un enigma e lei non sapeva proprio come risolverlo, ma doveva farlo comunque.

      Capitolo 2

      William Breckneridge, Duca di Thorne, oziava vicino ad una porta finestra nella biblioteca del Marchese di Pemberton, aspettando di incontrare il lord. Tenendo lo sguardo fisso verso la porta, si sistemò il cravattino.

      Cosa diamine stava trattenendo quell’uomo? William era stato fatto entrare nella biblioteca al suo arrivo ed aspettava con ansia l’udienza. Erano passati più di venti minuti e lui detestava aspettare.

      William si alzò e rivolse gli occhi fuori dalla finestra, chiedendosi per quanto tempo Pemberton lo avrebbe tenuto in sospeso. Si strofinò la mano sulla mascella, riflettendo.

      Dopo un’assenza di quindici anni, William non riteneva di potere lamentarsi se il marchese metteva troppo tempo a presentarsi. La pazienza è una virtù, ricordò a se stesso. Un cliché, ma pur sempre vero.

      Traendo un sospiro, William rivolse i propri pensieri al motivo per cui era lì. Non poteva fare a meno di meravigliarsi del fatto di essere venuto a cercare la sua sposa, alla fine. Certamente, aveva sempre saputo che si sarebbe sposato. In quanto duca, era suo dovere farlo. Ma non aveva avuto fretta di realizzarlo. Piuttosto era risentito perché la sua vita era stata programmata.

      Ma ora tutto era cambiato. William aveva bisogno di reclamare la futura moglie con tutta la fretta necessaria e sperava solo che Pemberton la pensasse come lui. Che quell’uomo gli concedesse sua figlia ed onorasse i loro accordi senza problemi. William avrebbe potuto biasimarlo, se avesse rifiutato?

      E quella donna?

      Certamente Lady Olivia non avrebbe posto obiezioni, perché quale donna non sognava il proprio matrimonio? Probabilmente aveva trascorso la maggior parte della vita sperando che lui arrivasse ed aspettando di potere chiamarsi duchessa. Dopotutto, loro due erano stati promessi fin da bambini. Le loro vite erano state programmate e presentate loro su un vassoio d’argento.

      William aveva detestato per molto tempo il fatto di dover prendere quella ragazza scialba in moglie, ed aveva fatto di tutto per opporre resistenza e rimandare. Strano che ora si trovasse ad essere grato per l’accordo.

      Aveva perso i genitori e, con tre sorelle delle quali occuparsi, aveva disperatamente bisogno dei consigli di una donna. Una moglie bell’e pronta avrebbe soddisfatto le sue necessità. Salvarlo da ciò che lo attendeva.

      Sentì un brivido di repulsione attraversargli СКАЧАТЬ