Il Cuore In Attesa. Dawn Brower
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Название: Il Cuore In Attesa

Автор: Dawn Brower

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современные любовные романы

Серия:

isbn: 9788893985871

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СКАЧАТЬ loro ufficio".

      "Era così difficile?" Si girò e si avviò verso l'ufficio di Matt.

      Olivia si schiarì la voce. "Bussa prima di entrare".

      La guardò sopra la sua spalla. "Non hai un posto dove stare?"

      "Non esattamente" – mise le mani sui fianchi – "Speravo che fossi un gentiluomo e mi aiutassi a raccogliere le cartelle che mi sono cadute, ma mi sbagliavo. Avrei dovuto saperlo prima di aspettarmi qualcosa di remotamente cortese da parte tua."

      Carter si strofinò la punta del suo naso con l'indice e il pollice. Che Dio lo salvasse… "Ti aiuterò a raccogliere i tuoi maledetti fogli una volta che avrò parlato con Claire. Certe cose sono più importanti di te e delle tue esigenze. Pensi mai agli altri, oltre che a te stessa?"

      "Potrei farti la stessa domanda." Olivia West era la regina degli sguardi e avrebbe potuto fulminare un ragazzo. Lo sguardo che gli aveva fatto lo avrebbe abbattuto se non fosse stata una persona di scarso valore. "Ad ogni modo, pensa prima alle tue cose."

      "Lo farò. Grazie mille". Ne aveva abbastanza delle sue stronzate.

      Senza dire altro bussò alla porta di Matt. "Claire!" la voce di Carter era così forte che risuonò per tutta la stanza.

      "Devi proprio urlare?" Olivia chiese sarcasticamente. "L'intero ufficio ti sentirà con questo tono".

      Carter la ignorò come meglio poté, ma fu difficile con lei in piedi dietro di lui… Sentì un suono di voci smorzate. Almeno era sicuro che i due fossero in ufficio. Pensò che forse potesse esserci qualcun altro, ma quali erano le probabilità? Bussò ancora una volta, sperando di accelerare il processo. Aveva già provato ad aprire la porta ma era chiusa a chiave. Poteva buttarla giù oppure essere paziente e aspettare che qualcuno venisse ad aprire. Finora era calmo, ma non lo sarebbe stato per molto. Se nessuno di loro avesse aperto subito, l'avrebbe presa a calci.

      "Qual è l'emergenza?" Matt disse dopo aver aperto. Era in piedi sull'uscio della porta e lo fissava. "Eravamo nel bel mezzo di una cosa".

      Carter guardò Claire che era in piedi vicino alla scrivania di Matt dall'altro lato dell'ufficio. Il fatto che si stesse abbottonando la camicia non passò inosservato. Era impegnata sì… Ma non con qualcosa inerente al lavoro a quanto pareva. Non poteva fargliene una colpa. Se avesse trovato l'amore della sua vita, probabilmente avrebbe fatto la stessa cosa che stavano per fare o che avevano appena finito di fare. Gli scoppiava la testa solo a pensarci. Non voleva pensare troppo a lungo alla vita sessuale di sua sorella. "Devo dirvi una cosa".

      "Prima noi" disse Claire. Le sue labbra si distesero in un ampio sorriso. Sollevò la mano e la agitò di fronte a lui. I suoi biondi capelli ricci erano scompigliati, ma non era mai stata così raggiante. "Guarda".

      Carter guardò l'anello al suo dito. Era un grande solitario quadrato con una fascia d'oro giallo. Scintillava sotto la luce ed era quasi più brillante del suo sorriso. "Hai detto sì finalmente?"

      Oscillò la testa su e giù con entusiasmo. "Ci sposiamo". Claire quasi urlò per la gioia.

      "Congratulazioni!" Olivia si avvicinò a loro. "Fammi vedere l'anello".

      Prese la mano di Claire per esaminarlo. Sua sorella emanava praticamente felicità mentre permetteva ad Olivia di guardarlo. Cos'era quella smania delle donne per gli anelli di fidanzamento?

      Odiava che avrebbe dovuto rovinarle quel momento di felicità. Lo uccideva nel profondo. Era così dannatamente felice e c'era solo una cosa che l'avrebbe distrutta. Se avesse potuto evitarlo lo avrebbe fatto, ma la sua sicurezza era in pericolo e non avrebbe rischiato la sua vita per niente. "Sono felice che finalmente l'abbiate ufficializzato". Lo era davvero, maledetto Pratt e il suo tempismo.

      "Ma non stai sorridendo". Fece un passo in avanti. "Deve essere una cosa seria. Di che si tratta?"

      Matt lo guardò e aggrottò la fronte. "Claire ha ragione. Sembra che tu abbia ingoiato qualcosa di brutto e che stia per sputarlo fuori. Che è successo?"

      "Si tratta di Nolan".

      Olivia e Claire trasalirono nello stesso momento. Sua sorella si portò la mano al petto e la tenne lì. "Non è una cosa buona, vero?" Olivia fece un passo in avanti e la abbracciò.

      Carter scosse la testa lentamente. "Temo di no".

      "Ti prego dimmi che è morto. So che è ingiusto, ma c'è ancora del buono nella mia vita". Le labbra di Matt formarono una linea sottile bianca. "È l'incarnazione del male".

      Carter non poteva non essere d'accordo con lui. Era il peggiore dei mali. Aveva ucciso e torturato molte donne. Claire sarebbe stata una di quelle sfortunate ragazze se non fosse stato per Matt e per la sua agilità.

      "Vorrei poterlo dire". Davvero lo voleva. Il suo lavoro era quello di difendere la legge ma Nolan era stato una di quelle persone per cui sarebbe andato contro la legge. Aveva ferito la sua famiglia e voleva che quell'uomo pagasse. Si era detto a se stesso che il sistema giudiziario avrebbe fatto giustizia ed era così. Nolan avrebbe dovuto marcire in prigione per molto tempo. "Temo che sia peggio di quanto immagini".

      "Non lo so, immagino molte cose". Matt guardò Claire poi di nuovo Carter e chiese: "Dobbiamo preoccuparci?"

      "Sì" rispose.

      Claire imprecò e iniziò a camminare per la stanza. La sua mano tremava mentre cercava di passare una ciocca di capelli dietro il suo orecchio. Si fermò al centro della stanza. Aveva il mento all'insù e chiese: "Cosa ha fatto stavolta?"

      "È complicato, ma per farla breve… beh, non è più in prigione"

      "Allora dove diavolo è?" domandò Matt.

      "Non lo sappiamo." Cavolo, odiava quella parte. "Potrebbe essere dovunque".

      "Wow" – Olivia disse sarcasticamente – "Che ne dite di una ronda di applausi per il genio nella stanza?" batté le mani ruotando le braccia. "Forse ci potresti dire cosa stai facendo a riguardo?"

      Carter iniziò a chiedersi cosa lo avesse attratto di lei. Più parlava e più voleva che chiudesse il becco. La sua pungente sagacia lo colpì proprio nello stomaco. La cosa triste era che non poteva fare niente, oltre ad avvertire le sue sorelle e sperare che la polizia di stato lo trovasse prima che potesse far del male a qualcuno, o peggio. Erano tutti consapevoli che non aveva una coscienza e non c'era modo di prevedere quello che avrebbe fatto. Aveva già commesso un omicidio e aveva dimostrato a tutti che non aveva problemi a sporcarsi le mani.

      "Lo stanno cercando tutti" – sospirò – "È stato istituito un numero di emergenza per tutti quelli che sappiano dove si trovi. Oltre a questo non c'è nient'altro che possiamo fare. Gli indizi hanno portato ad un vicolo cielo ed è ancora in libertà".

      "Che ne sarà adesso di Claire e Reese?" – disse Matt – "Di sicuro andrà a cercare una di loro, se non entrambe".

      Claire iniziò ad agitarsi e si sedette sulla sedia più vicina. "Non posso farlo di nuovo". La sua voce tremava mentre parlava. "A malapena sono sopravvissuta l'altra volta. Com'è potuto succedere?"

      Carter voleva rimangiarsi tutto e dirle che era uno scherzo di poco gusto. Che Nolan non era scappato di prigione e che era ancora rinchiuso in una cella. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per far svanire tutto. Odiava che aveva ferito sua sorella in quel modo. Aveva sempre fatto del suo meglio per proteggerla e aveva fallito. "Ti prometto che non mi fermerò finché non lo avrò trovato. Non СКАЧАТЬ