Natale per Sempre . Sophie Love
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СКАЧАТЬ così disposta a unirsi a un’attività. Chantelle chiaramente la stava contagiando.

      Daniel le mise un braccio attorno alle spalle, avvicinando i loro corpi.

      “È meraviglioso, vero?” le disse. “Adoro come si fa prendere dall’entusiasmo per queste cose. Non vedo l’ora di vedere quanto le piacerà l’Hanukkah.”

      “Che giorno comincia quest’anno?” gli chiese Emily.

      “Il sedici.”

      “Quindi dopo l’arrivo di Charlotte?” chiese, con un largo sorriso, pensando al fatto che avrebbe avuto in casa una neonata durante quel meraviglioso momento dell’anno, quando tutti celebravano qualcosa.

      “Magari persino il primo giorno,” disse, sorridendo. “Non sarebbe adorabile?”

      Emily annuì. Sarebbe sicuramente stato delizioso per Daniel che sua figlia nascesse in un giorno così significativo.

      Proprio allora udirono Chantelle chiamarli tra gli alberi.

      “Mamma! Papà! L’abbiamo trovato!”

      Si sorrisero l’uno con l’altra, poi arrancarono verso la voce. Chantelle si trovava accanto a un meraviglioso albero dagli aghi più scuri che Emily avesse mai visto. Era anche meravigliosamente simmetrico, il tipo di albero perfetto che sarebbe stato usato per le riviste. E, ovviamente, era enorme.

      “L’ha scelto nonna Patty,” disse Chantelle guardando fieramente Patricia.

      “Adesso?” chiese Emily, contenta di vedere che le due stavano legando.

      Persino Patricia sembrava tranquillamente contenta.

      “In questo caso,” disse Daniel, “Il primo colpo lo deve dare la nonna Patty.”

      “Oh, Signore, no,” disse Patricia scuotendo le mani quando Daniel le offrì la sega.

      “Sì!” esclamò Chantelle saltando su e giù, battendo le mani. “Ti prego, nonna Patty! È davvero divertente. Ti prometto che ti piacerà.”

      Patricia esitò, poi alla fine cedette. “Oh, allora va bene. Se insistete.”

      Prese la sega e fissò l’albero come fosse un nemico. Daniel si curvò in avanti e le scostò gli ampi rami da davanti, esponendo il tronco che lei avrebbe dovuto tagliare. Patricia si accovacciò, in un chiaro tentativo di evitare di toccare il terreno fangoso col ginocchio. Emily non poté evitare di ridere tra sé e sé. Sua madre sembrava una rana!

      Patricia si avvicinò e segò il tronco dell’albero. Lanciò un gridolino, esultò, e si voltò a guardare la famiglia che la osservava.

      “Hai ragione,” disse a Chantelle. “È davvero divertente!”

      Emily rise sonoramente. Appena pochi giorni nel Maine con la sua famiglia e Patricia aveva mangiato una smores e tagliato un albero!

      A quel punto arrivò Terry con il trattore e vi caricò su l’albero.

      “Tutti a bordo,” disse.

      Montarono tutti su con l’albero, ma Patricia non si mosse. Sembrava sconvolta.

      “Volete che salga su quel coso?”

      Chantelle saltò su e giù sulla panca di legno. “È divertente! Devi fidarti di me!”

      “Ho scelta?” chiese Patricia.

      Chantelle scosse la testa, ancora sorridendo esageratamente.

      Patricia sospirò e salì sul rimorchio del trattore.

      Quando si furono tutti sistemati, Terry li riportò alla loro macchina e aiutò Daniel ad assicurare l’albero, davvero grosso, sul tettuccio del furgoncino. Poi lo pagarono e lasciarono il vivaio, tutti euforici.

      “Non vedo l’ora di addobbarlo,” disse Chantelle. “Ci aiuti, nonna Patty?”

      Patricia annuì. “Sì, ma dopo dovrò partire. Okay?”

      Chantelle mise il broncio, un pochino triste. “Se proprio devi. Però mi è piaciuto averti qui. Tornerai per Natale?”

      Emily osservò la madre sullo specchietto retrovisore. Non riusciva proprio a ricordare l’ultima volta che avevano trascorso il Natale insieme. Persino quando viveva a New York con Ben tendevano a trascorrere il Natale con la famiglia di lui invece che con Patricia. Lei non era che si facesse mai troppo prendere dallo spirito natalizio, e, per quanto riguardava Emily, sembrava un’idea sciocca lanciarsi in quella sofferenza. Si chiese se il lato più dolce di Patricia che aveva visto negli ultimi giorni potesse giungere fino a quel punto.

      “Forse,” disse evasiva. “Penso che tua madre e tuo padre potrebbero avere parecchio da fare a quel punto. La bambina sarà nata per quel momento, no?”

      “Ancora meglio!” insistette Chantelle. “Deve conoscere la sua nonna Patty.”

      Ovviamente capendo di essersi scontrata con il lato cocciuto di Patricia, Chantelle offrì un altro suggerimento. “O, se non per Natale, magari per Capodanno? Facciamo una festa alla locanda. Puoi venirci, no?”

      Patricia rimase evasiva nelle sue risposte. “Dovremo vedere,” fu tutto ciò che disse.

      Chantelle allora guardò Emily. “Pensi che nonno Roy voglia venire per Natale?” chiese.

      Emily si irrigidì. Era ancor meno probabile che suo padre riuscisse a venire, con la sua malattia in peggioramento.

      “Possiamo chiedere,” le disse Emily, e la conversazione si spense nel silenzio.

      Raggiunsero la locanda e Daniel parcheggiò. Stu, Clyde ed Evan erano a casa, perciò uscirono per aiutarli a portare dentro l’albero. Poi, tutti insieme, i quattro lo misero in piedi nell’atrio d’ingresso.

      “È un albero bello grosso,” disse Clyde fischiando. Si asciugò con la mano il sudore che aveva sulla fronte e abbassò lo sguardo su Chantelle. “Come farai a mettere l’angelo sulla cima? Neanche sulle mie spalle penso che ce la farai.”

      Per sottolineare il punto, sollevò una ridacchiante Chantelle con le sue forti braccia e se la mise sulle spalle. Le fece fare un giro intorno. Emily notò Patricia trasalire. Probabilmente era preoccupata del duro pavimento di legno che avevano sotto ai piedi, un istinto materno che persino Patricia possedeva!

      “Vado a prendere la scala,” disse Stu puntando in direzione del garage.

      Diedero una mano anche Evan e Clyde, prendendo dal garage tutti gli scatoloni con gli addobbi. Poi i tre uomini andarono in città a vedere la partita e bersi un drink dopo la lunga giornata di lavoro all’isola, lasciando solo la famiglia a decorare.

      “Dobbiamo mettere su della musica natalizia,” disse Emily andando alla scrivania della reception dove era stato allestito l’impianto audio. Trovò un vecchio CD di cantanti crooner e lo fece partire. La voce di Frank Sinatra riempì la sala.

      “E,” aggiunse Daniel. “Dobbiamo preparare della cioccolata calda!”

      Chantelle СКАЧАТЬ