Natale per Sempre . Sophie Love
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СКАЧАТЬ volta ristorata, ripresero il mastodontico compito di decorare la sala da ballo.

      “Lo sapete che cos’è che manca?” disse Emily una volta appesa l’ultima luminaria natalizia.

      “Che cosa?” chiese Chantelle.

      “Un albero di Natale!” esclamò Emily.

      Gli occhi di Chantelle si fecero tondi ed entusiasti. “Certo. Ma ce ne serve più di uno, no? Ce ne serve uno per la sala da ballo e uno per l’atrio. E uno da Trevor. E per la spa. E per il ristorante.”

      “Pare che vi serva un’intera foresta,” scherzò Amy.

      “E se ci andassimo tutti domani?” propose Emily. “Yvonne mi stava parlando di un bellissimo vivaio di alberi di Natale appena fuori città. Non è lo stesso in cui siamo andati l’anno scorso; questo dev’essere davvero enorme. Potremmo passarci una giornata, no?”

      “Può venire anche nonna Patty?” chiese Chantelle.

      Emily scosse la testa. “Parte oggi,” disse.

      L’espressione di Chantelle si fece abbattuta. Emily odiava vederla triste.

      “Perché non glielo chiedi tu?” suggerì.

      Patricia di recente l’aveva sorpresa. Magari sarebbe rimasta se le avessero detto di volerla con loro.

      Chantelle si precipitò fuori dalla sala da ballo giù per il corridoio fino a raggiungere Patricia, che si stava rilassando in soggiorno.

      “Nonna Patty!” esclamò Chantelle, la voce abbastanza forte da arrivare fino a Emily, che camminando a papera cercava di raggiungerla. “Puoi venire con noi a prendere l’albero di Natale domani?”

      Emily entrò nella stanza proprio mentre Patricia scuoteva la testa.

      “Ho prenotato un volo per casa,” disse Patricia. “Parte stasera.”

      “Per piacere,” disse Chantelle. Montò sul divano accanto a Patricia e le avvolse le braccia attorno al collo. “Voglio davvero, davvero che tu rimanga.”

      Patricia sembrava sconvolta dalla manifestazione di affetto. Diede una pacca sul braccio a Chantelle e alzò lo sguardo su Emily, che stava sulla soglia. Emily sorrise, toccata dalla scena dolce, da quanto amore Chantelle aveva da dare, anche a chi si era comportato in modi che avrebbero dovuto precluderlo. La capacità che aveva di perdonare e dimostrare gentilezza la ispirava sempre.

      “Be’, non voglio stare tra i piedi,” disse Patricia parlando a Chantelle ma rivolgendo le sue parole a Emily.

      “Non stai tra i piedi,” disse Emily. “Ci ha fatto molto piacere averti qui. E la locanda al momento non è certo piena. È il momento perfetto per rimanere. Se vuoi.”

      “Per piacere!” la implorò Chantelle.

      Alla fine Patricia sorrise. “Okay. Resterò e vi aiuterò a scegliere l’albero.”

      Emily capì che Patricia era commossa di essere stata invitata a restare, di essere la benvenuta dopo il suo comportamento cattivo e le terribili litigate che avevano fatto. Emily provò una soverchiante sensazione di gratitudine capendo che la vita poteva sempre volgere al meglio. Sembrava che non fosse mai troppo tardi per provare la gioia natalizia per la prima volta!

      CAPITOLO DUE

      Chantelle era felicissima quando Emily e Daniel vennero a prenderla a scuola il giorno dopo, con Patricia seduta pazientemente sul sedile posteriore. Sembrava molto fuori posto nel furgoncino col suo due pezzi e la giacca, ma Chantelle non parve notarlo. Balzò sul sedile, raggiante, le guance rosse per via dell’aria fredda.

      “L’albero di Natale!” dichiarò.

      Daniel guidava. Il tempo non era ancora cambiato del tutto, anche se faceva molto più fresco di prima. Non c’era neanche ghiaccio, il che era normale in quel periodo dell’anno. Emily era grata che il tempo avesse retto finora. Voleva dire che Evan, Clyde e Stu erano stati in grado di lavorare all’isola spediti.

      Il vivaio di alberi di Natale era piuttosto fuori da Sunset Harbor. Potevano, certo, andare semplicemente al deposito di Ellsworth, ma quella sarebbe stata difficilmente un’esperienza magica per Chantelle! Perciò andarono ancora più in là, a quello di Taunton Bay.

      Mentre percorrevano la stradina accidentata e piena di buche che conduceva al vivaio, Emily vide che era valsa la pena di fare quel viaggio extra. Il vivaio era enorme, e grazie al versante spiovente che correva giù dalla strada fino al lago avevano un panorama fantastico degli alberi.

      “È come un’intera foresta di Natale,” disse Chantelle, meravigliata.

      Daniel posteggiò nel parcheggio arrangiato, che in realtà era solo un appezzamento di terra raso coperto di fieno perché non si formasse il fango. C’era una piccola casa in pannelli di legno da un lato, con un cartello fatto a mano che proclamava: alberi di Natale!

      Emily guardò Patricia sul sedile posteriore, accanto a Chantelle. Aveva addosso la sua solita espressione altezzosa, e scrutava fuori dal finestrino con un’espressione spaventata in vista del terreno sul quale stava per mettere piede. Ma teneva a freno la lingua, ed Emily sorrise tra sé. Quella, di per se stessa, era una piccola vittoria.

      Smontarono tutti dal pick-up, proprio nello stesso momento in cui si aprì la porta della casa. Ne uscì un uomo, che li salutò con la mano. Sembrava molto allegro, con una pancia rotonda. Emily si chiese se non avesse mai preso in considerazione l’idea di fare Babbo Natale; sicuramente ne aveva l’aria.

      “Salve, gente!” disse sorridendo apertamente. “Io sono Terry. Siete venuti per prendervi un albero?”

      “Certo che sì,” disse Daniel.

      Chantelle corse dall’uomo. “A dire il vero ce ne servono cinque. Abbiamo una locanda, sai, e un ristorante e una spa, e a tutti serve un albero. Così come alla sala da ballo.”

      “E se cominciassimo con uno solo?” propose Emily pensando al fatto che non c’erano ospiti alla locanda in quel momento che avrebbero potuto godersi gli alberi. “Poi, se ce ne serviranno altri, potremmo tornare qui a fare un altro giro.”

      La cosa parve piacere a Chantelle, che annuì.

      Terry mostrò loro gli strumenti di cui avrebbero avuto bisogno, poi lo salutarono e si inoltrarono nella foresta di alberi. Emily pensò al vivaio che avevano visitato l’anno precedente, che era molto pieno, gestito più come un parco divertimenti, con giri in trattore e cioccolata calda in vendita. Le piaceva di più questa esperienza essenziale, soprattutto dato che nel momento in cui entrarono nella foresta tutto si fece molto tranquillo.

      “È come se fossimo le uniche persone al mondo,” disse, le mani a cullare protettivamente il pancione.

      Si guardò indietro per vedere come se la stesse cavando Patricia. Nonostante camminasse sulle punte e avesse un’espressione leggermente sparuta, non si lamentava per nulla. Emily si chiese se magari non si stesse divertendo, pur essendo troppo orgogliosa per ammetterlo.

      “Nonna Patty,” disse Chantelle correndo da lei e afferrandole la mano. “Penso che ce ne siano СКАЧАТЬ