Название: Obiettivo Primario
Автор: Джек Марс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Le Origini di Luke Stone
isbn: 9781640298705
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Abbassò gli occhi sul tavolo. Vi aveva appoggiato una pistola carica durante la cena. Ma perché aveva fatto una cosa simile? All’improvviso si vergognò di quell’arma. Era squadrata, piatta e brutta. Avrebbe voluto coprirla con il tovagliolo, ma era troppo tardi. Lei l’aveva già vista.
Guardò di nuovo Rebecca.
Lei era in piedi dall’altra parte del tavolo, miserevole, come una bambina, con le spalle curve, il volto contratto e le guance bagnate di lacrime.
“Io ti amo,” gli disse. “Ma mi preoccupi adesso.”
Lui annuì. La cosa seguente che Luke disse sorprese anche lui.
“Credo che io debba allontanarmi per un po’.”
CAPITOLO CINQUE
14 aprile
9:45 a.m. Eastern Daylight Time
Presidio sanitario dell’ufficio veterani (VA) di Fayetteville
Fayetteville, North Carolina
“Perché sei qui, Stone?”
La voce riscosse Luke delle fantasticherie in cui si era perso. Gli capitava spesso di addentrarsi tra i suoi pensieri e le memorie di quei tempi, e in seguito non riusciva a ricordare su che cosa stesse riflettendo.
Alzò lo sguardo.
Era seduto su una sedia pieghevole in un gruppo di otto uomini. La maggior parte era seduta su altre sedie pieghevoli. Due erano in carrozzina. Il gruppo occupava un angolo di una sala ampia ma squallida. Le finestre sulla parete opposta mostravano che era una giornata assolata di inizio primavera, ma in qualche modo la luce esterna non riusciva a penetrare nella stanza.
Il gruppo era posizionato in semicerchio, rivolto verso un uomo barbuto di mezza età con un grosso stomaco. Indossava pantaloni di velluto a coste e una camicia di flanella rossa. Il suo ventre sporgeva in fuori, simile a un pallone da spiaggia nascosto sotto la camicia, ma era piatto, come se fosse stato mezzo sgonfio. Luke sospettava che se gli avesse sferrato un pugno, lo avrebbe trovato duro come una padella di ferro. Era alto, ed era appoggiato all’indietro sullo schienale della sedia, le gambe sottili stese diritte davanti a lui.
“Chiedo scusa?” domandò Luke.
L’uomo sorrise, ma senza alcun divertimento.
“Perché… sei… qui?” ripeté lui. Lo disse lentamente, come se stesse parlando con un bambino, o con un idiota.
Luke guardò gli uomini attorno a sé. Quella era la terapia di gruppo per i veterani di guerra.
Era una domanda legittima. Luke non apparteneva a quel posto. Quegli uomini erano distrutti. Fisicamente disabili. Traumatizzati.
Sembrava che alcuni di loro non sarebbero mai tornati come prima. L’uomo di nome Chambers forse era quello nella situazione peggiore. Aveva perso un braccio ed entrambe le gambe. Aveva il volto sfigurato. La metà sinistra era coperta da bende, e da sotto sporgeva una grande placca metallica, per stabilizzare quello che era rimasto delle ossa facciali di quel lato. Aveva perso l’occhio sinistro, e ancora non glielo avevano sostituito. A un certo punto, dopo avergli ricostruito l’orbita oculare, gli avrebbero messo un bell’occhio finto.
Chambers era stato a bordo di un Humvee che era finito su una mina in Iraq. Il dispositivo era stato una novità: una carica cava che era penetrato direttamente dalla parte inferiore dei veicoli, e poi attraverso Chambers, maciullandolo dal basso verso l’alto. L’esercito stava installando una pesante armatura sulla superficie inferiore sui vecchi modelli di Humvee, e riprogettando quelli nuovi, per proteggersi da quel tipo di attacco in futuro. Ma ciò non avrebbe aiutato Chambers.
A Luke non piaceva guardarlo.
“Perché sei qui?” chiese di nuovo il capo del gruppo.
Luke scrollò le spalle. “Non lo so, Riggs. Perché tu sei qui?”
“Io sto cercando di aiutare questi uomini a riprendersi le loro vite,” rispose Riggs. Lo disse senza perdere un colpo. Doveva essere una dichiarazione preparata appositamente per quando qualcuno lo avesse affrontato, oppure ci credeva davvero. “E tu?”
Luke non rispose, ma ormai tutti lo fissavano. Era raro che parlasse in quel gruppo. Tanto valeva che non lo frequentasse. Non credeva che lo stesse aiutando. A dire la verità, pensava che tutta quella faccenda fosse una perdita di tempo.
“Hai paura?” chiese Riggs. “È per questo che sei qui?”
“Riggs, se credi questo, si vede che non mi conosci molto bene.”
“Ah,” rispose l’uomo, e sollevò leggermente le grosse mani. “Adesso siamo sulla strada giusta. Sei un duro, questo lo sappiamo già. Quindi fallo, dimostraci quanto vali. Parlaci del sergente di prima classe Luke Stone delle Forze Speciali dell’Esercito degli Stati Uniti. Delta, ho ragione? Immerso fino al collo in quella merda, giusto? Uno degli uomini che ha partecipato al fiasco dell’assassinio del tizio di Al Qaeda, quello che avrebbe bombardato la USS Sarasota?”
“Riggs, non so niente di una missione del genere. Una missione di quel tipo sarebbe un’informazione riservata, che significa che se anche ne sapessimo qualcosa, non potremmo…”
Riggs sorrise e agitò in cerchio una mano. “Discutere di un assassinio di così alto livello, che comunque non è mai esistito. Sì, sì, sì. La conosciamo tutti questa storia. L’abbiamo già sentita. Credimi, Stone, non sei così importante. Ogni uomo di questo gruppo è stato in combattimento. Ogni uomo in questo gruppo è ben consapevole del…”
“Che tipo di combattimento hai visto, Riggs?” domandò Luke. “Tu eri in Marina. A bordo di un cacciatorpediniere. Nel bel mezzo dell’oceano. Fai un lavoro d’ufficio in questo ospedale da quindici anni.”
“Non stiamo parlando di me, Stone, ma di te. Sei in un ospedale per veterani, nel reparto psichiatrico. Giusto? Non ci sono io nel reparto psichiatrico, ci sei tu. Io ci lavoro, e tu ci vivi. Ma non ti ci hanno chiuso, ci sei entrato volontariamente. Puoi uscire di qui ogni volta che vuoi. Nel bel mezzo di questa sessione, se preferisci. Fort Bragg è a cinque o sei miglia da qui. Tutti i tuoi ex commilitoni sono là, ad aspettarti. Non vorresti riunirti a loro? Stanno aspettando solo te, amico. Vai e spacca. C’è sempre una nuova missione segreta senza senso a cui partecipare.”
Luke non disse nulla. Fissò Riggs. Quell’uomo era fuori di testa. Era lui il folle, e non accennava neanche a rallentare.
“Stone, vedo degli uomini della Delta qua dentro, di tanto in tanto. Non avete mai un graffio addosso. Voialtri siete, tipo, sovrannaturali. In qualche modo i proiettili sembrano schivarvi. Ma siete terrorizzati. Siete esauriti. Avete visto troppo. Avete ucciso troppa gente. Siete coperti di sangue. È invisibile, ma è lì.”
Riggs annuì tra sé e sé.
“Nel 2003 è arrivato qui uno della Delta, circa della tua età, che diceva di stare benissimo. Era appena tornato da una missione top secret in Afghanistan. Era stato un mattatoio. Certo che lo era stato. Ma lui non aveva alcun bisogno di parlare. Ti ricorda qualcuno che conosci? Quando è uscito СКАЧАТЬ