“Potete vedere come si è introdotto qui dentro” Alford disse. “E’ abbastanza facile da fare. Un paio di coltellini e il gioco è fatto. Questo deposito non viene usato molto, solo per cose di poco valore, perciò non è molto sicuro.”
Alford aprì la porta e accese le luci al neon in alto. Il posto era in sostanza vuoto, tranne per alcune casse da spedizione ricoperte di ragnatele. L’uomo indicò una scala alta, appoggiata contro il muro, accanto alla porta.
“Ecco la scala” disse. “Abbiamo notato terra fresca ai suoi piedi. Probabilmente viene tenuta qui e il killer lo sapeva. Si è introdotto, l’ha tirata fuori e ci si è arrampicato per posizionare la carrucola. Dopo aver messo il corpo nella posizione voluta, ha riportato indietro la scala. Poi, se n’è andato via in auto.”
“Forse ha trovato anche la carrucola all’interno del deposito” Lucy suggerì.
“Questo deposito, di notte, è illuminato nella parte anteriore” Alford disse. “Perciò è coraggioso, e scommetto che è anche abbastanza veloce, sebbene non sia molto forte.”
In quel momento, si sentì un acuto e forte scoppio, proveniente dall’esterno.
“Che cosa diavolo succede?” Alford gridò.
Riley era certa che si fosse trattato di uno sparo.
Capitolo 9
Alford estrasse la pistola e corse fuori dal deposito. Riley e Lucy lo seguirono con le mani sulle fondine. Fuori, qualcosa stava volteggiando intorno al palo, dov’era appeso il corpo. Emetteva un forte ronzio.
Il giovane Agente Boyden aveva estratto la propria pistola e aveva sparato un colpo solo contro un piccolo drone; ora si stava preparando a sparare di nuovo.
“Boyden, metti via la tua dannata pistola!” gridò Alford, rimettendo la sua pistola nella fondina.
L’uomo si voltò verso il superiore, meravigliato. Proprio mentre riponeva la sua arma, il drone si alzò da terra e volò via.
Il capo della polizia era furioso.
“Che cosa diavolo pensavi di fare, sparare con la pistola in quel modo?” rimproverò il giovane.
“Proteggevo la scena” Boyden rispose. “E’ probabilmente un blogger che scatta delle foto.”
“Probabilmente” Alford disse. “E non mi piace più di quanto non piaccia a te. Ma è illegale sparare alle cose in quel modo. Inoltre, questa è una zona popolata. Dovresti saperlo bene.”
Boyden abbassò docilmente la testa.
“Mi dispiace, signore” lui disse.
Alford si rivolse a Riley.
“Maledetti droni!” l’uomo disse. “Senza dubbio, odio il ventunesimo secolo. Agente Paige, la prego mi dica che possiamo tirar giù il corpo, ora.”
“Ha altre foto oltre a quelle che mi ha mostrato?” Riley gli chiese.
“Molte, che mostrano ogni piccolo dettaglio” Alford le rispose. “Può vederle nel mio ufficio.”
Riley annuì. “Ho visto quello che mi serviva vedere qui. E voi avete fatto un ottimo lavoro a tenere la scena sotto controllo. Andate pure a tirarla giù.”
Alford disse a Boyden: “Chiama il coroner della contea. Digli che può smettere di girarsi i pollici.”
“Subito, Capo” Boyden disse, mettendo mano al suo cellulare.
“Forza” Alford esortò Riley e Lucy. Le condusse all’auto della polizia. Non appena furono entrate, il veicolo si avviò; giunti nei pressi della recinzione, attesero il segnale di un poliziotto e poi proseguirono, imboccando la strada principale.
Riley prese attentamente nota della strada. Il killer, certamente, aveva preso il suo veicolo e aveva percorso più volte quella stessa strada, che usavano sia Boyden sia Alford. Infatti non c’era un’altra strada nella zona che conducesse al deposito ed ai binari ferroviari. Probabilmente qualcuno aveva visto il veicolo del killer, anche se magari non ci aveva fatto caso.
Il Dipartimento di Polizia di Reedsport non era altro che un piccolo edificio in mattoni, lungo la strada principale della città. Alford, Riley e Lucy entrarono e si sedettero nell’ufficio del capo.
Alford mise un plico di fascicoli sulla sua scrivania.
“Qui c’è tutto ciò che abbiamo” disse. “Il file completo sul vecchio caso di cinque anni fa, e tutto quello che è stato raccolto fino ad ora riguardo all’omicidio di ieri sera.”
Riley e Lucy presero ognuna un fascicolo, e cominciarono a sfogliarlo. L’attenzione di Riley fu catturata dalle foto del primo caso.
Le due donne erano circa della stessa età. La prima lavorava in una prigione, il che - in un certo senso - la faceva considerare a rischio. Ma lo stesso non si poteva dire della seconda.
E non c’era alcun indizio che suggerisse che le donne frequentassero bar o altri posti, che le avrebbero rese piuttosto vulnerabili. In entrambi i casi, quelli che le conoscevano le avevano descritte come amichevoli, generose e del tutto normali. Ma doveva esserci qualche fattore che aveva portato il killer a scegliere proprio loro.
“Avete fatto progressi riguardo all’omicidio di Marla Blainey?” Riley chiese ad Alford.
“Era sotto la giurisdizione della polizia di Eubanks. Del Capitano Lawson. Ma ci ho lavorato su con lui. Non è venuto fuori alcunché di utile. Le catene erano perfettamente ordinarie. Il killer poteva averle acquistate in qualunque negozio di ferramenta.”
Lucy si avvicinò a Riley, per guardare quelle fotografie.
“Ma ne ha comprate tante” Lucy aggiunse. “Sarebbe normale che un commesso ricordi qualcuno che ne compri un numero simile!”
Alford annuì in segno di accordo.
“Sì, è quello che credevamo allora. Ma abbiamo contattato i negozi di ferramenta in tutte queste zone. Nessuno degli impiegati ha registrato insolite vendite del genere. Lui deve averne comprate poche alla volta, qui e là, senza attirare molto l’attenzione. Nel momento in cui ha progettato l’omicidio, aveva una grossa quantità di catene a portata di mano. Forse ne ha ancora.”
Riley scrutò attentamente la camicia di forza che la donna indossava. Sembrava identica a quella usata per legare la vittima precedente.
“Che mi dice della camicia di forza?” Riley domandò.
Alford sollevò le spalle. “Abbiamo pensato che una cosa simile da rintracciare. Ma ci siamo sbagliati, non abbiamo scoperto niente. E’ una cosa comune negli ospedali psichiatrici. Abbiamo controllato tutti gli ospedali dello stato, tra cui uno qui nei pressi. Nessuno ha denunciato la mancanza di camicie di forza.”
I tre rimasero in silenzio, mentre Riley e Lucy continuarono a scorrere i rapporti e le foto. I corpi erano stati lasciati l’uno СКАЧАТЬ