Название: Un Caso Irrisolto
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781640292215
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Riley spostò gli occhi dalla foto al viso di Wendy. Notò che la sorella assomigliava poco alla madre. Molto di più al padre. Non era molto orgogliosa della rassomiglianza.
“Bene” Wendy disse finalmente per rompere il silenzio. “Che cos’hai fatto … in questi ultimi decenni?”
Riley e Wendy risero un po’ entrambe. Persino la loro risata sembrava imbarazzata e impacciata.
Wendy chiese: “Sei sposata?”
Riley sospirò forte. Come poteva spiegare ciò che stava succedendo tra lei e Ryan, quando lei stessa non lo sapeva?
Lei disse: “Ecco, come dicono i ragazzi al giorno d’oggi, ‘E’ complicato’. E voglio dire, davvero complicato.”
Ci fu un’altra risata, ma più nervosa.
“E tu?” Riley chiese.
Wendy sembrò rilassarsi un po’.
“Io e Loren festeggeremo il nostro venticinquesimo anniversario. Siamo entrambi farmacisti, e abbiamo una nostra farmacia. Loren l’ha ereditata da suo padre. Abbiamo tre figli. Quello più giovane, Barton, è al college. Thora e Parish sono entrambi sposati e vivono con i loro coniugi. Immagino che la cosa faccia di me e Loren i classici genitori con i figli volati fuori dal nido.”
Riley fu assalita da una strana ondata di malinconia.
La vita di Wendy non era affatto stata come la sua. Infatti, la vita di Wendy era stata apparentemente davvero normale.
Proprio come aveva fatto con April a cena, ebbe di nuovo la sensazione di guardarsi allo specchio.
Ad eccezione del fatto che lo specchio non raffigurava il suo passato.
Ma un futuro, qualcuno che lei una volta avrebbe potuto diventare, ma ora non avrebbe mai e poi mai potuto essere.
“Che mi dici di te?” Wendy chiese. “Figli?”
Ancora una volta, Riley fu tentata di dire …
“E’ complicato.”
Invece, rispose: “Due. Ho una figlia di quindici anni, April. E sto per adottarne un’altra, Jilly, tredici anni.”
“Adozione! Più persone dovrebbero farla. Buon per te.”
Riley non si sentiva di meritare delle congratulazioni al momento. Sarebbe stata meglio se avesse potuto assicurarsi che Jilly crescesse con due genitori. Al momento, quella questione era in dubbio. Ma decise di non affrontare affatto quella questione con Wendy.
Invece, c’era un altro argomento di cui voleva parlare con la sorella.
E temeva che si trattasse di una cosa difficile.
“Wendy, sai che papà mi ha lasciato il suo chalet in eredità” lei disse.
La donna annuì.
“Lo so” disse. “Mi hai inviato delle foto. Sembra un posto carino.”
Quelle parole erano un po’ irritanti …
“… un posto carino.”
Riley era stata lì poche volte, l'ultima dopo la morte del padre. Ma i suoi ricordi di quel luogo non erano affatto piacevoli. Il padre l’aveva acquistato quando era andato in pensione, dopo essere stato un colonnello dei Marine degli Stati Uniti. Riley la ricordava come la casa di un uomo anziano, solo e malvagio, che odiava davvero tutti, e che quasi tutti odiavano. L’ultima volta che Riley l’aveva visto vivo, avevano finito per litigare.
“Credo che sia stato un errore” lei disse.
“Cosa?”
“Avermi lasciato lo chalet. Ha sbagliato a farlo. Avrebbe dovuto lasciarlo a te.”
Wendy sembrò sinceramente sorpresa.
“Perché?” lei chiese.
Riley sentì molte brutte emozioni sorgere dentro di sé. Si schiarì la gola.
“Perché sei stata con lui alla fine, quando era in ospizio. Te ne sei presa cura. Ti sei anche occupata del resto, del funerale e di tutte le questioni legali. Io non c’ero. Io ...".
Quasi soffocò pronunciando le parole successive.
“Non credo che avrei potuto farlo. Le cose non andavano bene tra noi.”
Wendy sorrise tristemente.
“Neanche tra me e lui le cose andavano bene.”
Riley sapeva che era vero. Povera Wendy, il padre l’aveva picchiata regolarmente, fino a quando lei era andata via definitivamente all’età di quindici anni. Eppure Wendy aveva mostrato la decenza di occuparsi di lui alla fine.
Riley non si era comportata in quel modo, e non riusciva affatto a sentirsi in colpa per questo.
Aggiunse: “Non so quanto vale lo chalet. Deve avere un valore. Voglio che l’abbia tu.”
Gli occhi della sorella si spalancarono. Sembrava allarmata.
“No” rispose.
La schiettezza di quella risposta stupì Riley.
“Perché no?” Riley chiese.
“Proprio non posso. Non lo voglio. Voglio dimenticare tutto di lui.”
Riley sapeva come si sentiva, perché provava la stessa sensazione.
Wendy aggiunse: “Perché non lo vendi? Tieni i soldi. Voglio che tu lo faccia.”
Riley non sapeva che cosa dire.
Per fortuna, Wendy cambiò argomento.
“Prima di morire, papà mi ha detto che sei un’agente del BAU. Da quanto tempo fai questa professione?”
“Da circa vent’anni” fu la risposta di Riley.
“Bene. Credo che papà fosse orgoglioso di te.”
Una risatina amara si creò nella gola di Riley.
“No, non è così” disse.
“Come lo sai?”
“Oh, me l’ha fatto capire. Aveva il suo modo di comunicare cose del genere.”
Wendy sospirò.
“Suppongo di sì” Wendy osservò.
Poi calò un imbarazzante silenzio. Riley si chiese di cosa avrebbero dovuto parlare. Dopotutto, non si erano sentite per molti anni. Dovevano provare di nuovo a СКАЧАТЬ