Название: Un Caso Irrisolto
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781640292215
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Riley sussultò.
Paula aveva perso una figlia a causa di un killer che non era mai stato consegnato alla giustizia.
Anche Riley aveva subito la perdita di qualcuno, a causa di un killer che non era mai stato trovato.
Parlò lentamente.
“Paula … ho ancora dei flashback al riguardo. E anche incubi.”
Paula rispose in tono gentile e premuroso.
“Non credo che sia una cosa sorprendente. Eri piccola. Ed eri presente quando è successo. Mi è stato risparmiato quello che hai subito tu.”
Quel termine, risparmiato, colpì Riley.
Ma non le sembrava affatto che Paula fosse stata risparmiata in alcun modo.
Vero, Paula non era stata costretta a guardare sua figlia morire.
Ma senz’altro, perdere la propria unica figlia era peggio di ciò che Riley aveva sofferto.
La capacità di Paula di provare empatia altruista colpiva sempre Riley.
Paula continuò a parlare con una voce rassicurante.
“Il dolore continua a restare, immagino. Forse non dovremmo volere che fosse così. Che cosa saremmo se io dimenticassi Justin o tu dimenticassi tua madre? Non vorrei mai diventare così dura. Fino a quando proverò dolore e lutto, mi sentirò umana… e viva. Fa parte di quello che siamo entrambe, Riley.”
Riley scacciò una lacrima.
Come sempre, Paula le stava dicendo esattamente ciò che aveva bisogno di sentire.
Ma, come sempre, non era facile.
Paula continuò: “E pensa a ciò che hai fatto nella tua vita: proteggere gli altri, fare giustizia. La tua perdita ti ha aiutato a diventare quello che sei, una campionessa, una brava e rassicurante persona.”
Dalla gola di Riley venne fuori un singolo singhiozzo.
“Oh, Paula. Vorrei che le cose non fossero andate così, per nessuna di noi due. Vorrei aver potuto ...”
Paula interruppe.
“Riley, ne parliamo ogni anno. Il killer di mia figlia non sarà mai consegnato alla giustizia. Non è colpa di nessuno, e non biasimo qualcuno. Tanto meno te. Tanto per cominciare, non era un tuo caso. Non è una tua responsabilità. Gli altri hanno fatto del loro meglio. La cosa migliore che tu possa fare è semplicemente parlare con me. E la cosa migliora di gran lunga la mia vita.”
“Mi dispiace per Justin” Riley disse.
“Grazie. Significa tanto per me.”
Riley e Paula si accordarono per risentirsi l’anno dopo, poi misero fine alla telefonata.
Riley rimase seduta, tranquillamente, da sola nel suo studio.
Parlare con Paula era sempre emotivamente difficile, ma per la maggior parte del tempo faceva sentire meglio Riley.
Quel giorno, Riley si sentiva anche peggio.
Ma perché?
Troppe cose stanno andando male, pensò Riley.
In quel momento, tutti i problemi nella sua vita sembravano essere collegati tra loro.
E, in qualche modo, non riusciva a fare a meno di incolparsi per tutte le perdite, tutto il dolore che stava vivendo.
Almeno, non aveva più voglia di piangere. Piangere certamente non avrebbe risolto nulla. Inoltre, aveva del lavoro di routine da svolgere quel giorno. Si sedette alla scrivania, e provò a lavorare.
*
Più tardi, quel pomeriggio, Riley guidò da Quantico alla Brody Middle School. Jilly stava ancora aspettando sul marciapiede, quando Riley accostò.
Jilly entrò in auto, accanto a lei.
“Ti sto aspettando da un quarto d’ora!” la rimproverò. “Presto! Faremo tardi alla partita!”
Riley rise sommessamente.
“Non faremo tardi” la donna rispose. “Faremo giusto in tempo.”
Riley guidò fino al liceo di April e, intanto, cominciò a preoccuparsi di nuovo.
Ryan era andato in casa durante il giorno a raccogliere le sue cose?
E quando e come avrebbe dato la notizia alle ragazze, rivelando loro che se n’era andato?
“Che cos’hai?” Jilly domandò.
Riley non si era resa conto che il suo viso esprimesse il suo vero stato d’animo.
“Niente” rispose.
“Non è vero” Jilly disse. “Lo so.”
Riley soffocò un sospiro. Come April e lei stessa, Jilly era dotata di spirito d’osservazione.
Doveva dirglielo ora? Riley si chiese.
No, non era quello il momento giusto. Stavano andando ad assistere alla partita di calcio di April. Lei non voleva rovinare il pomeriggio con cattive notizie.
“Non è niente, dico davvero” disse.
Riley parcheggiò davanti alla scuola di April, pochi minuti prima dell’inizio della partita. Lei e Jilly si diressero agli spalti, che erano già piuttosto affollati. Riley comprese che Jilly aveva ragione, forse avrebbero dovuto arrivare prima.
“Dove ci sediamo?” Riley domandò.
“Laggiù!” Jilly disse, indicando dei posti in alto, dove c’era ancora spazio disponibile. “Sarò in grado di stare appoggiata alla ringhiera posteriore e vedere tutto.”
Raggiunsero le tribune e occuparono i loro posti. Nell’arco di pochi minuti, la partita iniziò. April era una centrocampista e svolgeva molto bene il proprio ruolo. Riley notò subito che era una giocatrice aggressiva.
Mentre guardavano, Jilly commentò: “April dice che vuole davvero migliorare nello sport nei prossimi due anni. E’ vero che il calcio potrebbe portarla ad ottenere una borsa di studio per il college?”
“Se si impegna davvero” Riley le spiegò.
“Accidenti. E’ bellissimo. Forse posso farlo anch’io.”
Riley sorrise. Era meraviglioso che Jilly avesse una tale prospettiva per il futuro. Nella vita che si era lasciata alle spalle, aveva avuto ben poco in cui sperare. I suoi progetti erano stati cupi. Quasi sicuramente non avrebbe potuto completare il liceo, né tanto meno pensare al college. Un intero mondo di possibilità si stava aprendo per lei.
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