Название: Un Caso Irrisolto
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781640292215
isbn:
“Che succede, mamma?” chiese April, la figlia quindicenne di Riley.
“Qualcosa non va?” intervenne Jilly, la ragazza tredicenne che voleva adottare.
Dal suo posto, dall’altra parte del tavolo, anche Gabriela la guardava con preoccupazione.
Riley non sapeva che cosa dire. La verità era che sapeva che avrebbe ricevuto una telefonata riguardo al Killer della Scatola di Fiammiferi l’indomani, una chiamata che riceveva ogni anno. Non riusciva in alcun modo a toglierselo dalla testa.
Ma non le piaceva portare il lavoro a casa, dalla famiglia. Talvolta, nonostante i suoi migliori sforzi, aveva persino messo i suoi cari in un terribile pericolo.
“Non è niente” mentì.
Le quattro mangiarono silenziosamente per pochi minuti.
Infine, April disse: “Si tratta di papà, non è vero? Ti infastidisce che non sia di nuovo a casa stasera.”
Quella domanda colse Riley un po’ di sorpresa. Le recenti assenze del marito da casa le avevano dato pensiero, ultimamente. Lei e Ryan si erano sforzati molto per riconciliarsi, persino dopo un doloroso divorzio. Ora i loro progressi sembravano sgretolarsi, e Ryan stava trascorrendo sempre più tempo a casa propria.
Ma Ryan non era affatto nella sua mente al momento.
Che cosa diceva questo di lei?
Stava diventando insensibile alla sua relazione che stava fallendo?
Si era arresa?
Le sue tre compagne di cena la stavano ancora guardando, aspettando che dicesse qualcosa.
“E’ un caso” Riley disse. “Mi assilla sempre in questo momento dell’anno.”
Gli occhi di Jilly si spalancarono per l’emozione.
“Parlacene!” disse.
Riley si chiese quanto avrebbe dovuto raccontare alle ragazze. Non voleva descrivere i dettagli dell’omicidio alla sua famiglia.
“Si tratta di un caso irrisolto” lei disse. “Una serie di omicidi che né la polizia locale né l’FBI sono riusciti a risolvere. Ho provato a farlo per anni.”
Jilly stava agitandosi nella sedia.
“Come lo risolverai?”
Quella domanda colpì Riley.
Naturalmente, Jilly non intendeva essere insensibile, al contrario. Era orgogliosa di avere per genitore un'agente delle forze dell’ordine. E aveva ancora l’idea che Riley fosse una sorta di supereroina che non potesse mai fallire.
Riley trattenne un sospiro.
Forse è ora di dirle che non catturo sempre i cattivi, pensò.
Ma si limitò a dire: “Non lo so.”
Era la semplice ed onesta verità.
Ma c’era una cosa di cui lei era consapevole.
Il venticinquesimo anniversario della morte di Tilda Steen sarebbe stato l’indomani, e non sarebbe stata in grado di toglierselo presto dalla mente.
Con sollievo di Riley, la conversazione a tavola si rivolse alla deliziosa cena di Gabriela. La tarchiata donna guatemalteca e le ragazze cominciarono tutte a parlare in spagnolo, e Riley ebbe difficoltà a seguire tutto ciò che veniva detto.
Ma andava BENE. April e Jilly studiavano entrambe lo spagnolo, ed April stava diventando sempre più brava. Jilly aveva ancora difficoltà con la lingua, ma Gabriela ed April la stavano aiutando ad impararla.
Riley sorrise mentre osservava ed ascoltava.
Jilly sembra stare bene, pensò.
Era una ragazza di carnagione scura, ancora molto magra, ma certo non più la trovatella disperata che Riley aveva salvato dalle strade di Phoenix pochi mesi prima. Era calorosa e sana, e sembrava stesse adeguandosi bene alla sua nuova vita con Riley e la sua famiglia.
Ed April stava dimostrando di essere una perfetta sorella maggiore. Si stava riprendendo bene dai traumi che aveva vissuto.
A volte, quando guardava April, Riley sentiva di specchiarsi, in uno specchio che mostrava se stessa da adolescente molti anni prima. April aveva gli occhi nocciola e i capelli scuri di sua madre, senza neppure una traccia di grigio, ovviamente.
Riley si sentì rassicurata.
Forse me la sto cavando abbastanza bene come madre, pensò.
Ma quello scintillio scemò rapidamente.
Ma il misterioso Killer della Scatola di Fiammiferi stava ancora vagando intorno ai margini della sua mente.
*
Dopo cena, Riley andò in quella che era ad un tempo la sua camera da letto ed il suo studio. Si sedette al computer, e fece alcuni brevi respiri profondi, provando a rilassarsi. Ma il compito che l’aspettava era in qualche modo snervante.
Le sembrava ridicolo sentirsi in quel modo. Dopotutto, aveva dato la caccia e lottato contro dozzine di killer pericolosi nel corso degli anni. La sua stessa vita era stata minacciata tanto spesso, che non avrebbe saputo dire quante volte.
Parlare con mia sorella non dovrebbe farmi sentire in questo modo, pensò.
Ma non vedeva Wendy da … quanti anni erano trascorsi?
Non da quando Riley era una ragazzina, comunque. Wendy era tornata a mettersi in contatto con lei, dopo la morte del loro padre. Avevano parlato al telefono, riconsiderando la possibilità di vedersi di persona. Ma Wendy abitava lontano, a Des Moines, Iowa, e non erano riuscite a combinare l’incontro. Alla fine, si erano accordate per una videochat.
Per preparasi, Riley guardò la foto incorniciata posta sulla sua scrivania. L’aveva trovata tra gli oggetti di suo padre, dopo la sua morte. Mostrava Riley, Wendy e la madre. Forse Riley aveva intorno ai quattro anni, e Wendy forse doveva essere stata adolescente.
Le ragazze e la madre apparivano tutte felici.
Riley non ricordava quando o dove la foto fosse stata scattata.
E, certamente, non riusciva a ricordare quando la sua famiglia fosse stata felice.
Con mani fredde e tremanti, digitò l’account di Wendy alla tastiera.
La donna che apparve sullo schermo poteva benissimo essere una perfetta estranea.
“Ciao, Wendy” Riley esordì timidamente.
“Ciao” rispose.
Rimasero СКАЧАТЬ