Il Killer Dell’orologio . Блейк Пирс
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Читать онлайн книгу Il Killer Dell’orologio - Блейк Пирс страница 6

СКАЧАТЬ avesse la meglio su di lei, Riley rimuginò sulle somiglianze con casi risolti da lei e Bill, durante gli ultimi mesi. Il cosiddetto “killer delle bambole” aveva lasciato i corpi delle proprie vittime dove potevano essere facilmente trovati, in posa, nudi, in grottesche posizioni da bambole. Il “killer delle catene” appendeva i corpi delle sue vittime in alto, avvolgendoli brutalmente con pesanti catene.

      Ora, Flores evidenziò la foto di un’altra giovane donna—dall’aspetto allegro e con capelli rossi. Nella foto si notava una Toyota malconcia e vuota.

      “Quest’auto apparteneva alla ventiquattrenne, immigrata irlandese, di nome Meara Keagan” Flores disse. “Ne hanno denunciato la scomparsa ieri mattina. La sua auto è stata trovata abbandonata, proprio fuori da un condominio di Westree, Delaware. Lavorava lì per una famiglia, come governante e tata.”

      A quel punto intervenne l'Agente Speciale Brent Meredith. Era un afroamericano capace di suscitare timore nel suo interlocutore, dalla corporatura robusta e le fattezze spigolose; aveva l'aspetto di un uomo pragmatico.

      “Ha finito il turno alle undici in punto, la sera prima di sparire” disse Meredith. “L’auto è stata trovata le prime ore del mattino seguente.”

      L’Agente Speciale Capo Carl Walder si spostò in avanti nella sua sedia. Era il superiore di Brent Meredith; aveva un viso infantile e lentigginoso, con capelli ricci e ramati. A Riley non piaceva. Non lo riteneva realmente competente. E il fatto che l’avesse licenziata, tempo addietro, non glielo rendeva più simpatico.

      “Perché crediamo che questa sparizione sia collegata agli omicidi precedenti?” Walter chiese. “Meara Keagan è più vecchia delle altre vittime.”

      Ora intervenne Lucy Vargas. Era una brillante giovane recluta con capelli, occhi e carnagione tutti scuri.

      “Potete vederlo dalla cartina. La Keagan è scomparsa nella stessa zona, dove i due corpi sono stati trovati. Potrebbe essere una coincidenza, ma non sembra molto credibile. Non in un periodo di cinque mesi.”

      Nonostante il crescente sconforto, Riley fu contenta nel vedere Walder sussultare leggermente. Senza esserne consapevole, Lucy lo aveva messo al suo posto. Riley temeva che l’uomo avrebbe trovato un modo per tornare ad affrontare Lucy in seguito. Walter sapeva essere meschino fino a quel punto.

      “E’ corretto, Agente Vargas” Meredith intervenne. “Immaginiamo che le ragazze più giovani siano state rapite mentre facevano l’autostop. Molto probabilmente, lungo questa strada principale che attraversa la zona.” Indicò un punto specifico sulla cartina.

      Lucy chiese: “Non è vietato fare l’autostop in Delaware?” Subito aggiunse: “Naturalmente, potrebbe essere una legge difficile da rispettare.”

      “Ha ragione su questo” Meredith disse. “E questa non è un’intestatale e neppure la strada principale dello stato, perciò chi fa l’autostop probabilmente la usa. Apparentemente, lo fa anche il killer. Un corpo è stato trovato lungo questa strada, mentre gli altri due sono stati rinvenuti a meno di sedici chilometri. La Keagan è stata presa a circa novantasei chilometri a nord, lungo la stessa strada. Con lei, ha usato un diverso stratagemma. Se segue il solito metodo, la terrà in vita fino a farla quasi morire di fame. Poi, le spezzerà il collo e lascerà il suo corpo nello stesso modo riservato alle altre vittime.”

      “Non permetteremo che accada” Bill disse con voce ferma.

      Meredith disse: “Agenti Paige e Jeffreys, voglio che vi occupiate di questo caso immediatamente.” Spinse un fascicolo contenente foto e rapporti, dall’altra parte del tavolo, verso Riley. “Agente Paige, queste sono tutte le informazioni che le occorrono, in modo che possa iniziare velocemente ad occuparsene.”

      Riley si protese verso il fascicolo e poi ritrasse la mano, colta da uno spasmo di orribile ansia.

      Che cosa mi prende?

      Le iniziò a girare la testa e immagini sfocate apparvero nella sua mente. Era la PTSD del caso Peterson? No, era diverso. Era proprio un’altra cosa.

      Riley si alzò dalla sedia e fuggì dalla sala conferenze. Mentre si precipitava lungo il corridoio diretta al proprio ufficio, le immagini nella sua testa a poco a poco divennero più visibili.

      Erano volti, volti di donne e ragazze.

      Vide Mitzi, Koreen e Tantra—giovani squillo, i cui abiti rispettabili mascheravano la loro degradazione, persino in loro stesse.

      Vide Justine, una prostituta avanti con l’età, impegnata a bere in un bar, stanca e amareggiata, e ormai preparata ad affrontare una brutta morte.

      Vide Chrissy, imprigionata virtualmente in un bordello, ad opera del suo violento marito protettore.

      E infine, come immagine peggiore di tutte, vide Trinda, una quindicenne che aveva già vissuto l’incubo dello sfruttamento sessuale, e che non riusciva ad immaginare un’altra tipologia di vita.

      Riley arrivò nel suo ufficio e crollò nella sedia. Ora comprendeva la sua scarica di repulsione. Le immagini che aveva appena visto erano state la causa scatenante. Avevano portato in superficie i suoi timori più oscuri relativi al caso di Phoenix.

      Aveva fermato un brutale assassino, ma non aveva fatto giustizia per le donne e le ragazze che aveva incontrato. Restava un intero mondo di sfruttamento. Non aveva nemmeno grattato la superficie delle ingiustizie che subivano.

      E adesso, era perseguitata e scossa in un modo che non aveva mai sperimentato prima d’ora. Le sembrava peggio della PTSD. Dopotutto, poteva dare sfogo alla sua rabbia privata e all’orrore in una palestra, allenandosi. Ma non riusciva affatto a liberarsi di queste nuove sensazioni.

      E come poteva lavorare ad un altro caso come quello di Phoenix?

      Sentì la voce di Bill alla porta.

      “Riley.”

      La donna sollevò lo sguardo e vide il partner guardarla con un’espressione triste. Aveva in mano il fascicolo che Meredith aveva provato a darle.

      “Ho bisogno di te per questo caso” le disse. “Per me, è una questione personale. Mi fa diventare matto il fatto di non riuscire a risolverlo. E non posso fare a meno di chiedermi se il mio insuccesso sia dovuto al fallimento del mio matrimonio. Ho conosciuto la famiglia di Valerie Bruner. Sono delle brave persone. Ma non sono rimasto in contatto con loro, perché … ecco, li ho abbandonati. Devo rimettere le cose al proprio posto con loro.”

      L’uomo appoggiò il fascicolo sulla scrivania di Riley.

      “Dai soltanto un’occhiata. Per favore.”

      Non aggiunse altro e lasciò l’ufficio di Riley, che restò seduta a guardare il fascicolo, colta da uno stato d’indecisione.

      Questo non era affatto da lei. Sapeva di doverne uscire fuori.

      Mentre rimuginava sul da farsi, ricordò qualcosa dei giorni che aveva passato a Phoenix. Era stata in grado di salvare una ragazza di nome Jilly. O almeno ci aveva provato.

      Tirò fuori il cellulare e digitò il numero di un ricovero per adolescenti di Phoenix, Arizona. Una voce familiare giunse in linea.

      “Brenda Fitch.”

      Riley fu contenta che avesse risposto proprio lei. СКАЧАТЬ