Prima Che Afferri La Preda . Блейк Пирс
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СКАЧАТЬ po’ da mangiare fuori" disse indicando il cibo.

      "Dannazione. Riguarda me?”

      "Non me l’ha voluto dire" disse Mackenzie. “Ma non credo. Si tratta di qualcos’altro. Vuole parlarmi in privato.”

      Non era sicura del perché, ma non gli riferì di doversi incontrare con lui nel parcheggio sotterraneo. Ad essere onesti, l’idea non le piaceva. Tuttavia, prese una ciotola dal mobile, ci versò un po’ della cena di Ellington e gli diede un bacio sulla guancia. Era chiaro a entrambi che quel gesto fosse meccanico e forzato.

      "Tienimi aggiornato", disse Ellington. “E fammi sapere se hai bisogno di qualcosa."

      "Certo”, disse lei.

      Rendendosi conto che non aveva ancora rimosso la fondina e Glock, andò direttamente verso la porta. E fu solo quando fu di nuovo fuori nel corridoio che si rese conto di sentirsi davvero sollevata di essere stata chiamata.

      ***

      Doveva ammettere che le sembrava un cliché procedere lentamente lungo il livello 2 del parcheggio di fronte al quartier generale. Incontrarsi nei sotterranei era roba da polizieschi di serie B. E di solito nei telefilm gli incontri segreti di quel genere finivano con una scena d’azione.

      Individuò la macchina di McGrath e parcheggiò la propria a pochi passi di distanza. Chiuse a chiave e si diresse verso il punto in cui McGrath stava aspettando. Senza alcun invito formale a farlo, raggiunse la porta laterale del passeggero, l'aprì e salì.

      "Ok”, disse lei. “Tutta questa segretezza mi sta uccidendo. Cosa c'è che non va?"

      "Non c’è niente che non vada di per sé" fece Mcgrath. “Ma abbiamo un caso a circa un'ora di distanza da qui, in una piccola città chiamata Kingsville. La conosci?"

      "Ne ho sentito parlare, ma non ci sono mai stata".

      "È una cittadina di provincia, un posto sperduto al di fuori del caos dell’interstatale di Washington" spiegò Mcgrath. “Ma in realtà potrebbe non trattarsi affatto di un caso. È quello che voglio che lei vada a verificare.”

      "D’accordo” disse lei. “Ma perché non potevamo incontrarci nel suo ufficio?"

      "Perché la vittima è il nipote del vicedirettore. Ventidue anni. Sembra che qualcuno l'abbia buttato giù da un ponte. La polizia locale di Kingsville dice che probabilmente è solo un suicidio, ma il vicedirettore Wilmoth vuole esserne sicuro.”

      "Ha qualche motivo per credere che sia stato un omicidio?" volle sapere Mackenzie.

      "Beh, è il secondo corpo che è stato trovato in fondo a quel ponte negli ultimi quattro giorni. Probabilmente è un suicidio, se vuole la mia opinione. Ma l'ordine mi è stato trasmesso circa un'ora fa, direttamente da Wilmoth. Lui vuole saperlo con certezza. E vuole anche essere informato il prima possibile e preferirebbe che la cosa restasse confidenziale. Ecco perché le ho chiesto di incontrarmi qui piuttosto che nel mio ufficio. Se qualcuno vedesse che ci incontriamo fuori dagli orari d’ufficio, penserebbe che si tratta di quello che sta succedendo a Ellington, oppure che abbia un incarico speciale per lei.”

      "Allora... vado a Kingsville, capisco se è stato un suicidio o un omicidio, e poi faccio rapporto?"

      "Sì. E a causa dei recenti eventi con Ellington, dovrà agire da sola. Il che non dovrebbe essere un problema, poiché mi aspetto che tornerà stasera stessa con la notizia che è stato un suicidio.”

      "Ho capito. Quando posso partire?”

      "Subito" disse McG. “Chi ha tempo non aspetti tempo, no?"

      CAPITOLO QUATTRO

      Mackenzie scoprì che McGrath non aveva esagerato quando aveva descritto Kingsville, Virginia, come un posto sperduto. La cittadina sorgeva nascosta tra Deliverance e Amityville. Emanava un'atmosfera rurale inquietante, ma con il fascino rustico che la maggior parte della gente probabilmente si aspettava dalle piccole città del sud.

      Quando arrivò sulla scena del crimine si era fatta notte. Il ponte apparve poco a poco all’orizzonte, mentre Mackenzie guidava con cautela lungo uno stretto vicolo sterrato, che non era di proprietà dello Stato, ma che non era nemmeno completamente chiuso al pubblico. Tuttavia, quando si trovò a meno di cinquanta metri dal ponte, vide che la polizia di Kingsville aveva sistemato una fila di cavalletti per impedire a chiunque di proseguire.

      Parcheggiò accanto ad alcune macchine della polizia locale e poi uscì nella notte. Erano stati installati dei riflettori, che illuminavano la ripida sponda, fino al lato destro del ponte. Fece per avviarsi, quando un poliziotto dall'aspetto giovane uscì da una delle auto.

      "Agente White?" chiese l'uomo, con un forte accento meridionale.

      "Sì, sono io” confermò.

      "Perfetto, può passare. Forse sarebbe più facile attraversare il ponte e scendere dall'altra parte dell'argine. Qui è troppo ripido.”

      Grata per il suggerimento, Mackenzie attraversò il ponte. Tirò fuori la sua torcia tascabile e ispezionò l'area mentre procedeva. Il ponte era piuttosto vecchio, sicuramente chiuso al traffico ormai da tempo. Sapeva che c'erano molte strutture simili sparse per la Virginia e il West Virginia. Quel ponte, chiamato Miller Moon Bridge stando alle informazioni trovate su Google durante i semafori rossi, era in piedi dal 1910 ed era stato chiuso al pubblico nel 1969. E anche se quella era l'unica informazione era stata in grado di ottenere, adesso poteva scoprire maggiori dettagli.

      Non c'erano molti graffiti lungo il ponte, ma la quantità di spazzatura era notevole. Bottiglie di birra, lattine di soda e sacchetti vuoti di patatine erano gettati ai margini del ponte, spinti contro i bordi di metallo che sostenevano le sbarre di ferro. Il ponte non era affatto lungo, doveva essere una settantina di metri, giusto la distanza necessaria per superare i ripidi argini e il fiume sottostante. Sembrava robusto sotto i suoi piedi, ma la struttura era esile, per così dire. Mackenzie era pienamente consapevole del fatto che stava camminando su semplici assi di legno a quasi sessanta metri di altezza.

      Proseguì verso la fine del ponte, scoprendo che il poliziotto aveva avuto ragione. Il terreno era molto meno scosceso da quella parte. Con l'aiuto della torcia, vide un sentiero battuto che si snodava attraverso l'erba alta. L'argine scendeva con un’inclinazione ad angolo retto, ma c'erano zone in piano e rocce sporgenti qua e là che facilitavano alquanto la discesa.

      "Ehi, ferma lì" disse una voce maschile dal basso. Mackenzie guardò in avanti, verso il bagliore dei riflettori, e vide un'ombra emergere e avanzare verso di lei. “Chi sei?" fece ancora l'uomo.

      "Mackenzie White, FBI” disse Mackenzie, prendendo il tesserino.

      L’uomo a cui apparteneva l’ombra apparve qualche istante dopo. Era un signore con una folta barba. Indossava un'uniforme della polizia, con il distintivo sul petto che lo identificava come lo sceriffo di Kingsville. Dietro di lui, Mackenzie intravedeva le sagome di altri quattro ufficiali. Uno di loro stava scattando foto muovendosi lentamente nell'ombra.

      "Oh, wow”, commentò lo sceriffo. “Avete fatto presto." Aspettò che Mackenzie si avvicinasse e poi le tese la mano. Stringendogliela, si presentò: “Sono lo sceriffo Tate. Piacere di conoscerla.”

      "Piacere mio” disse Mackenzie, dopo aver raggiunto la zona in piano СКАЧАТЬ