Название: Il Killer della Rosa
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781632915757
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Marie raccolse il cibo con una forchetta.
“Ho mai detto che mi dispiace?”
Riley fu sorpresa. “Ti dispiace? E per che cosa?”
Marie parlò con difficoltà.
“Se non mi avessi tirata fuori di lì, non saresti stata catturata.”
Riley strinse gentilmente la mano di Marie.
“Marie, stavo solo facendo il mio lavoro. Non puoi sentirti in colpa per qualcosa di cui non sei responsabile. E' già dura per te così com'è.”
Marie annuì, in segno di comprensione.
“Il solo alzarsi dal letto al mattino è una sfida” lei ammise. “Immagino che hai notato quanto è buia questa casa. Qualsiasi luce forte mi ricorda quella torcia che usava lui. Non riesco neanche a guardare la televisione o ad ascoltare la musica. Ho paura che qualcuno possa entrare in casa e che io non me ne accorga. Qualsiasi rumore mi crea uno stato di panico.”
Marie cominciò a piangere silenziosamente.
“Non guarderò più il mondo nello stesso modo. Mai. C'è il male là fuori, tutto intorno a noi. Non ne avevo idea. Le persone sono capaci di commettere tali orribili cose. Non so se riuscirò mai a fidarmi di nuovo delle persone.”
Mentre Marie piangeva, Riley volle rassicurarla, dirle che si sbagliava. Ma una parte di Riley non era sicura che fosse proprio così.
Poi, Marie la guardò.
“Perché sei venuta qui oggi?” lei chiese di punto in bianco.
Riley fu colta di sorpresa dalla franchezza di Marie, e dal fatto che lei stessa non conoscesse la risposta.
“Non lo so” fu la risposta. “Volevo soltanto venire a trovarti. Assicurarmi di come stessi.”
“C'è dell'altro” Marie disse, rimpicciolendo gli occhi con una percezione inspiegabile.
Forse aveva ragione, pensò Riley. Pensò poi alla visita di Bill, e si rese conto di essere andata lì realmente a causa del nuovo caso. Che cosa voleva da Marie? Consiglio? Permesso? Incoraggiamento? Rassicurazione? Una parte di lei voleva che Marie le dicesse che era pazza, così che potesse riposarsi definitivamente e dimenticare Bill. Ma, forse, un'altra parte di lei desiderava che Marie la costringesse a farlo.
Infine, Riley sospirò.
“C'è un nuovo caso” lei disse. “Ecco, non un nuovo caso. Ma uno vecchio che non è mai stato risolto.”
L'espressione sul volto di Marie divenne tesa e severa.
Riley deglutì.
“E tu sei venuta a chiedere se dovresti farlo?” Marie chiese.
Riley sollevò le spalle. Ma guardò anche in alto, e cercò lo sguardo di Marie, affinché la rassicurasse, incoraggiasse. E, in quel momento, realizzò che era proprio quello che sperava di trovare lì.
Ma, con sua grande delusione, Marie abbassò gli occhi e scosse lentamente la testa. Riley continuò ad attendere una risposta, ma seguì un infinito silenzio. Riley sentiva che una sorta di timore particolare si stava insinuando in Marie.
Nel silenzio, Riley si guardò intorno nell'appartamento, e i suoi occhi si posarono sul telefono fisso di Marie. Notò con sorpresa che era scollegato.
“Che cosa non va con il tuo telefono?” Riley chiese.
Marie apparve positivamente colpita, e Riley si rese conto di aver toccato un nervo scoperto.
“Lui continua a chiamarmi” Marie disse, in un sussurro appena percepibile.
“Chi?”
“Peterson.”
Il cuore di Riley le uscì quasi fuori dal petto.
“Peterson è morto” Riley replicò, con voce tremante. “Io stessa ho dato fuoco al posto. Hanno trovato il suo corpo.”
Marie scosse la testa.
“Possono aver trovato chiunque. Non era lui.”
Riley fu colpita da un'ondata di panico. Le sue stesse paure stavano riemergendo.
“Tutti dicono che era lui” Riley disse.
“E tu lo credi davvero?”
Riley non seppe che cosa dire. Ora non era affatto il momento di confidarle le sue stesse paure. Dopotutto, Marie probabilmente stava delirando. Ma come poteva Riley convincerla di qualcosa a cui lei stessa proprio non credeva?
“Lui continua a chiamare” Maria disse di nuovo. “Chiama e respira, poi mette giù. So che è lui. E' vivo. Mi sta ancora perseguitando.”
Riley ebbe un pessimo presentimento.
“Probabilmente si tratta soltanto di un tizio osceno che telefona” ribatté, fingendosi calma. “Ma posso chiedere al Bureau di verificare comunque. Posso farti mandare un'auto di sorveglianza se hai paura. Rintracceranno le chiamate.”
“No!” Marie disse bruscamente. “No!”
Riley stette a guardare, con aria enigmatica.
“Perché no?” lei chiese.
“Non voglio farlo arrabbiare” Marie rispose, piagnucolando in modo patetico.
Riley, sopraffatta, percependo l'arrivo di un attacco di panico, improvvisamente si rese conto che era stata una terribile idea andare lì. Semmai, si sentiva peggio. Sapeva che non poteva restare seduta in quella sala da pranzo oppressiva un solo istante di più.
“Devo andare” Riley disse. “Mi dispiace tanto. Mia figlia mi sta aspettando.”
Marie improvvisamente afferrò il polso di Riley, con sorprendente forza, conficcandole le unghie nella pelle.
Lei restò a guardare, i gelidi occhi blu erano talmente intensi che terrorizzarono Riley. Quello sguardo inquietante le bruciò l'anima.
“Accetta il caso” Marie pressò.
Riley vide nei suoi occhi, che Marie stava confondendo il nuovo caso e Peterson, fondendoli in uno solo.
“Trova quel figlio di puttana” lei aggiunse. “E uccidilo per me.”
Capitolo 5
L'uomo mantenne una breve ma discreta distanza dalla donna, lanciandole soltanto delle occhiate fugaci. Mise alcuni articoli a basso costo nel suo cestino, così da apparire come un altro cliente comune. Si congratulò con se stesso per quanto fosse stato in grado di dare poco nell'occhio. Nessuno avrebbe mai indovinato la sua vera natura.
Ma in realtà, non era mai stato il tipo d'uomo che attirava molta attenzione. Da bambino, si sentiva praticamente invisibile. Ora, finalmente, era in grado di volgere la sua stessa innocuità a proprio vantaggio.
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