Название: Storey
Автор: Keith Dixon
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Триллеры
isbn: 9788873043591
isbn:
David disse, âNo, certo che non mi ha lasciato. Non che siano affari tuoi.â
âCapisco.â
âLavori con lei, giusto?â
âà un affare recente.â
âLo sai, quindi.â
âSai cosa?â
âà per questo che è venuta qui a parlarmi. E suppongo che tu eri il supporto morale se ne avesse avuto bisogno.â
Paul non riusciva a capire quello che stava sentendo. Sapeva che qui stava il fulcro, il centro dellâimbroglio, ma ancora non capiva perché lo avesse portato con lei. Lui non poteva offrire supporto morale in nessun modo, visto che non era neanche sicuro che Araminta avesse una morale, tanto per cominciare.
Disse, âCosa ti ha raccontato?â
âLo sai, del tumore.â David colse lâespressione sul volto di Paul. âOh, forse non lo sapevi. Che stupido, ormai mi è sfuggito.â
Paul pensò fosse meglio non dire niente, così guardò lâaltro uomo con atteggiamento assente.
David continuò. âBeh, troppo tardi ormai. Ha una forma aggressiva di tumore al pancreas. Normalmente non avrebbe avuto molto tempo, ma è stata iscritta a un programma sperimentale che costa una fortuna ed è segretissimo.â
âCosa vuoi dire, segretissimo?â
David si inumidì le labbra. âMi ha detto di non dirlo a nessuno ma immagino che con te ormai il gatto sia fuori dal sacco. Dice che è stato elaborato dalla fusione tra una società privata e il Dipartimento della Difesa. Non chiedermi perché. Comunque, si tratta di tecnologia genetica e nessuno ne sa niente.â
Paul si rese conto che lo stava fissando ma non ne poteva fare a meno. Tanto per dire qualcosa, chiese, âDi che terapia si tratta?â
David scrollò le spalle, evasivo, forse pensando che aveva parlato troppo. Ma aggiunse, âSo solo che è praticamente un segreto militare e lei starà via per sei mesi.â
âTi ha detto tutto questo stasera, nei dieci minuti in cui ero nella stanza accanto?â
âEra come se avesse avuto un copione, non mi avrebbe lasciato interrompere, lo ha passato in rassegna dallâinizio alla fine. Mi ha mostrato un paio di documenti, sembravano piuttosto ufficiali.â
âE le credi?â Cercando di mantenere un tono non cinico.
David trascurò la domanda. Disse, âPeccato, davvero, perché lâavrei portata in visita da mia madre e mia sorella la settimana prossima. Sanno di lei, ma non si sono ancora incontrate. Avrei fatto loro una sorpresa.â
âDove vivono?â
âA Kenilworth, non lontano. Dovrei andare a trovarle più spesso, ma sono piuttosto felici per conto loro. Non mi piace intromettermi.â
âDovresti passare più tempo con i tuoi genitori. Fidati, lo so.â
âNon conosci mia mamma. Dopo che papà è morto si è arresa. Non penso che le piacciano molto gli uomini. Non dopo quello che le ha fatto mio padre. Non mi far domande, perché non te ne parlerò.â
Paul stava pensando che non voleva saperlo, essere coinvolto nel passato di qualcun altro. Stava ancora affrontando il proprio. Si alzò, dicendo, âDevo andare.â
Quindi anche David si alzò, chiedendo, âCredi che se la caverà ?â
âDimmi â dicevi che la terapia costa una fortuna. Chi la pagherà ?â
âNon ne ha parlato.â
âNo?â
âNo, però non lavorerà per un po'. Il documento prevede la copertura solo per un paio di mesi, giustamente. Poi sarà al verde.â
Paul disse, âDa quanto la conosci?â
âSo dove vuoi andare a parare â sei un tipo sospettoso, non è vero? Lo sei stato sin dallâinizio. Non sono nato ieri, sai. Pensi che solo perché mi ha chiesto di prestarle dei soldi sia una sorta di cacciatrice dâoro.â
âGià te ne ha chiesti?â
âSolo per aiutare a cavarsela, dopo che avrà finito i suoi risparmi. Le ho offerto ospitalità qui, ma non ne vuole sapere. Penso che sia piuttosto timida, veramente, schiva. Non approfitterebbe di me. So che sembra dura, ma è una ragazza dolce in fondo.â
Paul si fermò. Poi disse, âSe fossi in te la frequenterei per un po' prima di prestarle qualcosa. Vedi come va.â
âQualche migliaio di tanto in tanto non mi farà andare in bancarotta. Guarda questo posto. Uno zio me lo ha lasciato in eredità . Tutto pagato, e ne avanza una parte. Me lo posso permettere.â
âà questo che mi spaventa. Lascia che ti dia il mio numero.â
CAPITOLO OTTO
NONOSTANTE LA CASA fosse in buone condizioni, una delle camere da letto aveva bisogno di manutenzione. Così il giorno dopo Paul comprò una vernice color magnolia e ricoprì la carta da parati a fantasia che suo padre aveva messo quasi trentâanni prima.
Aveva passato un po' di tempo pensando a David e a quello che Araminta stesse facendo con lui. E si era anche chiesto dove si collocasse Cliff nella scena, se câentrava. Pensò a Cliff e i suoi tre scagnozzi, seduti in giro tra pub e bar, inventandosi stratagemmi per guadagnare soldi facili, vendendo merce rubata nei mercatini dellâusato o nei negozi di cambio, in cerca di dritte. Si domandò quanto fossero pericolosi, se avesse dovuto dire qualcosa di loro a Rick, cercarli su un elenco di qualche genere, vedere se erano conosciuti dai poliziotti di Coventry. Da quel che aveva detto Cliff si stavano preparando per un colpo e Paul dubitava che quella particolare truffa coinvolgesse Araminta. Probabilmente era qualcosa di più diretto e con cui sporcarsi le mani.
Aveva visto Araminta occuparsi del suo proprio imbroglio, disporre David a consegnarle dei soldi per aiutarla mentre sarebbe stata apparentemente disoccupata. Ma si chiese se fosse tutto lì. Forse câera unâaltra parte. David era un po' serioso e magari non mondano, viveva da solo in una casa incompiuta lasciatagli da un parente. Forse era vittima di una donna attraente che lo teneva sulle spine, che non avrebbe stabilito una relazione seria ma avrebbe sempre mostrato una promessa di gratificazione per lui. Riusciva a vedere Araminta farlo, trascinandolo nello stesso modo con cui aveva trasportato lui inizialmente. Consapevole della sua influenza, senza ammorbidirsi, aspettandosi di essere obbedita. Aveva conosciuto donne del genere СКАЧАТЬ