L'Eco Delle Anime. Laura Merlin
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Название: L'Eco Delle Anime

Автор: Laura Merlin

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современная зарубежная литература

Серия:

isbn: 9788873042099

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СКАЧАТЬ una accanto all’altra sull’ampio divano della sala prove nel nucleo di Ny.

      ‹‹Trovo invitante la terza, quella con gli occhi blu enormi e i capelli tinti di biondo. Però mi attira anche la mora con gli occhiali, la trovo tanto scolaretta indifesa. Tu che dici, Geb?››. Male ispezionava le ragazze come fossero scatolette di cibo al supermercato.

      Geb si girò verso Male, il vero aspetto da demone faticava a starsene nascosto ed ebbe la meglio. Gli occhi gli si ingrossarono e presero un colorito bianco, smorto. Dalla bocca spuntarono due grosse zanne rivolte all’insù. La pelle cominciò a raggrinzirsi e a scurirsi assumendo una smorfia terrificante.

      ‹‹L’una o l’altra non ha importanza, basta che ti decidi. Non abbiamo tempo da perdere, ho una cosa importante da dirvi››.

      ‹‹È una scelta importante pure questa, sai! Posso cibarmi una volta l’anno e devo scegliere accuratamente l’anima con cui saziarmi››. Male parlò senza nemmeno voltarsi. Prese il mento della bionda fra le mani e lo guardò da entrambi i lati.

      Geb perse la pazienza, si avvicinò verso la ragazza mora con gli occhiali. La prese per i capelli e le tirò la testa indietro. Avvicinò il viso al suo e spalancò la bocca. Ne aspirò l’anima con un misto di avidità e rabbia, riducendo il corpo della povera ragazza in condizioni simili a quelle di una mummia, avvizzito e pieno di muffa grigia. Si sentì sazio e potente. Un’arma ricaricata e pronta a portare caos e sofferenza dovunque passasse. L’anima della ragazza gli era entrata dentro come acqua gelida rinvigorendo ogni singolo muscolo del corpo.

      Quella ragazzina, quella Stella, come la chiamavano quegli ingenui umani, non avrebbe avuto speranze contro di lui. Si sentiva invincibile e pronto a spargere il sangue di chiunque avesse osato mettersi contro il suo Signore.

      Gettò a terra il corpo privo di vita che stringeva ancora fra le mani come fosse una bottiglia vuota e si girò verso Male puntandogli un dito minaccioso contro.

      ‹‹Ti ho tolto l’imbarazzo della scelta, ora sbrigatevi. Tutti quanti! Credo che avremmo un lavoretto… complicato da svolgere››.

      ‹‹Complicato… quanto?››. Ny aveva appena finito di succhiare l’anima di una trentenne vestita da ragazzina, con le gonne un po’ troppo corte che lasciavano scoperte le gambe sode.

      ‹‹La Stella! Credo sia tra noi››.

      Mik, seduto sulle scale che portavano al piano superiore, alzò la testa di scatto. ‹‹Com’è possibile? Non può esistere, è soltanto una stupida leggenda e noi dovremmo saperlo meglio di chiunque altro››.

      Male e Morgan, ancora chini sui corpi delle loro vittime, smisero per un attimo di aspirare l’anima e ascoltarono ciò che stava per dire Geb.

      ‹‹Una delle due ragazze che ci ha presentato Morgan stasera, Kayley. La bionda sembra avere tutte le caratteristiche, ho anche percepito delle vibrazioni strane. Dobbiamo assolutamente verificare››. Chiuse gli occhi muovendo la testa a destra e a sinistra. Le ossa scricchiolarono leggermente e tornò al suo aspetto umano.

      Sospirò e riprese il discorso. ‹‹Penso anch’io che sia strano, ma meglio prevenire che curare. Dopotutto, siamo stati mandati qui per questo, per vigilare che nulla possa ostacolare i piani del nostro Signore››.

      Male finì di succhiare l’anima, lasciò cadere il corpo sopra gli altri cadaveri ammuffiti e si avvicinò a Geb incrociando le braccia. ‹‹Come puoi essere sicuro che sia la bionda e non la rossa? Potresti anche sbagliarti››.

      Geb si grattò il mento. ‹‹Hai perfettamente ragione. Tutto mi fa pensare che sia la bionda, ma forse è il caso di fare una verifica più approfondita anche nell’altra ragazza. Il Maligno è stato chiaro: eliminare ogni movimento sospetto››.

      ‹‹È per questo che sono qui io››, disse Male spalancando le braccia in un gesto plateale. ‹‹Poi devo ammettere che mi attira molto. Credo che me la lavorerò per bene prima di assaggiarle l’anima. Mmm, dev’essere così gustosa, così vitale e… Piena di potere in più per me››.

      Sam gli tirò dietro una bottiglia d’acqua vuota prendendolo in testa. ‹‹Sei sempre il solito Male! Approfittarsi così delle povere ragazzine indifese!››

      ‹‹Se è per questo, credo ne approfitterò anch’io››, disse Morgan dando una pacca sulla spalla di Male. ‹‹Ho come l’impressione di interessare alla bionda. Come ha detto di chiamarsi? Ah, si! Kayley››.

      Tutti si misero a ridere. Sentivano che per loro era un momento importante, una svolta decisiva. Eliminando la Stella, avrebbero potuto ritornare a regnare nei loro gironi, e magari il Maligno avrebbe deciso di rompere il patto, dato che non ci sarebbe stata più l’occasione che il settimo articolo si verificasse.

      In quel caso, avrebbero potuto liberarsi una volta per tutte di quel ridicolo aspetto umano e saziarsi di tutte le anime umane rinchiuse nella cittadella.

      Ny se ne stava appoggiato al muro a braccia conserte rimanendo fuori da quel momento di festa.

      Osservava Mik.

      Non si era ancora cibato, non aveva minimamente reagito alla notizia e sembrava assorto nei suoi pensieri. Chissà cosa gli passava per la testa, non era da lui starsene in disparte. Di solito era sempre il primo a cibarsi, altrimenti Male e Morgan gli rubavano le anime migliori.

      ‹‹Mik››, lo chiamò. ‹‹Tu cosa proponi di fare? Non hai ancora detto nulla, hai qualche piano da suggerire per caso?››.

      Il batterista sussultò. Per un attimo sembrò non ricordarsi di cosa avessero parlato fino a quel momento.

      ‹‹Ehm… No, nessun piano. L’unica cosa che mi viene in mente è di avvisare il Maligno e metterlo in guardia da possibili attacchi››.

      ‹‹Buona idea Mik››, disse Geb.

      Ny si avvicinò minaccioso a Mik, non era ancora del tutto convinto di lui. C’era qualcosa che non andava, lo percepiva e questo gli dava parecchio fastidio.

      ‹‹Lo sai che avremmo bisogno di essere tutti in forze per questo momento, vero?››.

      Il demone annuì privo di espressione.

      ‹‹Allora perché non ti sei ancora cibato?››. Gli occhi di Ny si tinsero di nero e l’aria attorno a lui si fece più cupa.

      ‹‹Ho aspettato che finiste di giocare col cibo, ora è il mio turno››, rispose con aria scocciata.

      Ny si spostò di fianco e con un braccio indicò la strada verso l’ultima ragazza ancora viva seduta al centro del divano.

      Mik si alzò e avanzò verso di lei. I suoi capelli rossi le ricordavano quelli della ragazza che aveva osservato durante tutto il concerto. Le aveva stuzzicato un ricordo nascosto in qualche angolo della mente. Forse l’aveva già vista prima, era successo qualcosa legato a lei.

      Ma cosa? Per quanto si sforzasse non riusciva a ricordare. Vedeva solo i suoi dolci occhi di un verde talmente chiaro da sembrare luminoso.

      Per un attimo gli parve di avere ancora il suo viso davanti. Esitò un momento. Poi succhiò tutta l’anima in un colpo, come СКАЧАТЬ