Kali Yuga. Federico Pierlorenzi
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Название: Kali Yuga

Автор: Federico Pierlorenzi

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Драматургия

Серия:

isbn: 9788873043942

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СКАЧАТЬ anche lei ne ha passate un po’. Si vede da quello che nasconde dietro l’iride dei suoi delicati occhi giallastri. Lei sa. Come lui sa. Blue così schivo e infastidito dal mondo intero, riesce a modo suo ad aprire gli occhi a quelle poche persone che riescono a meritarsi e guadagnarsi la sua fiducia e la sua compassione. E lei è una di quei pochi. Ma adesso cosa c’entra Jin? Blue sente che sta divagando. Non deve. Non se lo può più permettere. O finirà di nuovo per sentire la sveglia delle otto e mezzo, che gli annuncia il momento di armarsi e partire per un nuovo giorno di lavoro pieno di sconosciuti e di ipocriti convenevoli. In fin dei conti se sente quella sveglia deve andare. È genetico, scritto dentro il suo maniacale, meticoloso, autolesionistico rispetto per gli altri. Gli altri che lo hanno sempre calpestato e sfruttato. Prima o poi l’hanno fatto tutti. Comprese le persone che aveva lasciato avvicinare. E più si sono avvicinare, più profondo è stato lo squarcio che hanno lasciato dentro di lui. Tutto finisce. Magra consolazione. O forse è meglio dire: bella frase del cazzo! Ebbene se tutto finisce perché non riesce, ora, a finire se stesso? Eppure conosce bene i vantaggi di questo gesto. Ha cominciato ad elencarli dentro la stanza mentale adibita alla riabilitazione dalle torture sin dalla tenera età di… non ricorda più da quanto tempo lo pensa. Forse è dentro di sé da sempre questo istinto di liberazione dal ben più noto istinto di sopravvivenza. Altro getto d’acqua gelida. La lavatrice della cicciottella del primo piano è arrivata al risciacquo. E la lama adesso è puntata sotto la quarta costola, dritta al cuore. Ci pensa un attimo e lo coglie un’espressione di stizza per il pessimo tempismo subìto. Sposta il coltello e con il braccio sinistro ripete la solita procedura idraulica. Con il raffreddarsi della temperatura si raffreddano anche i suoi istinti. E quando l’acqua torna ad una temperatura decente si sente un perfetto imbecille. Lì, con il sedere un tutt’uno con il tappetino della doccia, con le ginocchia quasi in bocca, a notte fonda. Non sposta più neanche il getto d’acqua e la lascia scorrere lungo la parete e sul pavimento annerito della vasca, proprio sotto i suoi piedi infreddoliti e raggrinziti. Se Jin lo vedesse ora, sarebbe indecisa se dargli del cretino o dell’imbecille, o forse gli darebbe entrambi gli appellativi aggiungendo, per una volta, anche qualcosa di più forte, come… deficiente! E già, lei è la ragazza più dolce che Blue abbia mai incontrato. Si può benissimo affermare che è una ragazza a modo, come direbbe quella stronza di sua madre. Eppure anche Jin ha i suoi problemi. Di fatto più che una videoteca sembra un ricovero per disadattati. Ma in fondo i due padroni sono brave persone, Blue non è più in grado neanche di frequentare i bar o i pub dove non ritrova persone degne almeno di non essere disprezzate. E in più è consapevole di aver alzato fin troppo i suoi standard di giudizio. Eppure un po’ di gente decente la conosce. Non è proprio tutto da buttare via. Certo prendendo tutti con le dovute precauzioni. Vedi quei tre deficienti che frequentava a scuola. Gente a posto, certo, ognuno con i propri difetti, però complessivamente gente a posto… ettciuù. Forse è il caso di spostare di nuovo l’erogatore dell’acqua. Giusto per non morire

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