I divoratori. Annie Vivanti
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Название: I divoratori

Автор: Annie Vivanti

Издательство: Public Domain

Жанр: Любовно-фантастические романы

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СКАЧАТЬ style="font-size:15px;">      – Oh no! – disse Nancy. – Io ho sempre la nostalgia di cose che non ricordo, o di cose che non ho conosciuto mai.

      Sorrise; ma nei suoi occhi oscillava la tristezza solitaria dell'anima del sognatore.

      L'inglese tossì, perchè gli argomenti astratti lo imbarazzavano.

      Poi, con fare tranquillo e metodico, disse:

      – Spero che lavorerete molto e che farete delle grandi cose.

      Nancy decise che così farebbe. Si alzò per tempo l'indomani, e scrisse nel suo diario: « Incipit vita nova ». Poi fece un elaborato orario per l'impiego di tutte le sue giornate, e una lista delle cose che voleva scrivere: concetti e idee che da mesi le turbinavano nella mente, ma che sempre erano disperse da frivole visite e futili conversazioni.

      Si sentì impaziente, e felice, e smaniosa di cominciare! Il grande foglio di carta bianca le stava davanti come una meravigliosa terra inesplorata, piena di splendide promesse e d'infinite possibilità. Tremante e lieta, Nancy vi tracciò sopra coll'indice reverente il segno della croce.

      Poi qualcuno bussò alla porta.

      Era Clarissa Della Rocca, la sorella maritata di Nino, lunga, linda e liscia in vesti attillate.

      – Mes amours! – esclamò abbracciando Nancy, e premendole in fretta il mento sull'una e l'altra guancia. – Metti il cappello e vieni giù con me. C'è Aldo che è arrivato dall'America. Figùrati. Aldo! Ma come? non l'hai mai visto? mio cognato? il fratello minore di Carlo? Bello come un accordo in re minore! (L'ha detto lui, parlando di sè). Ma vieni, vieni a vederlo. Siamo giù col tilbury: proviamo i due nuovi sauri di mio marito. Ho voluto esserci anch'io, ma adesso ho paura; quei cavalli sono indemoniati! E ho bisogno d'attaccarmi a qualcuno!

      – Attaccati ad Aldo, – disse Nancy ridendo.

      – Impossibile! è lui che guida. E poi, ha un caratteraccio! Vieni, vieni. Sarà più amabile se ci sei tu.

      – Ma se non mi conosce, – fece Nancy colla penna ancora in mano, e guardando il foglio di carta ancora bianco.

      – Appunto per ciò! Aldo è sempre amabile con le persone che non conosce. Vieni presto, ma chérie! ti dico che Aldo è un incanto!… Decorativo come un gobelin! E poi, figurati che è stato in America, in un selvaggio e solitario « ranch » del Texas! Parla inglese e tedesco, e canta come un angelo. Fatti bella, mon chou aimé!

      Nancy indossò rapida una lunga giacca chiara, e si appuntò il cappello senza guardarsi nello specchio.

      Clarissa, che la osservava di sotto alle lunghe palpebre, disse:

      – Mon Dieu! – Poi chiese subitanea: – Quanti anni hai?

      – Quasi diciassette, – rispose Nancy cercando i guanti.

      – Quelle veine! – sospirò Clarissa. – Sei pronta?

      Sì, Nancy era pronta.

      – E non badarci, – disse Clarissa, – se ti dò dei pizzicotti! Il cavallo di destra s'impenna.

      Scesero le scale correndo, e davanti alla porta nel tilbury, videro Aldo Della Rocca, che teneva, con redini tese, i sauri impazienti. Colla punta della frusta solleticava le loro orecchie, perchè s'inalberassero, col collo curvo e la bocca schiumante.

      Egli era davvero « un incanto ». Il suo profilo, come Nancy lo vedeva spiccare sul chiaro cielo di giugno, era simile a quello dell'Hermes di Prassìtele. Ed ella notò i lucidi capelli ondulati splendenti di un nero quasi azzurro, quando, salutandola, egli sollevò il cappello – con un largo gesto, un poco affettato, che la fece sorridere.

      Salirono leste, e sedettero dietro a lui; gli impetuosi cavalli staccarono il trotto, e balzarono giù per il corso e fuori verso i bastioni con passo velocissimo.

      Di quando in quando Clarissa dava un piccolo grido spaurito, ma poichè Aldo pareva non accorgersene, ella presto cessò.

      – Ebbene? Cosa t'ho detto? Vedi come è seraficamente bello? – disse, accennando con dito estatico la schiena rigida e snella del cognato. – Sempre dico a Carlo: Ah, perchè, perchè il destino non ha voluto ch'io incontrassi prima di te l'apollineo tuo fratello?

      Nancy sorrise:

      – Ma mi pare molto giovane questo signore.

      – Ha ventiquattro anni, viperetta che sei! – disse Clarissa, – del resto, è stato tanto viziato dalle donne di Napoli, che potrebbe avere mille anni, per tutto quello che sa!

      – Bah! che orrore! – fece Nancy guardando sdegnosamente le inconscie spalle davanti a lei, e il colletto alto, e i lucidi capelli neri, e infine l'irreprensibile cappello, correttamente piantato in cima a tutto ciò.

      – Oh, sì! Aldo è un orrore! Ma quanto è visualmente dilettevole! – E Clarissa rise piano, giù nella gola, come una tortora innamorata.

      Aldo volse verso di loro il mirabile profilo.

      – Vi condurrò sulla strada di Monza, – disse.

      – Oh Dio! No! – fece Clarissa, – non su quella brutta stradaccia noiosa dove nessuno ci vede.

      – Oggi conduco a passeggio i cavalli, non le tue « toilettes », – replicò suo cognato, e si volse, prendendo a rapido trotto per la via di Monza.

      – Il est si spirituel! – disse ridendo Clarissa, che ad ogni più piccola emozione traboccava nel francese.

      La lunga via polverosa fiancheggiata di platani, si stendeva davanti a loro; ed i sauri andavano come il vento.

      A un tratto, vicino alle prime case di Sesto, sentirono che Aldo frenava subitamente, e si sporsero per vederne la ragione. A pochi metri davanti a loro, in mezzo alla via, due donne e un uomo si dibattevano, avvinghiati, ansanti, mentre un gruppo di bambini li guardava spaventati da una porta. Il nodo umano si contorceva in sinistro silenzio. L'uomo di cui, anche da lontano, Nancy vedeva i capelli scompigliati e la faccia paonazza, era riuscito a liberare un braccio dalla stretta convulsa delle donne, ed ora, con rapido moto, strappò dalla tasca qualche cosa su cui il sole balenò.

      – Dio! Ha un coltello o un revolver! – sussurrò Nancy.

      Anche le donne avevano veduto, e urlavano, aggrappandosi a quel braccio levato, e invocando aiuto.

      Rapida, Nancy sporse in avanti le piccole mani vigorose:

      – Posso tenerli io i cavalli, – disse, e afferrò le redini.

      Aldo si volse sorpreso:

      – Ma cosa fa? ma perchè? – poi s'interruppe.

      Ella gli lesse un dubbio in viso, ma lo fraintese.

      – Ma sì, posso! posso! – gridò. – Vada presto! non tema per noi!

      Egli fece una piccola smorfia curiosa, quasi un sorriso, poi saltando dalla vettura traversò la strada correndo e si slanciò sul gruppo selvaggio, che si dibatteva, piegando in qua e in là come sbattuto dai marosi. L'uomo ruggiva, sempre col braccio teso in aria. In un attimo Della Rocca gli fu addosso, e torcendogli la mano, gli strappò dalle dita la rivoltella.

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