Название: Nellina: Dramma in tre atti
Автор: Bracco Roberto
Издательство: Public Domain
Жанр: Зарубежная драматургия
isbn: http://www.gutenberg.org/ebooks/43512
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(resta seduto tutto compunto.)
(Entra Nellina dalla porta a destra, e si avanza lenta, molle, quasi sciatta, tutta intenta a fumare una sigaretta. La fuma con evidente inesperienza, tenendola fra le labbra strette e protese e soffiandovi dentro. – Don Candido, che ha le spalle verso la porta da cui Nellina è entrata, non si accorge di lei. – Ella, abituata alla presenza di lui, non gli bada neppure. Un po' di fumo le va in gola. Tossisce. Don Candido si volta.)
Oh, siete voi, Nellina?
(come se non avesse udito, continua ad occuparsi soltanto della sua sigaretta.)
(con maraviglia) Fumate?!
(seccamente) Sì.
Se vi vede il signor Cesare!..
Me le ha date lui le sigarette.
(con una smorfia furba) Ottimamente. (Abbassa gli sguardi a terra, riunisce le mani sul petto, e la guarda di sottecchi.)
Ohè!.. Perchè mi guardate?
Ma io… non guardo che il pavimento. (Fissa gli sguardi sul pavimento per mostrare di aver detto il vero.)
No. Mi stavate guardando con lo sguardo di sbieco.
Vi giuro che v'ingannate.
Uhm! Non è la prima volta che vi ho sorpreso a guardarmi in un certo modo.
(come scandalizzato) Ma, dico: per chi mi prendete?
(freddamente astiosa) Per una robaccia.
Per una robaccia?! Insomma, io sono perseguitato dalla calunnia! (Continua a guardare a terra.)
(Breve pausa.)
(si accosta al tavolino, sceglie un bicchiere e vi versa il Whisky e l'acqua di soda.)
(levando gli occhi) Anche il Whisky?
Il signor Cesare mi ci sta abituando.
E voi?..
Perchè no?.. Mi piace. (Beve.)
Benissimo!
(coi gomiti appoggiati al tavolino, ora lo osserva attentamente.) Siete tutto pulito, oggi!.. Che cosa avete lì, che vi spunta dal panciotto?
Oggi è la santissima domenica delle palme. Questo è un ramicello di ulivo benedetto.
(gli mette la mano nel panciotto, e tira fuori il ramoscello.)
Ve lo pigliate?
(senza rispondergli, lo guarda con una curiosità mista di disgusto.)
Adesso, diciamo così, siete voi che guardate me.
Mi viene la voglia di cacciarvi il ramicello di ulivo in un occhio. (Gli sfiora, difatti, un occhio con la punta del ramoscello.)
(alzandosi) No!.. Che vi salta in mente?! Mi accecate!
Robaccia!
(preso dalla stizza e da una repentina sensualità cattiva) Se non state tranquilla, io vi afferro.
(sfidandolo con rabbioso disprezzo) Fatelo! Fatelo! Voglio vedere come lo fate!
(ghermendola forte per le spalle e stringendo i denti) Siete la più terribile delle birichine!
(entra all'improvviso e, con austerità collerica, esclama:) Don Candido!
(scostandosi da Nellina con un soprassalto, e confondendosi un poco) Mi voleva… mi voleva… accecare… Non dovevo difendermi, io?
(a Nellina:) Lo volevi accecare!
(mostrando il ramoscello, senza guardare nè Cesare, nè Don Candido) Già.
(a Don Candido:) E voi, col pretesto di difendervi, facevate… l'orangutango?
Ci siamo all'orangutango!
(lo fissa, tentennando il capo in segno di rimprovero.)
(per darsi un'aria disinvolta, con una mano finge di spolverare una manica della redingote.)
No, no! Lì non ce n'è polvere. Dovreste spolverare piuttosto la vostra coscienza!
È così spolverata!
(gli si avvicina e gli consegna due buste: una chiusa, l'altra, più grande, imbottita di biglietti di banca; e gli dice sottovoce:) Questa è la lettera, e questo è…
Ho capito.
La cifra è scritta sulla busta.
(guardando la cifra, torce il muso ed alza le sopracciglia come per dire: «troppo poco, non ce la facciamo!»)
Siate molto cortese, ma…
… laconico ed esauriente.
Senza lavorarvi la piazza per conto vostro. Mi spiego?
Che castigo di Dio è la calunnia!
Andate, andate, don Candido.
Benissimo. (Esce a destra.)
(tenendo d'occhio Nellina, relativamente impacciato, in silenzio, si sdraia sopra una poltrona.)
(tira fuori СКАЧАТЬ