Le meraiglie del Duemila. Emilio Salgari
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Название: Le meraiglie del Duemila

Автор: Emilio Salgari

Издательство: Public Domain

Жанр: Зарубежная классика

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СКАЧАТЬ mezzo del telefono. Al mattino il mio servo trasmette all’Hôtel il menù per il pranzo e per la cena e le ore in cui desidero mangiare, ed il treno giunge con precisione matematica.»

      «Non tutti potranno permettersi un lusso simile» osservò il dottore Toby.

      «Certo,» rispose Holker «ma quelli che non possono abbonarsi all’Hôtel se la sbrigano anche più presto.»

      «A mangiare forse, non certo a prepararsi il pranzo.»

      «Il lavoratore non fa più cucina in casa, non avendo tempo da perdere. Otto o dieci pillole, ed ecco inghiottito un buon brodo, il succo d’una mezza libbra di bue, o di pollo o di una libbra di maiale o di un paio d’uova, d’una tazza di caffè e così via. Cent’anni fa si perdeva troppo tempo; camminavate ed agivate colla lentezza delle tartarughe. Oggi invece si gareggia coll’elettricità. Mangiate, signori miei, o i cibi si raffredderanno. Una tazza di buon brodo, signor Brandok, prima di tutto, poi sceglierete quello che più vi piace. Vi avverto che è un pranzo a base di vegetali; ma queste pietanze non sono meno nutrienti, e non vi parranno meno saporite. Poi parleremo finché vorrete.»

      LA LUCE ED IL CALORE FUTURO

      Il dottor Holker aveva detto la verità. Il brodo era squisitissimo, ma nessuna pietanza era di carne di bue, di maiale e di montone. Solo dei pesci: tutti gli altri piatti si componevano di vegetali, fra cui molti che erano assolutamente sconosciuti a Toby ed a Brandok.

      In compenso il vino era così eccellente che né l’uno né l’altro mai ne avevano gustato di simile.

      «Signor Holker,» disse Brandok, che mangiava con un appetito invidiabile, come se si fosse svegliato solo da dieci o dodici ore «siete vegetariano voi?»

      «Perché mi fate questa domanda?» chiese il lontano pronipote del dottore.

      «Ai nostri tempi si parlava molto di vegetarianismo, specialmente in Germania ed in Inghilterra. Si vede che quella cucina ha fatto dei progressi.»

      «Perché non trovate delle bistecche?»

      «Sì, e mi stupisce come i moderni americani abbiano rinunciato alle succose bistecche ed ai sanguinanti roast beef.»

      «Sono piatti diventati un po’ rari, oggi, mio caro, e pel semplice motivo che i buoi ed i montoni sono quasi scomparsi.»

      «Ah!»

      «Ve ne stupite?»

      «Molto.»

      «Mio caro signore, la popolazione del globo in questi cento anni è enormemente cresciuta, e non esistono più praterie per nutrire le grandi mandrie che esistevano ai vostri tempi. Tutti i terreni disponibili sono ora coltivati intensivamente per chiedere al suolo tutto quello che può dare. Se così non si fosse fatto, a quest’ora la popolazione del globo sarebbe alle prese colla fame. I grandi pascoli dell’Argentina e i nostri del Far-West non esistono più, ed i buoi ed i montoni a poco a poco sono quasi scomparsi, non rendendo le praterie in proporzione all’estensione. D’altronde non abbiamo più bisogno di carne al giorno d’oggi. I nostri chimici, in una semplice pillola dal peso di qualche grammo, fanno concentrare tutti gli elementi che prima si potevano ricavare da una buona libbra di ottimo bue.»

      «E l’agricoltura come va senza buoi?»

      «Anticaglie» disse Holker. «I nostri campagnoli non fanno uso che di macchine mosse dall’elettricità.»

      «Sicché non vi sono più neanche cavalli?»

      «A che cosa potrebbero servire? Ce ne sono ancora alcuni, conservati più per curiosità che per altro.»

      «E gli eserciti non ne fanno più uso?» chiese il dottor Toby. «Ai nostri tempi tutte le nazioni ne avevano dei reggimenti.»

      «E che cosa ne facevano?» chiese Holker, con aria ironica.

      «Se ne servivano nelle guerre.»

      «Eserciti! Cavalleria! Chi se ne ricorda ora?»

      «Non vi sono più eserciti?» chiesero ad una voce Toby e Brandok.

      «Da sessant’anni sono scomparsi, dopo che la guerra ha ucciso la guerra, l’ultima battaglia combattuta per mare e per terra fra le nazioni americane ed europee è stata terribile, spaventevole, ed è costata milioni di vite umane, senza vantaggio né per le une né per le altre potenze. Il massacro è stato tale da decidere le diverse nazioni del mondo ad abolire per sempre le guerre. E poi non sarebbero più possibili. Oggi noi possediamo degli esplosivi capaci di far saltare una città di qualche milione di abitanti; delle macchine che sollevano delle montagne; possiamo sprigionare, colla semplice pressione del dito, una scintilla elettrica trasmissibile a centinaia di miglia di distanza e far scoppiare qualsiasi deposito di polvere. Una guerra, al giorno d’oggi, segnerebbe la fine dell’umanità. La scienza ha vinto ormai su tutto e su tutti.»

      «Eppure quest’oggi, appena svegliato, mi fu comunicata dal vostro giornale una notizia che smentirebbe quello che avete detto ora, mio caro nipote» disse Toby.

      «Ah sì! La distruzione di Cadice da parte degli anarchici. Bazzecole! Ormai questi bricconi irrequieti saranno stati completamente distrutti dai pompieri di Malaga e di Alicante.»

      «Dai pompieri?»

      «Non abbiamo altre truppe al giorno d’oggi, e vi assicuro che sanno mantenere l’ordine in tutte le città e sedare qualunque tumulto. Mettono in batteria alcune pompe e rovesciano sui sediziosi torrenti d’acqua elettrizzata al massimo grado. Ogni goccia fulmina, e l’affare è sbrigato presto.»

      «Un mezzo un po’ brutale, signor Holker, e anche inumano.»

      «Se non si facesse così, le nazioni si vedrebbero costrette ad avere delle truppe per mantenere l’ordine. E del resto siamo in troppi in questo mondo, e se non troviamo il mezzo d’invadere qualche pianeta, non so come se la caveranno i nostri pronipoti fra altri cent’anni, a meno che non tornino, come i nostri antenati, all’antropofagia. La produzione della terra e dei mari non basterebbe a nutrire tutti, e questo è il grave problema che turba e preoccupa gli scienziati. Ah! se si potesse dar la scalata a Marte che ha invece una popolazione così scarsa e tante terre ancora incolte!»

      «Come lo sapete voi?» chiese Toby, facendo un gesto di stupore.

      «Dagli stessi martiani» rispose Holker.

      «Dagli abitanti di quel pianeta!» esclamò Brandok.

      «Ah, dimenticavo che ai vostri tempi non si era trovato ancora un mezzo per mettersi in relazione con quei bravi martiani.»

      «Scherzate?»

      «Ve lo dico sul serio, mio caro signor Brandok.»

      «Voi comunicate con loro?»

      «Ho anzi un carissimo amico lassù che mi dà spesso sue notizie.»

      «Come avete fatto a mettervi in relazione coi martiani?»

      «Ve lo dirò più tardi, quando avrete visitato la stazione elettrica di Brooklyn. Eh! Sono già quarant’anni che siamo in relazione coi martiani.»

      «È incredibile!» esclamò il dottor Toby. «Quali meravigliose scoperte avete fatto voi in questi cent’anni!»

      «Molte СКАЧАТЬ