Название: La Cattura
Автор: Sandra Carmel
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Зарубежные любовные романы
isbn: 9781802500585
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Come in quel momento, in cui avrebbe voluto assaporare le sue labbra tentatrici.
“Sì...” disse lei, senza guardare in alto, ma senza muoversi.
La speranza esplose nel cuore di lui, accelerando gli sporadici battiti.
Lo desidera anche lei?
“Eva...”
Il suo sguardo ammaliatore si riconnesse con quello di lui, quindi si spostò verso le sue labbra e, prima di potersi fermare, Richard la baciò.
Anziché allontanarlo, lei modellò la bocca su quella di lui, calda, morbida e accogliente.
Eva sospirò, il profumo del vino rosso del suo respiro lo fecero passare direttamente da brillo a ubriaco... Di lei.
Richard afferrò il viso di lei e approfondì il bacio, mentre le loro lingue si intrecciavano aumentando la passione fra loro..
Lei premette i palmi contro il suo petto e si appoggiò a lui, facendo scatenare i suoi ricettori del piacere.
Lui fece scorrere le mani lungo la schiena di lei fino ad arrivare al suo sontuoso di dietro.
Che cosa sto facendo?
I pensieri razionali bloccarono il suo desiderio e così riuscì a tirarsi indietro.
“Non avrei dovuto, ti chiedo scusa”, disse mentre l’erezione tradiva le sue parole.
Ce l’aveva così duro...
Eva afferrò le chiavi di casa, aprì la porta e si girò verso di lui con un sorriso timido.
“Non ce n’è bisogno”, disse mentre spariva all’interno della casa.
Un ampio sorriso si aprì sul suo volto.
Era piaciuto anche a lei.
Sì!
Ora doveva pensare al loro appuntamento.
Doveva decidere dove portarla, cosa fare e quando, con l’intenzione di mantenere la biancheria intima di entrambi addosso, a costo di indossare una cintura di castità.
Capitolo Quattro
Un appuntamento con il destino
Aveva fallito.
La pozione d’amore di Salvator aveva miseramente fallito.
Aveva baciato la sua fidanzata, ma dopo pochi secondi si era tirato indietro dalle sue labbra maledette.
“Non posso farlo”, disse apprestandosi a lasciare la sua abitazione, mentre si riprendeva dal cambiamento del suo tocco.
Il risultato era assolutamente affascinante dal punto di vista scientifico.
La sua pelle era passata dal formicolio dato dall’anticipazione del piacere alla repulsione in pochi attimi.
Il termine ‘repulsione’ poteva suonare un tantino estremo, ma gli era sembrato di baciare sua sorella, anziché la sua ragazza.
Sbagliato, sbagliato, sbagliato.
Non avrebbe più goduto delle labbra di lei sulle sue, dei seni che premevano contro il suo petto e i fianchi che strofinavano contro le sue pelvi facendolo eccitare.
Ogni grammo di passione e di tutto quello che il suo cuore definiva amore gli era stato strappato via, annientato, lasciandogli un romantico vuoto.
Sembrava che lei glieli avesse succhiati via completamente, come un vampiro che si nutriva di emozioni.
Lei afferrò il suo braccio, un calore pungente mordeva la sua carne.
Quando si voltò verso di lei, cercò di non indietreggiare.
“Che intendi dire?” chiese lei, cercando con le parole di aprire il suo cuore ormai chiuso.
Salvator arrancò lontano da lei tentando di ingoiare ciò che rimaneva della sua saliva senza sentirsi male.
Si sforzò di sorridere, ma l’espressione sul suo viso gli fece capire che lei riusciva a vedere la verità dietro la maschera che stava indossando.
Le cose erano diverse.
Le cose si erano mutate in un abisso fra di loro e lei non riusciva a capire il perché.
Anche se i suoi sentimenti erano completamente cambiati, sembrava che lei riuscisse comunque a leggergli dentro.
Anche di più, se possibile.
Dal fondo degli scalini davanti alla porta anteriore, lui guardava lei, ancora in piedi davanti all’ingresso.
“Mi dispiace,
devo annullare il matrimonio.
Non ha niente a che vedere con te,
è colpa mia... solo mia”.
Lei distolse lo sguardo mentre le sue labbra si aprivano e chiudevano mormorando parole inudibili e lacrime silenziose le scendevano sulle guance.
Una parte di lui era felice.
Grazie a questo esperimento, aveva permesso a entrambi di andare avanti e di incontrare la persona giusta..
Ho fatto la cosa giusta.
Non è vero?
La devastazione sul viso di lei gridava che non era così, ma forse lui stava confondendo la sua reazione con lo shock e il cordoglio.
L’avrebbe superata.
Doveva farlo.
Lui non avrebbe mai più potuto stare con lei.
Come poteva sposare una donna le cui carezze lo disgustavano?
Non poteva più neanche tenerle la mano adesso, figuriamoci condividere il suo letto.
Salvator entrò nella sua auto, la testa piena di sentimenti conflittuali, il suo viso sconvolto aveva marchiato a fuoco la sua mente.
Era valsa davvero la pena assumere il siero?
* * * *
Eva mise la mano sulla cornetta del telefono, come per chiedere telepaticamente a Richard di chiamarla.
Richard.
Il suo stomaco era pieno di farfalle e stava scatenando un tonfo nel suo cuore, tanto che dovette mettersi la mano sul petto.
Battiti forti e veloci le facevano tremare le costole.
Bum-bum-bum-bum-bum-bum.
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