Название: La Cattura
Автор: Sandra Carmel
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Зарубежные любовные романы
isbn: 9781802500585
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Il ricordo di quelle labbra fameliche sulle sue, la sua lingua tentatrice e le mani che le accarezzavano il fondoschiena invase la sua mente per la millesima volta.
Un piacevole calore le si diffuse fra le gambe e salì fino alle sue guance.
Si spostò sul sedile, alla ricerca di un punto freddo che l’aiutasse a spegnere il fuoco che ardeva nel suo nucleo centrale.
Eva non voleva che lui smettesse di baciarla la notte precedente e il suo corpo reagì con delusione quando lui lo fece.
Quindi forse gli avrebbe permesso di essere fortunato.
Ma non troppo... ancora.
Richard si voltò verso di lei dal lato del guidatore, con gli occhi verdi che brillavano nella luce fioca.
“Metterò la capote,
spero non ti dispiaccia,
ma fa un po’ troppo freddo per tenerla aperta”.
La vicinanza di lui fece schizzare il suo termostato interiore su cocente rendendole facile dimenticarsi del freddo che c’era all’esterno.
In effetti in quel momento una fresca brezza che le raffreddasse un po’ la temperatura corporea le avrebbe fatto comodo.
“Per non parlare il disastro che farebbe dei miei capelli”, scherzò, cercando di distrarre entrambi da quella fortissima tensione sessuale.
Lui ridacchiò.
“Esattamente.
Dunque, ho prenotato al Café Destino per cena.
È l’unico posto in città dove cuociono la bistecca come piace a me.
Per te va bene?”
“Di nessun tipo.
Adoro una buona bistecca”.
Qualcosa di rosso, raro e al sangue,
Quando arrivarono al ristorante, un cameriere li guidò verso un angolino intimo, accanto a una finestra che si affacciava sul mare color smeraldo.
Eva studiò il menù e quando sollevò gli occhi, lo sguardo di Richard era puntato su di lei.
“Scusa se continuo a fissarti, ma i tuoi occhi sono incredibili.
Quel blu-violetto è così straordinario, così insolito, così bello”.
“Oh... Ehm, grazie”.
Eva guardò in basso, con le guance che passavano da calde a bollenti.
Di nuovo.
“Quindi... Cosa ti piacerebbe assaggiare?” chiese lui, come se avesse sentito il suo bisogno di cambiare discorso.
Te.
Eva fissò così intensamente il menù che quasi poteva vedere del fumo spuntare fuori.
Ma le parole erano sfocate, a causa della sua mente invasa da immagini vietate ai minori di Richard e lei, nudi, impegnati in ogni tipo di posizione erotica.
Ma che diavolo...?
I suoi pensieri dovevano aver imboccato la strada dell’immoralità.
Per lei era normale fantasticare su un uomo, ma mai a livello ho-bisogno-di-un-bagno-freddo-che-mi-distragga-da-certe-sconcezze.
“Eva?”
Resistendo all’impulso di detergersi la fronte con il tovagliolo rispose:
“Oh, scusa.
Per un attimo mi sono persa nei miei pensieri”.
Pensieri osceni, per la verità.
“Qualcosa che desideri condividere?”
Le guance di lei andarono completamente a fuoco, come una fornace a pieno regime.
“No, non per il momento”.
Richard sorrise e lei avrebbe giurato che le leggesse nella mente.
“Che c’è di tanto speciale nelle bistecche qui?” chiese, tentando disperatamente di cambiare argomento.
“Beh, mi piace al sangue, al contrario della maggioranza che la preferisce ben cotta.
Gli chef qui riescono ad assecondare la mia richiesta.
Ho scoperto che in molti posti non lo fanno”.
“Non ci credo!
Sei la prima persona che incontro a cui piace la bistecca esattamente come piace a me. Normalmente la cucino a casa perché la maggior parte delle persone pensano sia insolito mangiarla al sangue”.
“So esattamente di cosa parli”.
Lo sguardo di lui indugiò nel suo mentre si leccava le labbra.
“Ok, ordiniamo.
Tutto questo parlare di carne al sangue mi ha fatto venire fame”.
Affamato in più di un senso, a quanto pareva.
Esattamente come me.
Richard attirò l’attenzione del cameriere e ordinò una bistecca al sangue con verdure al forno e un bicchiere di merlot per entrambi.
Il suo sguardo si fece indagatorio.
“Dimmi qualcosa in più su di te.
Hai una famiglia?”
“Sfortunatamente non c’è granché da dire”.
Sentendo gli occhi riempirsi di lacrime, abbassò lo sguardo verso il tavolo.
“Il giorno del mio settimo compleanno ho ricevuto un baule con alcuni oggetti e una lettera da mio padre, ma questo è tutto.
Non ho idea di dove sia, o se sia ancora vivo.
Ho speso tutti i miei risparmi per ingaggiare quasi ogni investigatore privato della città per trovarlo... Ma niente”.
Si tappò la bocca con la mano.
Merda.
Non aveva mai raccontato a nessuno questa storia, ma con Richard, praticamente uno sconosciuto, le parole le erano fuoriuscite come un’emorragia.
“Ti senti bene?”
Lui si avvicinò, le prese la mano e con un movimento dolce la tolse dalle sue labbra.
Non riuscendo a parlare, lei annuì, pronta a esplodere in lacrime.
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