Название: Fiore di leggende
Автор: Anonymous
Издательство: Bookwire
Жанр: Языкознание
isbn: 4064066072971
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5
E sí gli disse:—Amico valoroso, in queste cose ponci providenza. Questo mantello è tanto grazioso; di questi usatti sappi la credenza.— E Liombruno a lor ebbe risposto: —Acciò che possa dar giusta sentenza, la virtú del mantel voi mi direte e degli usatti, poi che lo sapete.—
6
Un di lor due, ch'era il piú saputo, a Liombruno sí prese a parlare, e sí gli disse:—Tu sei proveduto: chi lo mantello adosso avrá a portare da uom del mondo non sará veduto; di questi usatti ti voglio contare: e chi gli ha in piè, cammina come il vento, perché son fatti per incantamento.
7
Liombrun disse:—Giá nol crederia,
se primamente non gli ho a provare.—
Il piú antico sí gli rispondia:
—Or te gli metti, e sí comincia andare,
alquanti passi fa' per questa via.—
Ei se gli messe senza dimorare.
Da poi che fu calzato Liombruno,
ei del mantello domandava ad uno.
8
—Sed egli è ver quel che voi detto avete,
un gran tesoro vale, in fede mia.—
Ed il piú antico disse:—Or vel mettete,
voi vederete s'ella cosí sia.—
Ed ei sel misse e disse:—Or mi vedete?—
—Non ti vediamo—il malandrin dicía.
Prese di quei fiorini a suo piacere,
di niuna parte lo potean vedere.
9
E Liombruno non tardò niente, el mantello e gli usatti n'ha portati. Ciascun de' malandrin restò dolente: sopra el piú antico si fûrno crucciati, dicendo:—Gli è tuo amico o tuo parente, che per tal modo via ne l'hai cacciato.— Il piú antico disse:—Nol conosco, nol viddi mai, se non in questo bosco.—
10
E non gli valse scusa ch'e' facía, che pur al tutto non volson udire, dicendo:—Pur tu l'hai mandato via, per ritrovarlo poi al tuo desire!— Forte infiammato, ciascuno venía, con le spade il cominciono a ferire, in cotal modo che costui moríe suso quel prato e sua vita finíe.
11
E, fatto questo, si furon voltati suso la pietra, ov'erano i danari, e, vedendo com'erano scemati, tutti a due se n'ebbono a crucciare, dicendo l'uno a l'altro:—Gli hai rubati!— e con le spade comincionsi a dare. Li colpi furon valorosi e forti ché in quel prato ambidue restaron morti.
12
E Liombruno udiva il gran rumore, voltossi indietro e stavasi a vedere, e vidde i crudi colpi di valore che ciaschedun si dá di mal volere; indietro ritornò, senza timore, e prese quei fiorini a suo piacere, ch'eran piú di tremila settecento, poi camminava piú che non fa il vento.
13
E Liombruno tanto camminòe, che presso a un'osteria ne fu arrivato e dentro quella prestamente entròe; tre mercatanti v'ebbe ritrovato, e messer Liombrun gli salutòe. Ed il saluto a quello han raddoppiato; per lo saluto fece Liombruno, in piedi fu levato ciascheduno.
14
Vedendo Liombruno i mercatanti che ciaschedun gli facea grand'onore, a lor parlava con dolci sembianti: —Sedete giuso, o caro mio signore!— E Liombruno disse a l'oste:—Avanti, reca del vino e togli del migliore, a questi mercatanti date bere, chè voglio star con lor di buon volere.—
15
E, cosí stando, il vino fu recato. Poiché ebbono bevuto lí davanti, Liombruno allora si ebbe parlato, ed a lor disse:—O degni mercatanti, voi che cercate il mondo in ogni lato, li regni e li paesi tutti quanti, deh, ditemi la terra oltramarina, ov'è signora madonna Aquilina!—
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Niun di lor non gliel seppe insegnare e ciascun gli rispose assai cortese: —Mai a mia vita l'udi' menzionare, in veritade, mai cotal paese.— Disse il piú antico:—Tu potresti andare, molt'anni e molti, piú che qualche mese, non troveresti sí fatto argomento, non tel potria insegnar se non il vento.—
17
Liombrun disse:—V'è nissun che sapesse come il vento io potesse ritrovare?— Ed il piú antico par che rispondesse: —Se su quel monte tu potessi andare ed aspettassi vento che traesse, che da un romito vengono albergare piú di sessanta venti di certano; quando vi sono, ognun par corpo umano.
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Ma dell'andar non ti metter in prova, che non fu giamai uomo alcuno nato; sol un romito, e questo si ritrova, perché da' venti si vi vien portato, ed ogni capo d'anno si rinnova, siccome l'alto Dio ne gli ha ordinato; e cosí viene portato dal vento, siccome a Dio Signor è in piacimento.
19
Questa montagna è di sí grande altura, cosí pendente da montar là suso, ma, se nessun vi monta per sciagura, mezzo miglia non va, che cade in giuso, morto si trova giú, in quella pianura. Però d'andarvi nessun mai fu uso. Deh, non andar, se tu non vuoi morire!—Disse Liombruno:—E' mi convien pur gire.—
20
Ancor non era il sole tramontato, e da costor Liombruno si partía. Il mercatante sí gli ebbe insegnato della montagna il cammino e la via, e Liombruno l'ebbe ringraziato. Di lí si parte, il mantel si mettía e que' stivali pigliò a tal partito, che innanzi sera giunse dal romito.
21
Per la virtú che avean quegli usatti, allegramente Liombrun camminava, alla montagna giunse a tali patti, senza paura suso alto mirava. Arrivato alla cella, batti, batti! e quel romito si maravigliava, e 'l segno della croce si facea, lo sportell'apre e nessun si vedea.
22
E quel romito gran paura avía, credendosi che fusse il diavol fello. E Liombruno indietro si traía, tosto di dosso si cavò il mantello, chiamando Cristo con Santa Maria, e si fece davanti allo sportello. E quel romito forte si assicura, chiamar sentendo la Vergine pura.
23
Ancor non era il sol bene al tramonto, che Liombruno è al romito arrivato, secondo che l'istoria ne fa conto. Quel romito sí l'ebbe domandato, e disse:—Amico, a che se' tu qua gionto? Or da qual parte se' quassú montato? Uomo non fu giamai che ci arrivasse salvo se 'l vento non ce lo portasse.—
24
E Liombruno sí gli respondía, e disse a quel romito con desio: —Mi СКАЧАТЬ