Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de' più celebri artisti, vol. 1. Bertini Giuseppe
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de' più celebri artisti, vol. 1 - Bertini Giuseppe страница 8

Название: Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de' più celebri artisti, vol. 1

Автор: Bertini Giuseppe

Издательство: Public Domain

Жанр: Зарубежная классика

Серия:

isbn: http://www.gutenberg.org/ebooks/40817

isbn:

СКАЧАТЬ pel desiderio ch'egli ha avuto di far bene.

      A

      Aarone (Pietro) nacque in Firenze verso la fine del quindicesimo secolo, e fu religioso dell'ordine dei Portacroce di Firenze, e canonico di Rimini. Si applicò alla teoria musicale, e scrisse più opere in italiano, e latino, che fanno conoscere con molta esattezza lo stato di questa teoria all'epoca in cui vennero pubblicate: fra queste sono da rimarcarsi, I. quella che ha per titolo: De institutione harmonica, libri tres, Bonon. 1516, in 4º. II. Il Toscanello della musica, lib. tre, Vinegia 1525, 1529, 1539, in fol. In quest'opera si osserva un'idea, quale è anche reperibile in alcune delle opere de' suoi predecessori scrittori in musica, e che ha rapporto allo stato dell'autore, ed al cattivo gusto del suo secolo; essa consiste in presentare i principj della musica su delle tavole simili a quelle della legge, referendo tutte le regole musicali a' dieci precetti principali in onore dei 10 comandamenti di Dio, ed a sei altri precetti secondarj, che richiamano col loro numero l'idea de' 6 comandamenti della Chiesa. III. Trattato della natura, e cognizione di tutti gli tuoni di canto fermo e figurato, Vinegia 1525, in fol. IV. Lucidario di musica di alcune opinioni antiche e moderne, Vin. 1545, in 4º. Quest'opera è dotta, avvengachè vi siano de' sbaglj. V. Compendiolo di molti dubbj, o sentenze intorno al canto, Milano 1547, in 4º. Egli scrisse eziandio altre opere contro Franchino Gaffurio assai curiose per lo stato dell'arte in Italia al sedicesimo secolo, i titoli e le date delle quali trovansi nelle biblioteche di Haym e di Fontanini.

      Abdulcadir, figliuolo di Gaibus di Magara. Vi ha di costui un manoscritto in lingua persiana con questo titolo: Præcepta compositionis musicæ et metri, cum fig. eo spectantibus. V. il catalogo di Leyde n. 1061.

      Abel (Carlo Federico) figlio di un cel. sonatore di violoncello e minor fratello di Leopoldo Augusto. Abel maestro de' concerti del duca di Schwerin, nacque a Cœthen verso il 1724. Egli fu direttore della cappella della regina d'Inghilterra, coll'annuo stipendio di mille scudi; ed in questa qualità dirigeva al piano-forte i concerti che facevansi in corte. Era stato da prima membro della cappella reale di Dresda: una contesa insorta tra lui e Hasse, primo maestro di cappella di quella corte, fu motivo di fargliela lasciare nel 1760, e si rese a Londra, ove dimorò senza interruzione sino al 1783. La brama di riveder suo fratello e la patria il fè ritornare a quest'epoca in Germania. Nel corso di tal viaggio fu, che malgrado l'età sua avanzata, diede egli in Berlino e a Ludwigslust le più luminose prove de' suoi talenti. Una forte espressione, una maniera di sonare chiara dolce ed armoniosa, gli trassero l'ammirazion generale. Il re Federico Guglielmo, principe reale allora, dinanzi al quale fecesi sentire, gli diè in regalo una tabacchiera assai ricca e duecento pezzi d'oro. Di ritorno a Londra, quivi morì il dì 22 di giugno dell'anno 1787 dopo un sonno di tre giorni, senza che risentito avesse il menomo dolore. Le composizioni di Abel si distinguono mercè una nitida cantilena, e un'armonia dolce, avvengachè corretta e ben piena. Trovasi il catalogo di 27 opere ch'egli ha pubblicate dal 1760, sino al 1784, sì a Londra, che a Berlino, a Amsterdam e a Parigi, nel primo volume della Biblioteca del barone d'Eschentruth, esse consistono in overture, quartetti e trio per violini e flauto: vi si trovano ancora alcuni concerti in trio per il forte-piano assai pregiati dagli intendenti.

      Abicht (Giov. Giorgio) teologo protestante, morto in Vittemberga li 5 di giugno 1749, diè al pubblico molte importanti opere, nelle quali ha proccurato di spiegare il canto e le note degl'Israeliti, per mezzo de' loro accenti. Le sue opere sono: I. Accentus Hebraici ex antiquissimo usu lectorio vel musico explicati, Lipsiæ 1715, in 8º. II. Dissertat. de Hebræorum accentuum genuino officio, nella prefazione di Frankio diacrit. sacr. 1710, in 4. III. Vindiciæ usus accentuum musici et oratorii, Joh. Frankio oppositæ, 1713, in 4º. Excerpta de lapsu murorum hierichuntinorum per tubarum sonitum. Quest'ultima opera si trova presso Ugolino Thes. ant. sacr., tom. 52, p. 837.

      Abos, maestro nel Conservatorio della Pietà in Napoli verso il 1760, compose più opere sì per teatro che per chiesa, che danno a conoscere il suo talento.

      Abunars-Muhammed, Arabo figliuolo di Farab, lasciò un trattato di Musica teorica e pratica, vocale ed instrumentale. V. il catal. di Leyde, n. 106.

      Adamo di Fulda monaco della Franconia, ridusse in compendio nel 1490, un trattato di musica, che conservavasi manoscritto nella biblioteca di Strasburgo. M. Gerbert l'ha inserito nella sua collezione: Scriptores ecclesiastici potissimum de musicâ sacrâ 1784.

      Adam (Luigi), nato circa all'anno 1760 a Miettersholtz nel Basso-Reno, prese alcuni mesi di lezione di piano-forte da un buon organista di Strasburgo, per nome Hepp, morto verso il 1800: ma egli dee principalmente la scienza e 'l talento, che lo han posto al primo rango tra' virtuosi e professori del suo istromento, allo studio che da se solo ha fatto, degli scritti di Emm. Bach, delle opere di Hendel, di Scarlatti, di Bach, di Schobert, e de' più recenti Mozart e Clementi: egli non dee ancora che a se stesso la scienza della composizione, appresa avendola negli scritti di Mattheson, di Fux, di Marpurg, e d'altri didattici tedeschi. All'età di 17 anni giunto a Parigi, per professarvi la musica vi si diè a conoscere da principio per due grandi sinfonie per arpa, e piano-forte con violini eseguite al concerto spirituale, che furon le prime che sentite si fossero in quel genere. Diessi quindi all'istruzione de' giovani e alla composizione. Nel 1797 fu nominato professore nel Conservatorio, ove egli ha formati degli illustri allievi, tra' quali i più rinomati sono Kalkbrenner, Chaulieu, Merland, Arrigo le Moine, e le damigelle Benk, Gasse, e d'Alen, che hanno successivamente riportati i premj di primo rango del Conservatorio. Le opere di Mr. Adam sono: un Metodo per ben usare delle dita sul piano-forte; un Metodo per ben suonare quest'istromento adottato dal conservatorio, ed in tutte le scuole di musica della Francia; undici opere di sonate per forte-piano, e più sonate a parte; più variazioni di alcune arie, in particolare quella del re Dagoberto; dei quartetti di Haydn e di Pleyel, disposti per il piano; una raccolta di romanzi; l'intera collezione delle delizie di Euterpe; ed il Giornale di canzonette italiane delle damigelle Erard.

      Adam (D. Vincenzo) musico in Madrid, ove pubblicò nel 1786: Documentos para instruction de Musicos y afficionados, cioè Ammaestramenti per i musici e i Dilettanti, in fol. I primi quattro fogli sono in istampa per il testo, e diciannove di rami per le note: egli dà delle regole per comporre. V. Litteratur Zeitung del 1788, n. 283.

      Adami (Ernesto-Daniele) maestro e quindi pastore a Pommeswitz nell'alta Silesia, nato a Idung nella Gran-Polonia, il 19 novembre 1716; fu da prima correttore di musica a Landshut e nel 1750 pubblicò a Liegniz un'opera col titolo di Riflessioni sul triplice eco esistente all'ingresso del bosco di Aderbach nel regno di Boemia, in lingua tedesca un vol. in 4º. Abbiamo ancora di lui Dissertazioni su le sublimi bellezze del canto nei cantici della liturgia, Lipsia 1755, in 8º, presentate da lui alla Società di Musica di Mizler, allorchè vi fu ricevuto.

      Addison (Giuseppe) nato nel 1671 a Litchfield, morto in Londra nel 1719, dopo essersi dimesso della carica di secretario di stato da lui esercitata per più anni, è l'autore della prima opera in musica inglese propriamente detta. Questa fu la Rosemonda posta in note da Clayton sul gusto italiano nel 1701, la cui musica fu male accolta, piacendo più allora la francese a quella nazione. Nel 1730, il dottor Arne fecene una nuova, ed ebbe gran successo. Addison, nello Spettatore inglese, parla alle volte dello stato, in cui trovavasi allora la musica in Inghilterra; ma quel ch'egli dice intorno a questa materia dà a divedere abbastanza che ne era affatto digiuno.

      Adelpold, dotto uomo della Frieslanda, morto il primo di dicembre del 1027. Tra le altre sue opere havvi un manoscritto de musica, inserita nella collezione del principe-abbate Gerbert.

      Adlung (Giacomo), dell'accademia delle scienze di Erfurt, professore del ginnasio ed organista nella chiesa luterana, nato nel 1699 a Bindersleben, dovette, secondo che egli stesso confessa, tutto quello che divenne come artista, alle cure di Cristiano Reichard, organista allora ad Erfurt, che, nel 1721, lo accolse in sua casa, mentre non era ancora che studente. Nello studio dei libri, che gli accomodarono Reichard, e Walther di Weimar, СКАЧАТЬ