La guerra del Vespro Siciliano vol. 2. Amari Michele
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Название: La guerra del Vespro Siciliano vol. 2

Автор: Amari Michele

Издательство: Public Domain

Жанр: Зарубежная классика

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isbn: http://www.gutenberg.org/ebooks/47114

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СКАЧАТЬ il prezzo del tradimento di Loria; ma non par dubbio ch’egli esercitasse in Sicilia, tra dritto e abuso, la più parte di questa autorità e di questi smisurati guadagni che gli si prometteano sotto le bandiere d’Aragona.

129

Bolla di Bonifazio, in Raynald, Ann. ecc., 1295, §. 37.

130

Breve di Bonifazio, ibid., 1296, §§. 8 e 9.

Du Cange, Hist. de l’Empire de Constantinople, ed. 1657, pag. 204, attribuisce il rifiuto ai consigli di Filippo il Bello.

131

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 22.

L’Anon. chron. sic., cap. 68, porta i nomi di Ugone Talach e Giovanni di Caltagirone, confondendoli con quei della legazione del 1293.

132

Manifesto di Federigo, nell’Anon. chron. sic., cap. 54.

Vi si legge espresso fatta quella promessa da Federigo a’ Siciliani in parlamento a Milazzo. Probabilmente fu lo stesso parlamento quello che deputò gli ambasciadori a Giacomo, ancorchè Speciale non dica il luogo dell’adunanza.

133

Montaner, cap. 182, il quale, per onor di Giacomo, non fa punto parola dell’ambasceria de’ Siciliani.

134

Jerem. Threni, cap. I, v. 12.

135

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 22.

Anon. chron. sic., cap. 52 e 54, il quale porta un diploma, che si legge anco in Lünig, Cod. Ital. dipl., tom. II, Napoli e Sicilia, 64.

Geste de’ conti di Barcellona, cap. 29.

136

Diploma citato. Altro del 30 ottobre 1295, in Testa, Vita di Federigo II di Sicilia, docum. 5.

Veggasi anche il Montaner, cap. 182.

137

Diploma del 12 dicembre 1295, nell’Anonymi chron. sic. e Lünig, loc. cit.

138

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 23.

139

Montaner, cap. 184.

140

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 22, 25.

Del ritorno de’ Catalani alla lor patria, fa menzione il Montaner, cap. 184; e a cap. 185, delle supposte ragioni di Federigo.

141

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 23.

142

Tien quell’errore il Montaner, cap. 185, e riferisce gli altri motivi per cui Federigo si chiamò terzo, i quali non meritano che se ne faccia parola.

143

Raynald, Ann. ecc., 1296, §§. 7, 8, 9 e 10.

144

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 24.

Bolla di Bonifazio VIII, data il dì dell’Ascensione, anno 2, in Lünig, Cod. Ital. dip., Sic. e Nap., num. 65.

145

Nic. Speciale, lib 3, cap. 1.

Anon. chron, sic., cap. 54.

Montaner, cap. 185.

Dall’Anonimo pare che Giovanni di Procida fosse stato confermato nell’uficio di gran cancelliere. Ma in due diplomi del 3 aprile e 15 maggio 1296, pubblicati dal Testa., Vita di Federigo II, docum. 8 e 15, è segnato Corrado Lancia gran cancelliere. Il nome di lui si trova similmente in un altro diploma di concessione feudale a Federigo Talach, dato il 12 dicembre 1296, ne’ Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q, q. G. 1, fog. 187. Ed è più naturale che Federigo avesse dato quell’uficio a un suo fidatissimo partigiano, che al Procida, il quale gli si era scoperto contrario.

146

Docum. XLIV.

147

Capitoli del regno di Sicilia, costituzioni di Federigo II, lib. 1, dal cap. 1 al 6. Per la parola ferracano, veggasi il cap. III del presente lavoro.

148

Per le difense e l’asportazion delle armi, cap. 9. Per le inquisizioni giudiziali, cap. 10. Eccezione per la falsità de’ pesi e misure, cap. 11. Esazioni sui carcerati, cap. 12. Malleverie nei giudizi criminali, cap. 13. Divieto delle esazioni negli stessi giudizi, cap. 14. Simili pei notai o piuttosto officiali dell’erario, cap. 15. Perdita dell’uficio ai magistrati che prolungasser le cause oltre due mesi, cap. 18. Divieto a diroccar le case, o guastare i poderi per misfatti dei proprietari, cap. 25.

149

Cap. 7 ed 8.

150

Cap. 17. Il cap. 16 è anche statuto di polizia, permettendo ai conti, baroni e militi di portar la spada e il pugnale. Il 19 disobbliga i cittadini d’accompagnare i carcerati.

151

L’antico fiume Gela o Imera.

152

Cap. 20.

153

Cap. 24, 22, 21. Il cap. 23 è regolamento per le greggi transitanti. Il 26 di pena d’infamia, privazione d’uficio, e ristorazione de’ danni al doppio, contro i magistrati e officiali trasgressori di questi capitoli.

154

Cap. 31, 32.

155

Gap. 27, 28, 29, 30, 33. Il cap. 34 rimette ai famigliar! e cortigiani del re il dritto del suggello delle concessioni, che per avventura ricevessero dalla corte.

Il di Gregorio, Considerazioni sulla Istoria di Sicilia, lib. 4, cap. 4, suppone che l’alienazione de’ feudi fosse veleno dato al baronaggio in una coppa inzuccherata. Questa sarebbe in vero una lode di altissimo intendimento a’ nostri legislatori di quel tempo; ma è da considerare, che per lo meno non fu felice il trovato. Le condizioni del commercio e delle altre industrie appo noi in quel tempo, non eran tali che dal detto statuto potesse nascere una divisione di proprietà, e indebolimento della casta de’ baroni. Infatti i peggiori abusi di feudalità che ricordin le nostre istorie, seguirono dopo tal legge, nel secolo xiv.

156

Diploma del 3 aprile 1296, pubblicato dal Testa, Vita di Federigo II di Sicilia, docum. 8.

Non ho fatto parola della descrizione generale dei feudi, che sembrerebbe compiuta da Federigo in questo tempo, se fosse vera la data del diploma che pubblicò il di Gregorio, Bibl. aragonese, tom. II, pag. 464 e seg. La data è del 1296, ma si dee senza dubbio portare oltre il 1303, leggendovisi il nome della regina Eleonora, la quale sposò Federigo II di Sicilia appunto in quell’anno.

157

Nlc. Speciale, lib. 3, cap. 2.

158

Diploma dato di Messina il 15 maggio 1296, pubblicato dal de Vio, Privilegi di Palermo, fog. 35, e dal Testa, Vita di Federigo II, docum. 15.

159

Nic. Speciale, lib. 3, cap. 3 e 4.

Anon. chron. sic., cap. 55.

160

Nic. Speciale, lib. 5, cap. 5.

161

Nic. Speciale, lib. 3, cap. 6.

Tali accordi, fatti da capitani di castella quando credeano che il lor signore non poteali aiutare, non furon molto rari in questa guerra. La forma di essi e le condizioni, che a un di presso doveano esser le medesime, si veggono nel diploma di Carlo II, dato il 7 marzo duodecima Ind. (1299), docum. XXVI.

162

Fu costui il capitan generale di Carlo II, come si scorge da molti diplomi del r. archivio di Napoli, nel 1291–1293.

Veggasi ancora Elenco delle pergamene del r archivio di Napoli, tom. II, pag. 82, 91, 99, 131. Poi gli fu surrogato Guglielmo Estendard, per diploma del 30 aprile 1295, ibid., pag. 156. Nel 1299 fu rifatto capitan generale ad guerram in Calabria, Val di Crati e Terra Giordana, diploma del 29 giugno duodecima Ind., nel r. archivio sud. reg. seg. 1299, A, fog. 117.

163

Nic. Speciale, lib. 3, cap. 7.

164

Nic. Speciale, lib. 3, cap. 8, 9.

165

Nic. Spedale, lib. 3, cap. 9, 10, 11.

166

Nic. Speciale, lib. 3, cap. 15 e 16.

167

Anon. chron. sic., cap. 55.

168

Raynald, Ann. ecc., 1297, §§. 19 a 24, porta questa bolla dell’anno precedente.

Gio. Villani, lib. 8, cap. 18.

169

Raynald, 1296, §. 11, breve del 5 febbraio.

170

Bolla, In Lünig, Cod. Ital. dipl. Nap. e Sicilia, num. 65; e presso Raynald, 1296, §§. 13, 14, 15.

Le pratiche di Federigo coi Colonnesi, sono rinfacciate da Bonifazio nel manifesto contro questa famiglia, in Raynald, 1297, §§. 27 e 28.

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