Frammenti Di Cuore. Alyssa Rabil
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Название: Frammenti Di Cuore

Автор: Alyssa Rabil

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современные любовные романы

Серия:

isbn: 9781802500424

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СКАЧАТЬ “Stai dondolando avanti e indietro.”

      Non si era reso conto di farlo.

      “Mi sa che quel movimento sta solo aumentando il senso di nausea che provi.”

      Aaron smise di dondolare. Ora che non si muoveva più, riusciva a sentire quanto tremassero le sue mani. “Scusa,” mormorò.

      “Non hai nulla di cui scusarti,” lo tranquillizzò Silas. “Vorrei sentire la tua frequenza cardiaca. Posso toccarti il polso?”

      Aaron non rispose, si limitò a tendere un braccio. “È accelerata,” sussurrò. “Lo sento anche da solo.”

      Silas non era come gli altri. Certo che non lo era: aveva letteralmente buttato giù una porta a calci ed era accorso, pistola in mano, in aiuto di Aaron. Silas era buono.

      “Ho un'idea,” disse Silas.

      “Quale?”

      “Penso che dovresti sederti di fronte a me con una mano sul mio cuore.”

      Aaron spalancò gli occhi e si voltò per guardarlo. Era in piena modalità dottore. Lo stava osservando attentamente, con la testa piegata di lato.

      “A cosa servirà?” domandò Aaron.

      “È un esercizio di respirazione,” gli spiegò. “Ti aiuterà a far sincronizzare il tuo respiro col mio. Conterò anche a voce alta.”

      “Sembra una di quelle stronzate dei corsi di meditazione,” borbottò Aaron. Tuttavia, si allontanò lentamente dal water e si sedette a gambe incrociate sul pavimento del bagno, davanti a Silas.

      “Metti la mano qui,” disse l'uomo. Toccò un punto in alto sul lato sinistro del proprio petto.

      Aaron si avvicinò un po' e alzò una mano tremante. Fece un mezzo singhiozzo quando tentò di prendere aria, poi allargò le dita sul petto di Silas.

      Silas sorrise. “Bene. Ora, inspira. Uno, due, tre, quattro, cinque. Espira. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette.”

      Aaron sentì il petto di Aaron sollevarsi e poi abbassarsi sotto le proprie dita. Aveva la mano lucida, e si rese conto che aveva ancora la saliva che gli copriva un lato del viso. Cercò di pulirla con la mano libera.

      “Inspira. Uno, due, tre, quattro, cinque.” Silas gli porse un asciugamano pulito che aveva appoggiato al proprio fianco. Silas era sempre preparato. Forse era il dottore in lui. O forse era la conseguenza di un altro segreto.

      Aaron seguì il respiro di Silas finché il singhiozzo si calmò e il braccio smise di tremare. Da qualche parte in quello strano tentativo di farlo calmare, la sua mano si era stretta a pugno e ora stringeva il davanti della camicia di Silas. Allentò le dita e la lasciò andare. “Scusa,” mormorò di nuovo.

      “Le prime notti sono le peggiori,” disse Silas. “Ma ti assicuro che poi va meglio.”

      Aaron si passò una mano sul viso. Si sentiva di nuovo appiccicoso e il suo alito era terribile. Non riusciva neanche a prendersi cura di se stesso. Non meritava che qualcuno come Silas si occupasse di lui.

      Silas tirò lo sciacquone e chiuse il coperchio. “Vuoi guardare un film?” propose. “Il divano si trasforma in un letto e ho tutti i film di Jurassic Park in DVD.” Fece una pausa. “Devo essere onesto. È molto difficile resistere alla tentazione di obbligarti a riposare e infilarti una flebo nel braccio per assicurarmi che tu sia reidratato.”

      “Preferisco di gran lunga guardare Jurassic Park,” disse Aaron.

      “Posso almeno convincerti a sdraiarti nel caso in cui ti venga sonno?”

      Aaron emise una specie di risata. “Sì.”

      “E posso convincerti anche a vedere se riesci a tenere un po' di pane tostato e un bicchiere d'acqua nello stomaco?”

      Aaron sospirò. “Silas, dovrei andare a casa. È tardi. Papà e Daniel probabilmente stanno dormendo. Rimarrai sveglio tutta la notte se resto qui.”

      “Non ho niente di meglio da fare,” rispose Silas. “Se te ne vai, starò comunque sveglio tutta la notte a preoccuparmi per te, e non posso garantirti che non ti seguirò a casa per tenerti d'occhio.”

      “Questa cosa è folle.”

      “Ne sono consapevole.”

      Aaron scosse la testa. “Dove lo tieni il DVD di Jurassic Park?”

      * * * *

      Silas praticamente costruì una sorta di barricata con i cuscini per dividere in due parti il divano letto. Si preoccupò che Aaron fosse più comodo possibile, gli sentì di nuovo il polso, rifletté a voce alta se fosse il caso di fargli prendere un altro Xanax e infine gli portò due fette di pane tostato e un bicchiere di acqua fresca.

      Aaron passò la mano su uno spazio vuoto vicino alla muraglia mentre Silas gli consegnava il cibo.

      “Non sono del tutto sicuro che sia una buona idea stendermi con te,” disse Silas.

      Aaron si morse un labbro e ritirò la mano, perché, beh, a cosa diavolo stava pensando? Non era il caso di immaginarsi rannicchiato su un divano insieme a un uomo. L'ultima volta che Silas aveva tentato di consolarlo, Aaron aveva vomitato. Per non parlare del fatto che era sporco e imbrattato in un modo che non avrebbe mai potuto lavare. E per di più Silas era stato costretto a prendersi cura di lui per tutta la cazzo di serata. Il minimo che Aaron poteva fare era riuscire a stare seduto con lui sul suo divano.

      Aaron diede un morso al toast e fece una smorfia. “È cartone ricoperto di olio per motori?”

      “È pane integrale con un sostituto del burro,” rispose con noncuranza Silas. Sparì per qualche secondo e poi tornò con due tazze di tè. “Devi bere tanta acqua, ma ho pensato che avresti apprezzato qualcosa di caldo nello stomaco.”

      Dopodiché, afferrò il telecomando e accese la televisione. Lanciò un'occhiata al divano, poi si avvicinò con cautela e strisciò dietro ai cuscini per prendere posto accanto ad Aaron.

      Nel momento in cui percepì il calore di un altro corpo, il cuore di Aaron sobbalzò e tutto il suo corpo venne percorso da un brivido. Il suo cervello decise di reagire facendogli serrare le braccia sul petto, ma al tempo stesso si avvicinò un po' a Silas.

      Silas non nascose in nessun modo il fatto che adesso lo stava studiando. Dopo diversi minuti passati a fissarsi, Silas sollevò il braccio e lo lasciò ricadere sullo schienale del divano, proprio dietro le spalle di Aaron.

      Aaron guardò in basso e decise che, tra tutte le emozioni che in quel momento gridavano per far emergere la propria voce, la speranza era quella che stava avendo il sopravvento.

      Silas premette il tasto play e il film cominciò.

      Quando il T-Rex distrusse il recinto e ottenne la libertà, i cuscini erano stati spostati e Aaron e Silas erano ormai seduti spalla a spalla, col braccio di quest'ultimo avvolto saldamente attorno ad Aaron.

      Quando, invece, il piccolo dinosauro velenoso uccise uno dei personaggi sul sedile anteriore СКАЧАТЬ