Название: Incantesimo Di Mezza Estate
Автор: Kristen Strassel
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современная зарубежная литература
isbn: 9788835426929
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«Perché Nora avrebbe dovuto desiderare di nuocerci?» chiese Tanner. «L’incantesimo d’amore è stato un errore...»
«È quello che sostiene lei» tuonò Rafe.
«Ha funzionato» disse Tyson con voce tagliente.
«Per te» gli ricordai. Per quanto lo riguardava, era tutto fantastico. Aveva una bellissima compagna nel suo letto, la piena capacità di mutare e aveva incenerito il cattivo di turno. Ma quelle cose lo avevano reso cieco al fatto che avevamo lasciato che il nemico dormisse sotto la protezione della nostra montagna. Come avevo detto a Monique, non commettevamo mai lo stesso errore due volte.
Monique. Quella che non credeva nella magia della sua famiglia. Stava cercando di dirmi qualcosa? O era troppo radicata in quello che considerava il mondo reale per pensare che una guerra potesse sbocciare per le cattive intenzioni dei suoi stessi parenti?
Io avevo sempre desiderato ciò che non potevo avere. Ma in quel momento era possibile che avessi bisogno di Monique. Lei sarebbe stata in grado di ottenere da Nora le risposte che la vecchia incantatrice non avrebbe mai dato al tuono. Sapeva come cercare gli indizi, ciò che gli altri trascuravano, per ottenere vere risposte.
«Stai formulando un’accusa piuttosto seria, Chance» disse Tanner, chiudendo il libro. «Sostieni che Nora abbia cospirato con un drago ribelle per mettere in ginocchio il nostro tuono.»
«Fino a quando tutti noi non saremo di nuovo in grado di mutare, dobbiamo considerare ogni opzione. Compresa la possibilità che Jerry non lavorasse da solo. Potrebbero esserci altri draghi nascosti nella valle.»
«Per l’amor di Dio.» Tyson mi lanciò un’occhiataccia. «Se ci fossero, nemmeno loro sarebbero in grado di mutare. Credi che Nora li abbia maledetti tutti?»
«Adesso sei disposto a considerare che fosse una maledizione?» Jax si appoggiò allo schienale della sedia, soddisfatto dal caos che si dispiegava davanti a lui. Aveva sempre voglia di litigare. «Le incantatrici non dovrebbero danneggiare intenzionalmente gli altri. Se Nora lo ha fatto, allora, cosa cazzo è? E noi chi abbiamo accolto in questo tuono?»
Nessuno di noi era disposto a considerare che ciò che desideravamo così tanto avrebbe potuto distruggerci. Che accettare delle compagne avrebbe potuto fare a pezzi il tuono.
«Qual è il nostro piano?» chiese Tyson.
«Sei tu a comandare» gli ricordai. Sarebbe stato facile prendere il controllo. Ma non avrei mancato di rispetto a mio fratello. Ma sfidarlo? Faceva bene ad aspettarselo, cazzo. «Siamo ai tuoi ordini.»
«Nora sta ancora insegnando a Sophie a diventare un’incantatrice. Le piace parlarne, potrei vedermi con Tanner e confrontare le informazioni che abbiamo.» Tyson si passò una mano tra i lunghi capelli scuri e sospirò. «Mi sembra di tradirla.»
«Allora diglielo.» Potevo fargli da guida. «Dille che sei preoccupato che gli incantesimi e gli insegnamenti possano non essere coerenti con le antiche leggende del tuono. Se lei tiene ai nostri interessi e le intenzioni di Nora sono vere, allora collaborerà.»
Lui annuì. La scoperta di un drago ribelle aveva reso tutti nervosi, e io non lo invidiavo, visto che doveva interrogare la sua nuova compagna.
«E della sorella che mi dite?» chiese Rafe. «Si comporta come se fosse trattenuta qui contro la sua volontà, e si irrigidisce a ogni accenno alla magia o al mondo soprannaturale.»
L’espressione di Monique, quando avevo affermato di essere un drago, era dipinta nella mia memoria come un’opera d’arte. Era bella, non si poteva negarlo, ma l’arte non era sempre una questione di bellezza. E in quel caso mi aveva spezzato il cuore. Aveva innalzato un muro, cancellando ogni possibilità che ci potesse essere un noi, e che io potessi prenderla come mia compagna.
Potevo convincerla che la magia esisteva, potevo farle capire che era come la sua medicina, da usare per il bene e non per danneggiare gli altri. Forse era l’unica in grado di aiutarci a sistemare le cose con Nora, se l’anziana incantatrice era stata portata fuori strada.
La riunione si concluse senza risoluzioni, solo sospetti. Avrei potuto bussare alla porta di Nora e chiederle quali fossero stati i suoi rapporti con Jerry. Ma quella vecchia era scaltra. Adesso faceva parte del tuono, e questo le assicurava la nostra protezione. E io non ero il tipo di stronzo che gettava un ospite fuori dalle caverne.
“Ma se ti fa del male...”
La voce del mio drago stava diventando più forte. Era una bestia prudente. Proteggeva ciò che aveva, e in sua assenza avevo imparato quanto potesse essere poco lungimirante. La bestia vedeva sempre ciò che aveva da perdere, ma raramente era disposto a correre un rischio.
Era giunto il momento di tirare fuori il mio pieno potere, per dimostrare al mio drago cosa avremmo ottenuto, se avesse seguito il suo cuore.
Quel pensiero mi portò alla porta di Monique. Esitai prima di bussare. Al falò della notte precedente, era praticamente strisciata fuori dalla sua stessa pelle alla parola drago. Evidentemente l’avevo disgustata, e non credeva nel mio potere. Dovevo dimostrarle che era reale.
L’avrei rivendicata come mia compagna. Niente mi avrebbe trattenuto.
“Non perderti nella magia di tuo fratello” mi avvertì il mio drago. “È affar suo.”
La bestia pensava che avessi scelto Monique perché lei era qui, perché gli ultimi effetti dell’incantesimo di Nora erano rimasti nell’aria, alla ricerca di qualcuno su cui fare effetto. L’incantesimo aveva lo scopo di aiutare tutti noi a trovare le nostre compagne.
No. L’incantesimo non era il motivo per cui non ero riuscito a smettere di pensare a lei. Ammiravo il modo in cui lei proteggeva ciò che era suo, e come si fosse costruita una casa tutta sua di sana pianta...
“Una casa che non vuole lasciare...”
Sta’ zitto, drago.
C’era anche il fatto che fosse una guaritrice. Dopo cinquant’anni intrappolati nella nostra forma umana, con domande, caos e accuse che accompagnavano il ritorno al nostro vero potere, il nostro tuono aveva bisogno di guarire.
Al mio drago piaceva quell’aspetto. “L’incantesimo porterà a ciascuno di voi esattamente ciò di cui avete bisogno. Ma solo quando sarete pronti.”
Fui sul punto di bussare, ma mi ritrassi di nuovo. Quella donna era la mia compagna, e avrei fatto di tutto per convincerla, anche se avesse aperto la porta e mi avesse sorpreso qui fuori con gli occhi chiusi. Mi presi un momento per assaporare il futuro. Per troppo tempo, tutto ciò che avevo visto era stato l’oscurità. Mistero e ombre. Immaginai il suo bellissimo corpo nudo, aggrovigliato tra le lenzuola sul nostro letto. Immaginai il sapore delle sue dolci labbra, gocciolanti di vino e desiderio. La mia erezione si gonfiò dentro i jeans, pronta per lei. Solo per lei.
Dovevo convincerla a restare. E ci sarei riuscito, un dolce bacio alla volta.
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