L'Uomo In Riva Al Mare. Jack Benton
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Название: L'Uomo In Riva Al Mare

Автор: Jack Benton

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Зарубежные детективы

Серия:

isbn: 9788835421689

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СКАЧАТЬ rigirandolo fra le dita. “È una chiavetta USB—”

      “È stata concepita per sembrare una chiavetta. In caso dovesse trovarla. È una cimice automatizzata e remotizzata. Equipaggiamento militare.”

      “E se prova a guardare cosa c’è dentro?”

      “Non lo farà.”

      E se lo avesse fatto, una cartella precaricata di contenuti pornografici l’avrebbe fatta finire direttamente nel cestino — a patto che Ted abbia un minimo di decenza — il che farebbe comunque passare inosservato il piccolo microfono nascosto nella custodia.

      “Si fidi di me,” disse Slim, cercando di usare un tono autoritario. “Sono un professionista.”

      Emma non sembrava convinta, ma sorrise timidamente e annuì.

      “Lo farò stasera,” disse.

      4

      Il venerdì successivo, Slim arrivò a Cramer Cove con un paio d’ore di anticipo rispetto all’ora in cui normalmente Ted si faceva vivo, per trovare il luogo ideale dove sistemare l’impianto di registrazione. Generalmente, osservava Ted da uno spiazzo d’erba non lontano dal sentiero per la spiaggia, ma questa volta si arrampicò più in alto e scelse una sporgenza erbosa che permetteva di sorvegliare la spiaggia e allo stesso tempo lo nascondeva alla vista di possibili passanti. Là, munito di coperta impermeabile per la pioggia, allestì l’impianto di registrazione e si sedette in attesa.

      Ted arrivò poco dopo le due. La pioggia andava e veniva da tutto il giorno, e Slim era turbato, vedendo il tempo peggiorare e minacciare di rovinare la registrazione, a causa del rumore della pioggia che veniva intensificato dalla coperta impermeabile. Ted, con indosso la giacca a vento, camminò fino al bagnasciuga e si insediò nel solito punto. Oggi le onde arrivavano fino a metà della spiaggia. Ted era da solo; l’ultimo dog-sitter era andato via mezz’ora prima che lui arrivasse.

      Ted si accovacciò e tirò fuori il suo libro. Si appoggiò sulle ginocchia, e si sporse in avanti per proteggere il libro dalla pioggia. Iniziò così a leggere, e una voce smorzata attraversò le cuffie di Slim.

      Per i primi secondi, Slim tentò di regolare il controllo di frequenza, convinto di stare ascoltando la voce di qualcun’altro. Le parole non avevano alcun senso, ma i gesti di Ted seguivano gli alti e bassi dell’intonazione, così Slim si sdraiò sull’erba per ascoltare. Ted continuò a blaterare per svariati minuti, si fermò un secondo, e ricominciò di nuovo. L’attenzione di Slim vagava mentre si sforzava di dare un senso alle parole. Quando Ted arrivò ad implorare, “Per favore, dimmi che mi perdoni”, Slim si era fermato ad analizzare il dolce movimento delle onde già da diversi minuti, con la testa da tutt’altra parte.

      Slim si mise a sedere, mentre Ted rimetteva il libro dentro la tasca del giaccone. Dopo un ultimo sguardo al mare, Ted si girò e ritornò alla macchina, con il capo chino. Slim iniziò ad infilare l’attrezzatura in borsa. Con le dita formicolanti, e mille pensieri per la testa. C’era qualcosa che non andava, come se si fosse intromesso in un atto privato, che non avrebbe dovuto essere condiviso con nessuno. Mentre alzava lo sguardo per osservare l’auto di Ted che usciva dal parcheggio, sapeva che avrebbe dovuto inseguirlo, che stasera poteva essere la sera che Ted sarebbe corso tra le braccia di un’amante rimasta finora nascosta, ma era bloccato, intrappolato nella propria risacca, dal rischio di ciò che le parole di Ted potessero rivelare.

      5

      Quella notte, prima ancora di aver deciso cosa fare delle misteriose registrazioni, Slim sognò onde impetuose, e delle braccia grigiastre che spuntavano dalle profondità gelide del mare per trascinarlo giù.

      Cosciente del fatto che sarebbe stato congedato a breve, Slim aveva portato via tutto ciò che poteva dall’esercito e nei quindici anni successivi, ed in particolare nei cinque trascorsi da quando aveva lasciato una serie di lavori mal pagati e poco stimolanti nel campo dell’autotrasporto per dedicarsi all’investigazione privata, aveva fatto buon uso dei propri contatti. La mattina seguente, sul tardi e con una tazza di cereali in mano — corretti con un goccio di whiskey — telefonò ad un vecchio amico specializzato in lingue straniere e traduzione.

      Mentre attendeva una risposta, si rimise sul letto e si appoggiò il vecchio portatile sulle ginocchia. Il web, una volta iniziate le ricerche, iniziò a dare delle risposte.

      Cramer Cove era stata rimossa dalla lista delle migliori spiagge turistiche del Lancashire da oltre trent’anni. Secondo un sito di legge locale, la balneazione era stata proibita dall’estate del 1952, quando una forte risacca aveva tolto la vita a tre persone nel corso di poche settimane. Con il divieto di ogni tipo di attività acquatica, terminò la vita di Cramer Cove come meta estiva; sia turisti che gente del luogo abbandonarono la pittoresca insenatura, in favore di spiagge più sicure, seppur più scialbe, come quelle di Carnwell e Morecombe. Ciononostante, alcune altre anime coraggiose avevano osato avventurarvisi, dal momento che nei primi anni Ottanta vennero rese note altre quattro morti, e se le circostanze di ognuna di queste erano rimaste ignote, tutte erano state categorizzate come presunti annegamenti.

      Vedendo allungarsi la lista di tragedie, Slim era riluttante ad approfondire la ricerca. Il suo unico incarico durante la prima Guerra del Golfo nel 1991 aveva praticamente annientato la sua curiosità. Sarebbe arrivato il giorno in cui questa si sarebbe ridotta a zero, e lui vi si sentiva molto vicino, ma aveva anche un altro genere di entrate adesso, e l’affitto non si sarebbe pagato da solo.

      Mise a confronto date ed età. Ted Douglas aveva cinquantasei anni, quindi nel 1984 doveva averne ventitré.

      Ed eccola lì.

      25 ottobre 1984. Joanna Bramwell, di ventun anni, ritenuta annegata a Cramer Cove.

      Ted stava forse piangendo un amore perduto? Secondo le informazioni che Slim aveva ricavato da Emma Douglas, i due si erano incontrati e sposati nel 1989. A quell’epoca, Joanna Bramwell era già morta da cinque anni.

      Slim era contento che non vi fosse alcun tradimento. Sarebbe stato troppo ordinario, un anticlimax in molti sensi.

      Il web non forniva che nomi e cause di morte, perciò, nella fredda mattinata, Slim dovette far entrare tutti i suoi pensieri dentro la sua Honda Jazz e guidare fino alla biblioteca di Carnwell per setacciare gli archivi giornalistici in microfilm.

      Le tre vittime successive alla morte di Joanna erano un’adolescente, una bambina ed una donna anziana. Quando Slim scovò l’articolo che avrebbe dovuto riportare la morte di Joanna, si ritrovò davanti un foglio sbavato, come se fosse stato danneggiato dall’acqua, dove le parole si confondevano l’una con l’altra, illeggibile.

      Il bibliotecario di servizio sosteneva che non vi fossero altre copie, nonostante le rimostranze di Slim. Come risposta alla sua richiesta di maggiori informazioni sulla questione, ricevette una scrollata di spalle.

      “Sta cercando un articolo su una ragazza morta?” chiese il bibliotecario, un uomo sulla trentina con lo sguardo da scrittore fallito, un maglione a collo alto, un foulard e un paio di occhiali dalla montatura in metallo. “Forse qualcuno non vuole che lo legga.”

      “Forse no,” disse Slim.

      Il СКАЧАТЬ