Vampiri Gemelli. Amy Blankenship
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Читать онлайн книгу Vampiri Gemelli - Amy Blankenship страница 8

Название: Vampiri Gemelli

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия:

isbn: 9788835420668

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СКАЧАТЬ sulla schiena come se fosse nel bel mezzo di una battaglia. L'espressione che aveva sul viso era stupenda ... e terribile. Cosa spingeva l’angelo femmina a combattere a quel modo? Qual era il premio finale?

      Le mani di pietra afferravano saldamente l’elsa di una spada e Yuuhi, vinto dalla curiosità, provò a toccarla con un dito, facendo scorrere il pollice sulla lama verso il basso, quando…una sottile striscia di sangue prese a scorrergli dal pollice, e lui fece un balzo indietro, inorridito.

      Tadamichi lo raggiunse, gli prese la mano ferita e si mise il pollice in bocca, per succhiare il sangue. Ma il suo gesto non scatenò alcuna emozione nel demone bambino. Così lasciò andare il dito e gli indicò la statua. "Questa statua ... Kyou e la sua spada della distruzione…sono tutte cose di cui temere, figlio mio.” esclamò, tornando con la mente ai guardiani.

      Yuuhi si voltò verso il suo maestro e aspettò pazientemente che gli spiegasse meglio.

      “Pensavano di poter liberare il mondo dall'oscurità ... pensavano di poter distruggere me e mio fratello. Avrebbero dovuto capire che ciò non è possibile. " Aprì gli occhi, ora iniettati di sangue. "Erano tutti fratelli, vedi." Si avvicinò alla statua di quello che sembrava il più giovane e aggiunse: "O almeno, credevano di esserlo.”

      Allungò una mano e accarezzò la guancia della statua, lasciando che le sue dita tracciassero il percorso scavato da una lacrima... ormai congelata nel tempo. “Mio caro Kamui. Sapeva che quello che avevano fatto i guardiani era sbagliato. Ecco perché sembra così triste. È un peccato che mio fratello non l'abbia mai conosciuto per quello che era.”

      Poi andò alla statua successiva.. "Kotaro era forte nello spirito, ma la sua possessività lo ha distrutto.” I suoi occhi si velarono, come se potessero vedere nel passato. "Era disposto a morire, se fosse stato necessario ... e tutto per amore di una donna."

      Si avvicinò alla statua che veniva dopo, e il suo sguardo si oscurò. Quello era il più pericoloso dei fratelli. “Toya ... era una creatura molto interessante. Così pieno di fuoco e rabbia, ma ha usato questi sentimenti per amare una donna umana…una cosa per me incomprensibile. A causa della sua passione distruttiva ha creato delle fratture insanabilii tra lui e gli altri fratelli. Era il più possessivo di tutti. Sono sorpreso che alla fine non si siano ammazzati tutti a vicenda.”

      Si voltò verso l'ultima statua. La mano della statua si protendeva verso di lui, come se stesse pronunciando un incantesimo. Ed era proprio così. Tadamichi conosceva bene il potere della magia di Shinbe. Era stato lui a catapultarlo nel vuoto degli abissi…e a richiudere il portale del tempo alle sue spalle. "Shinbe era il più saggio, eppure abbastanza sciocco da alterare il destino ... lo erano tutti. Stupidi. Invasati." I suoi occhi si scurirono, mentre si chiedeva se la sacerdotessa fosse ancora con loro.

      "La ragazza può distruggerci." mormorò Yuuhi, con voce incolore. Era lei la ragione della loro rabbia…della possessività dei guardiani. "Assomiglia a lui, padre."

      Tadamichi lanciò un'occhiata stupita alla statua del guardiano che il bambino gli aveva indicato. "Toya?"

      Yuuhi rivolse i suoi occhi neri su Tadamichi, e pronunciò come in trance delle parole orribili, che echeggiarono nell’aria: “C’è Toya dentro di lei…e questo può distruggerci.”

      Gli occhi di Tadamichi si riempirono di rabbia e il suo furore salì alle stelle. Si sentì animato da una strana energia, che non provava da secoli: il desiderio di combattere! E che cos’era la vita senza una buona ragione per andare avanti? Quindi ... lei si era reincarnata in quella dimensione! Ah, quanto gli erano mancate le guerre del passato. Angeli e demoni sono la stessa cosa ... solo che una specie aveva preso il sopravvento sull’altra. Ma erano fatti dello stesso sangue…da spietati assassini!

      Collegandosi mentalmente all’aura di ciò che una volta era stato il guardiano d’argento, sorrise pigramente sapendo che il guardiano poteva sentirlo: potevano sentirlo tutti. Ora sembravano silenziosi e immobili…ma nell’anima di pietra di quelle statue avvertiva ancora un incredibile potere, in grado di far crollare l’intero piano dell’esistenza.

      "Quindi, anche in questa sorta di prigione di marmo avete trovato un modo per vendicarvi! - chiese loro, con malvagità - Lei è tornata. Potete sentirla? La desiderate ancora?” Chiuse gli occhi, quando sentì un'ondata di potere provenire dalle statue, in risposta. "Forse avreste dovuto costringerla a rimanere dalla vostra parte del portale del tempo ... come avete fatto l'ultima volta."

      Lanciò un’occhiata di scherno ai guardiani di pietra, sibilando loro un ammonimento malvagio. "È un peccato che questa volta non siate qui a proteggerla!”

      Capitolo 2 “Città infuocata”

      Kyoko si svegliò di soprassalto sapendo che il sole stava tramontando. Era come un orologio biologico per lei e lo era stato da ... fin da quando riusciva a ricordare. Si mise a sedere sul letto, sapendo che era ora di andare a lavorare. Avrebbe desiderato che la pagassero solo per quell’atto di forza su se stessa.

      Sentire una sirena in lontananza attirò la sua attenzione sulla finestra, appena in tempo per catturare gli ultimi raggi di luce che abbandonavano il cielo della città. Poteva sentire il debole suono della musica martellante dei locali notturni nel quartiere in cui viveva. Aveva scelto un appartamento nel cuore della città proprio per quel motivo.

      Poteva sentire la vibrazione attraverso il suo letto ... The Underground era il nome del club sopra cui viveva. L'affitto era economico perché non ci si poteva aspettare che chi prendesse l’appartamento riuscisse a dormire, a meno che non potesse farlo di giorno. Quindi, per Kyoko averlo trovato era un vero e proprio colpo di fortuna.

      Da quale altra parte avrebbe potuto trovare un posto che si abbinasse perfettamente ai suoi orari? Non c'erano persone maleducate che correvano su e giù per i corridoi ... a meno di non contare Yohji, ma di solito non lo sentiva nemmeno, a meno che non si trattasse della mattina presto quando tornava dal lavoro o la sera, prima di uscire di casa.

      A proposito di affitto ... era in ritardo con la rata mensile. Doveva provvedere subito, se non voleva avere a che fare con Yohji, il fratello del padrone di casa, che viveva proprio di fronte a lei. L'ultima volta che era stata in ritardo con l'affitto, lui si era offerto di pagarlo per lei. Era sembrato così deluso quando lei gli aveva consegnato l'intero affitto, meno di un'ora dopo!

      Lanciò un’occhiata al cellulare, si accorse che il simbolo Messaggi lampeggiava, e sorrise. Premette il pulsante per ascoltare il messaggio in arrivo e ascoltò in viva voce sua madre,, senza prestare molta attenzione a ciò che diceva. Tanto, conosceva le sue parole a memoria, ormai!

      "Ciao Kyoko, sono mamma! - formulò mentalmente Kyoko, mentre il messaggio andava avanti - Vorrei che mi chiamassi, ci manchi così tanto! Vorremmo tutti sapere quando torni a casa, in modo che ti preparo i tuoi piatti preferiti. Tama si è divertito molto l'altro fine settimana e sta già cominciando a lamentarsi perché non torni. Stai bene, mangi, hai bisogno di soldi? Per favore, chiamami, ti vogliamo bene."

      Kyoko scosse la testa e ascoltò gli altri messaggi. Uno era di Yohji che le ricordava che era di nuovo in ritardo con l’affitto. “Sì, sì, lo so! Che palle!” esclamò stizzita, e lo cancellò. L'altro era del suo fratello minore Tama, che le diceva che ora aveva una ragazza e la pregava di non dirlo a nessuno, altrimenti lui avrebbe spifferato al mondo intero di lei e Tasuki. Ma era un minaccia per modo di dire, ed entrambi lo sapevano.

      "Dovrai stare più attento!” disse Kyoko, rivolta al telefono.

      Era andata via di casa per proteggerli. Non era possibile fare altrimenti. Sapeva della presenza dei demoni in СКАЧАТЬ