Название: Il Possesso Di Un Guardiano
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Ужасы и Мистика
isbn: 9788835420262
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“Kyou odia tutti gli esseri umani' ... “ rifletté, ma poi si bloccò. “Kyoko è un’umana!” Strinse le labbra con rabbia.
Mentre si avvicinava al villaggio, notò che il fumo era troppo perché provenisse da un focolare. Il villaggio era nei guai. Esaminò rapidamente la radura, e cominciò a notare le frotte di demoni in mezzo alle fiamme.
Cosa stavano facendo i demoni nel territorio di Kyou? Aguzzando i sensi per scrutare ben oltre il villaggio, Toya vide che i demoni stavano attraversando i confini delle terre settentrionali da diversi punti ... non solo da lì. Il colore dei suoi occhi si frantumò in argento fuso.
"Hyakuhei ... sa che Kyoko è qui da qualche parte, e ha mandato i suoi schiavi a cercarla!” Toya sputò le parole con rabbia, mentre sentiva le urla degli umani sotto di lui. "Accidenti! Non ho tempo per salvarli!” ringhiò, ma nel frattempo tirava fuori i pugnali per liberare il piccolo villaggio da quei mostri, prima che lo distruggessero del tutto..
Toya volò sopra il villaggio e diede un colpettino alle ali ... che svanirono, non appena atterrò su un ginocchio al centro di quella che sembrava essere la piazza del villaggio. Alzando la testa, ringhiò contro i demoni che subito lo avevano circondato.
"Sembra che la maggior parte degli umani sia stata distrutta!” notò. Ringhiò con ferocia e si alzò, facendo roteare i pugnali tra le dita. “Andiamo puttane. Vediamo come vi difendete! "
Toya sorrise, quando due demoni gli si avvicinarono da lati opposti. Attese fino all'ultimo momento prima di schizzare via, e guardò divertito i demoni che cozzavano violentemente l’uno contro l’altro, nella furia di acchiapparlo. Mise le mani a terra e sollevò le gambe in un tremendo calcio, che colpì i demoni sulla faccia e li fece crollare a terra.
"Stupidi come sempre." Mormorò, già annoiato. Un demone dall'aspetto orribile piombò dall'alto e Toya rotolò via, schivando per miracolo i suoi artigli affilati nella schiena. Alzandosi in piedi, si appoggiò all'indietro appena in tempo per sfuggire agli artigli di un altro demone ... ma perse diverse ciocche di capelli e si strappò la camicia, nel farlo.
Affondò il suo pugnale di ghiaccio nel petto del demone e provò un'ondata di soddisfazione quando il mostro si trasformò in una statua di ghiaccio, grazie al potere dell'arma. Una calda sensazione di bruciore si diffuse nel suo fianco sinistro facendolo gridare di dolore e rabbia. Il demone volante era tornato e gli aveva conficcato gli artigli appena sotto le costole. Toya estrasse il pugnale dal corpo dal demone congelato, se lo passò velocemente sulle labbra e lo agitò contro i demoni, ignari di aver appena firmato la propria condanna a morte.
Le sue labbra si aprirono leggermente, come se stesse per baciarli, ma una lingua di fuoco scaturì dalla sua bocca e bruciò il demone alato che aveva di fronte. Ruotando con grazia su un piede, colpì il demone congelato ... frantumandolo.
"Non si sentirà molto bene, quando si sveglierà e si troverà…sciolto!” pensò Toya, con sadico orgoglio.
Voltandosi verso il resto dei demoni , sollevò rapidamente i pugnali e si mise in posizione di combattimento. I suoi sensi erano eccitati per il brivido della battaglia e lui si sentiva incredibilmente vivo. Era già pronto, quando vide i demoni mutare e assumere la forma di Kyou.
"Oh, adesso sì che m’incazzo davvero!” sibilò.
I demoni superstiti si unirono per attaccare simultaneamente Toya. Artigli e acciaio si scontrarono, e ne venne fuori un lago di sangue che inzuppò le vesti del guardiano. I suoi abiti si strapparono, mentre il nemico affondava gli artigli nella sua carne, ma Toya non rallentò il sui impeto.
Se qualcuno avesse lanciato un’occhiata, avrebbe assistito alla gloria finale del guardiano. Nonostante le ferite sul suo corpo e il sangue versato, era bellissimo mentre combatteva ... e quando le sue ali d'argento si frantumarono, divenne l'essenza di un angelo del male.
La battaglia cessò e Toya si fermò. Si trovava a terra su un ginocchio con le braccia tese, e i pugnali stretti tra le mani. Affannava, e i suoi capelli color ebano e argento svolazzavano nella brezza. I suoi occhi argentati scintillavano ancora pericolosamente.
Dopo alcuni momenti di silenzio, i demoni rimanenti si lanciarono in avanti e Toya ringhiò frustrato. Era ora di farla finita ... era compito di Kyou difendere le proprie terre, non suo! Brandì i pugnali e li incrociò davanti a sé. Il loro potere così ingigantito turbinò intorno, fino a far scaturire un globo luminoso. La sfera iniziò a crescere e presto lo inglobò dentro di sé.
Seguì un’immane esplosione, che spazzò via quasi tutto quello che la circondava, compreso i resti del villaggio. Toya abbassò i pugnali e lentamente ma con grazia si alzò in piedi. Inclinando la testa all'indietro, fissò il cielo ora oscurato dalla polvere e dai detriti. Ignorando il fetore della carne bruciata intorno a lui, solcò a lunghi passi il terreno brullo, ringraziando gli dei che al suo arrivo non ci fossero più umani in vita.
“A questo siamo arrivati… - pensò tristemente - A distruggere villaggi umani solo per salvarli dalle grinfie di Hyakuhei."
Toya sospirò e le ali gli apparvero di nuovo sulla schiena, poi si librò in volo sopra quella terra devastata. Kyoko attendeva di essere salvata e lui non bramava altro che andare in suo aiuto. Quando svanì nella notte, una piuma d'argento fluttuò a terra ed atterrò nelle mani di un ragazzetto che si era salvato perché era riuscito a nascondersi, e aveva assistito alle fasi finali della battaglia.
Quando le piccole dita si chiusero intorno alla piuma scintillante ... questa svanì.
*****
Hyakuhei balzò fuori da un buco nero non lontano dalla caverna dove si trovava Kyoko. Nessuno si sarebbe mai accorto della sua presenza ... tranne la ragazza. Poteva sentire Kamui giungere da lontano, e si chiese se il ragazzo aveva capito che non poteva vincere contro di lui e i terribili incubi che gli avrebbe inviato. Se quel giovane guardiano si fosse accorto di essere ormai toccato dal male…sarebbe venuto lo stesso a combatterlo?
I suoi lunghi capelli color mezzanotte ondeggiavano nella fresca brezza mentre i muscoli del suo corpo si flettevano. Si rispose, nella sua tremenda onniscienza, che Kamui avrebbe lottato ugualmente contro di lui.
“Così sia.” sussurrò Hyakuhei cupamente.
*****
Kamui sentì l’alito gelido del vento lenire la sua rabbia. Guardò con la coda dell’occhio la punta delle sue ali che era diventata nera, e la cosa lo spaventò. Ecco perché aveva seppellito quei ricordi. Più quei ricordi, simili a incubi, gli entravano nella testa con tutta la rabbia del passato ... più gli era difficile respirare.
Il vento cambiò direzione e una piuma gli fluttuò accanto, mentre rallentava il volo. Gli occhi di Kamui si spalancarono per il terrore. Nera ... la piuma era nera!
Si voltò in preda al panico, alla ricerca del maligno demone alato che continuava a perseguitarlo. Ma non vide nessuno. I suoi occhi scintillanti si voltarono lentamente e si fissarono sulle sue ali e, quando le vide, il respiro gli lasciò i polmoni come se qualcuno lo avesse preso a calci nel petto. Erano le stesse ali di suo padre!
"No! Non diventerò come te! " gridò con rabbia. "Non diventerò come te!" continuò a urlare, anche quando scorse Shinbe in lontananza. Si rivolse urlando al cielo "Fallo andare via, per favore ... fallo andare via, ti prego!" sussurrò non volendo che Shinbe lo vedesse con quelle ali nere. Schizzò velocemente verso il suolo e si nascose tra gli alberi.
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