Raji: Libro Uno. Charley Brindley
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Название: Raji: Libro Uno

Автор: Charley Brindley

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современная зарубежная литература

Серия:

isbn: 9788835408628

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СКАЧАТЬ la ragazza sorridere mentre guardava il puledro oscillare e annusare la gamba della madre.

      “Good job, (Ottimo lavoro)”disse.

      “Gut jab.(Colpo alla pancia)”disse lei guardandolo.

      “Good job.(Ottimo lavoro)” ripeté il ragazzo.

      “God jab?(Dono di Dio?)”Disse allora la ragazza.

      “Good job.(Ottimo lavoro)” insistette Fuse.

      “God jab.(Dono di Dio)” Disse lei raggiungendo il puledro che stava iniziando a poppare. “God jab.”ripeté.

      La porta della gabbia si aprì dietro di loro ed entrò Ransom. Si fece strada tra Fuse e la ragazza, poi guardò il puledro.

      “Come ci si sente ad essere papà?”. Fuse mise il braccio attorno al cavallo.

      Ransom avanzò, cercando di annusare il puledro, e Fuse lo fece passare. Stormy soffiò e mostrò i denti mettendosi tra Ransom e il suo cucciolo. Il cavallo allora fece un passo indietro, poi un altro. Aveva uno sguardo sorpreso mentre si avvicinava alla ragazza.

      “Si, Ransom.” Fuse si massaggiò la gamba dove Stormy l'aveva morso. “È meglio lasciarli soli per un po’, a meno che tu non voglia perdere un orecchio”.

      La ragazza circondò il collo di Ransom con le braccia, “God Jab” disse e indicò il puledro.

      Ransom sfiorò e strofinò il muso sulla guancia della ragazza, facendola ridere.

      “Dovremmo chiamare il puledro Santa, visto che è la vigilia di Natale”. Fuse era in piedi. “No, è un nome maschile. Lei è così carina; forse meglio chiamarla Monica”.

      La ragazza raggrinzì la fronte.

      “Vado in casa a prendere delle zollette di zucchero per Stormy. Torno subito” Alzò l'indice, sperando che lei capisse che se ne sarebbe andato solo per un minuto.

      Fuse si fermò sulla porta del granaio, sorpreso di vedere enormi fiocchi di neve posarsi silenziosamente al suolo. C’erano già quasi due centimetri di altezza. Si strinse la giacca sul petto e corse verso la casa. Quando arrivò alla porta sul retro, pestò i piedi nudi sul portico e si scrollò la neve dalle spalle. Entrando in casa, si accorse che non faceva molto più caldo che fuori.

      Accenderò il fuoco quando tornerò dal fienile.

      Si mise gli stivali e prese il cappotto da un gancio dietro la porta.Vide che era rimasta mezza scatola di zollette di zucchero, così ne prese una manciata e si affrettò ad uscire, portando con sé la giacca della ragazza. Arrivò velocedentroil fienile.

      “Ho preso il mio cappotto.” Arrivò alla porta della stalla. “Così puoi…”

      Se n’era andata.

* * * * *

      Il sole era già sorto quando Fuse accese il fuoco in cucina e mise su il caffè per suo padre. Rimase un attimo in piedi davanti al lavandino, fissando fuori dalla finestra e guardando la neve scendere. Più di 15 centimetri ricoprivano il terreno, nevicava così abbondantemente che riusciva a malapena a vedere il fienile.

      Fuse aspettò che suo padre si svegliasse per aiutarlo a vestirsi e portarlo con la sedia a rotelle davanti al camino scoppiettante. Poi lo aiutò a bere il caffè prima di uscire a mungere le mucche, a dar da mangiare agli altri animali e a controllare Stormy e il suo nuovo puledro.

      Si chiedeva della ragazza mentre stava alla finestra della cucina. Era là fuori da qualche parte, nella neve, e ora senza nemmeno una giacca.

      Da dove viene e perché non capisce l'inglese?

      Forse se fosse rimasto lontano dal fienile, lei sarebbe tornata nella stalla di Stormy, dove faceva caldo.

      Venti minuti dopo, Fuse teneva un cucchiaio di caffè zuccherato sulle labbra del padre. "L'infermiera Smithers oggi non verrà, papà".

      Suo padre sorseggiò il caffè e si leccò le labbra.

      Il fuoco scoppiettava nel camino, e la stufa della cucina bruciava con il carico di legna che ci aveva messo dentro. Presto l'intera casa sarebbe stata calda e accogliente.

      “È la vigilia di Natale. La signora Smithers ha la sua famiglia di cui occuparsi”.

      Fuse guardò i quattro regali di Natale sul divano – due per suo padre e due per sua madre. Aveva comprato un vestito e un portafoglio di pelle per il padre, e una lunga sciarpa gialla e una spilla Cammeo per la madre.

      “Questo è il primo anno senza albero di Natale.” Si rivolse al padre. “Ti ricordi quella volta che abbiamo abbattuto quel pino di oltre tre metri e mezzo, dall’altra parte del grande stagno? Abbiamo dovuto tagliare altri sessanta centimetridalla base prima di poterlo mettere in quell’angolo laggiù, vicino alle scale.” Immerse nuovamente il cucchiaino nel caffè. “Quello è stato il miglior albero di sempre.”

      Il signor Kupslinker, della banca, dava i soldi a Fuse ogni volta che ne aveva bisogno. Non per palle da tennis o cose del genere, ma per la spesa, il materiale scolastico e altri beni di prima necessità, come i libri. I soldi del latte venduto aiutavano un po’; pagare la bolletta della luce e comprare il mangime per gli animali. A parte questo, non aveva alcuna entrata. Il signor Kupslinker disse che secondo lui i regali di Natale erano decisamente una necessità.

      Fuse sapeva che i soldi della banca dovevano essere restituiti, ma non sapeva quando, o come.

      Ripensò al lunedì precedente, quando andò in banca a chiedere al signor Kupslinker dieci dollari per comprare i regali per i suoi genitori. Il banchiere gli aveva chiesto di suo padre, poi gli aveva dato un suggerimento.

      “Forse dovresti pensare di affittare la fattoria a qualcuno che possa lavorarci”.

      “Leasing?” Aveva chiesto Fuse.

      “Sì, mancano solo quattro mesi alla semina primaverile. Se tuo padre non si sarà ripreso per allora, la fattoria potrebbe andare avanti un altro anno senza guadagnare nulla”. Il banchiere si era tolto gli occhiali e aveva preso un fazzoletto di seta bianca dal taschino del suo abito gessato. Con il fazzoletto aveva pulito una delle lenti di vetro. “In realtà”, aveva messo gli occhiali controluce, “sprofonderete ancora di più nei debiti”.

      Arare il terreno e piantare duecento acri era il lavoro più difficile dell'intero anno. Anche se Fuse avesse lasciato la scuola, non avrebbe potuto farlo da solo.

      “Puoi prestarmi abbastanza soldi per assumere due braccianti?”

      “Vincent, sai che pago il dottor Mathews e l'infermiera Smithers ogni mese”. Si era messo gli occhiali e aveva ripiegato con cura il fazzoletto. “Ti ho già anticipato più soldi di quanti avrei dovuto. Se il nostro consiglio di amministrazione scoprisse che ho prestato dei soldi senza garanzie, potrei perdere il lavoro”.

      “Sono spiacente, Mr. Kupslinker. Questo non lo sapevo.” Fuse non aveva pensato alla possibilità che suo padre restasse disabile a lungo. Se fosse rimasto altri quattro mesi senza entrate, non sarebbe mai migliorata la situazione.

      “Avere qualcuno che gestisca la fattoria è una buona opzione.” Il sorriso del signor Kupslinkeraveva rivelato due file di piccoli denti pari. Sembrava che fossero stati limati.

      Fuse СКАЧАТЬ