Название: Sangue Che Crea Dipendenza
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Ужасы и Мистика
isbn: 9788893987226
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Michael si destò dai propri pensieri e girò la testa, vedendo Kane chino nel frigorifero.
“Che diavolo stai facendo?” gli chiese.
Kane si raddrizzò con in mano affettati, maionese, senape, olive nere, lattuga e un pomodoro maturo. “Beh, qui c’è da mangiare… perciò mangiamo.”.
“Pensavo che avessi cenato da Kriss.” ringhiò Michael, continuando a bramare qualcosa di molto meglio di un sandwich. Si asciugò la fronte con la manica e si concentrò per calmarsi.
“Sì, ma ho di nuovo fame… e tu sembri un po’ sciupato.” ribatté Kane, vedendo la doppia personalità di Michael alternarsi.
Sperando di darsi una calmata grazie al vino, invecchiato e molto forte, Michael riempì di nuovo i bicchieri mentre Kane preparava i sandwich.
“Allora, a che altro stai pensando?” chiese Michael, non sopportando quel silenzio pesante.
Kane si accigliò, poggiando il cibo sul ripiano. “A Dean. È ferito e non credo che stia guarendo. Prima mi ha mostrato la ferita e non mi sembrava così brutta ma poi, durante la cena, ho iniziato sentire il male dentro di lui.”.
“Samuel l’ha trafitto con la sua Spada Demoniaca.” disse Michael, entrambi erano testimoni del dolore che quell’arma aveva provocato a Ren. “È a quella ferita che ti riferisci?”.
Kane annuì “Stavo pensando… se una Spada dei Caduti può uccidere Samuel o un demone qualsiasi, allora è ovvio che una Spada Demoniaca possa uccidere un Caduto… giusto?”.
“Giusto.” Michael annuì, aveva trovato la sua distrazione.
Kane iniziò a tagliare il pomodoro a una velocità incredibile. “Abbiamo visto entrambi il casino che è successo con Ren, ma lui non è un Caduto e Dean è ancora vivo. Noi abbiamo guarito Ren con la Spada dei Caduti che, presumo, Dean e Kriss possiedono da sempre. Ma se fosse servita per guarire Dean allora l’avrebbero già usata, e ovviamente non è stato così… perciò una Spada dei Caduti non è tra le opzioni di guarigione per un Caduto.”.
Le emozioni di Michael erano divise tra la rabbia per il tentato attacco di Samuel contro Aurora e la preoccupazione per Dean. “L’intento di Samuel era uccidere Aurora con la sua spada, quindi sì… è lecito supporre che quell’arma possa uccidere un Caduto.”.
“Tu e Dean sembrate avere molto in comune, ultimamente.” disse Kane, fissando quel capolavoro di sandwich che stava preparando.
“E cioè?” gli chiese Michael.
“Entrambi state fingendo di stare bene quando poi non è così.” rispose suo fratello senza mezzi termini.
“Frena, Mister Strizzacervelli. Non sono io quello che sta morendo perciò pensa a Dean, io so badare a me stesso.” ribatté Michael, stringendo il bicchiere un po’ più forte.
“Vero.” disse Kane sospirando. Sapeva di aver punzecchiato suo fratello a sufficienza, per il momento, e probabilmente lui aveva ragione, Dean meritava la massima attenzione.
“Come stanno Kriss e Tabatha?” chiese Michael, cambiando argomento.
“Kriss sta migliorando.” Kane sogghignò sollevando il coltello. “Non flirta più con Tabatha, il che è un bene per la sua salute. Per quanto riguarda Tabatha…” Kane sospirò e agitò le sopracciglia.
“Non lo voglio sapere.” lo interruppe Michael, alzando le mani in segno di resa.
“Vorresti saperlo, se facessi più sesso.” disse Kane, giungendo alla rapida conclusione che, se Michael avesse rivolto tutta l’attenzione su Aurora, allora la questione sui demoni sarebbe già un capitolo chiuso.
Michael sorrise e alzò il bicchiere come per brindare “In ascensore… oggi pomeriggio.”.
Kane poggiò il coltello sul ripiano e fissò suo fratello. “Ok, prima la metropolitana, poi il tetto del Love Bites, e adesso l’avete fatto in un ascensore?! Chi sei tu, in realtà, e cos’hai fatto al mio Michael?”.
“È stato trasformato in un demone del sesso.” rispose Michael con un’espressione seria, poi rubò il sandwich che Kane ha appena finito di preparare.
“No.” borbottò Kane “Tu sei un esibizionista e un ladro di sandwich.”.
“Allora preparane un altro.” disse Michael, guardando quello che aveva in mano. “È proprio buono.”.
Kane era contento che Michael si stesse nutrendo di qualcos’altro oltre al sangue di demone. Per un attimo pensò di tornare a vivere lì con Tabatha, ma poi scartò subito l’idea. Trasferendosi lì, avrebbero finito per interferire con le strane abitudini sessuali di Michael e Aurora.
Scrappy si sedette a terra tra i due, guardando prima uno e poi l’altro. Quando si stancò di essere ignorato, abbaiò. Stavano mangiando e ne voleva un po’ anche lui.
Kane guardò Scrappy “Vuoi un po’ di roastbeef, eh?”.
Il cagnolino girò su se stesso reggendosi sulle zampe posteriori, con uno sguardo implorante.
“Tieni.” disse Kane, facendone cadere a terra quattro belle fette che Scrappy cominciò subito a divorare.
Michael aveva appena finito di mangiare quando sentì le risatine di Aurora provenire dalla biblioteca. Chiuse gli occhi soddisfatto. Il suono delle sue risate era proprio ciò che gli ci voleva, in quella casa fredda e vuota.
“Andiamo a dare un’occhiata?” chiese Kane, non avendo bisogno di leggere la mente di Michael per sapere a cosa stava pensando. Sogghignò quando suo fratello si alzò senza rispondere e si diresse verso la porta.
Tornarono nella biblioteca e si fermarono sulla soglia quando videro un’aura che circondava i due Caduti, seduti a terra uno di fronte all’altra. In mezzo a loro c’era un libro sospeso in aria ed entrambi lo stavano toccando con gli occhi chiusi. Il viso di Skye non era visibile da quella prospettiva, mentre Aurora sorrideva e cambiava espressione come se stesse guardando un film.
Kane si appoggiò al muro mentre Michael rimase lì, incantato da ciò che stava vedendo. La luce brillante si ritrasse lentamente verso la punta delle loro dita e il libro si posò a terra.
Aurora, ancora meravigliata, aprì gli occhi per guardare Skye. “Ma l’ha lasciata lì, alla finestra.” gli disse, sentendosi felice e confusa allo stesso tempo. “Non sentiranno la mancanza l’uno dell’altra?”, poi afferrò il libro e lo abbracciò come se fosse dispiaciuta per i protagonisti.
“Sai già leggere?” chiese Michael, non credendo ai propri occhi.
“Diciamo che abbiamo usato un trucco.” rispose Skye con un sorriso. “Ma, per essere sicuro che lei acquisisse il controllo, abbiamo iniziato con alcune fiabe. Come tutte le bambine… quelle Disney sembrano essere le sue preferite.”.
Michael si avvicinò ad Aurora e si accovacciò dietro di lei per guardare il libro. Sorrise quando vide di quale libro si trattava.
“Peter Pan. È sempre stato uno dei miei preferiti.” disse, realizzando che, probabilmente, lei era dispiaciuta per il ragazzino.
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