Название: Angelo D’Oro (Angelo Spezzato #5)
Автор: L. G. Castillo
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современная зарубежная литература
isbn: 9788835407270
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Deglutì a fatica, cercando di ingoiare il groppo che gli si era formato in gola. Le ballerine erano come angeli, le loro braccia come ali. Erano così piene di grazia, il modo in cui sollevavano e abbassavano le braccia faceva sembrare che stessero danzando nell’aria, soprattutto la ragazza in fondo.
La conosco! Jeremy fece un passo in avanti, tenendo lo sguardo sulla giovane donna.
Non poteva essere lei.
O invece sì?
Rimase immobilizzato di fianco a due torce fiammeggianti mentre la voce cantava dell’amore di Kalua. Il torso sottile della ragazza ondeggiava mentre le sue braccia delicate si muovevano come se stessero mimando le onde dell’oceano. Capelli folti e scuri le coprivano le spalle, brillando come seta nera. Le sue labbra color rubino erano socchiuse, come pronte per un bacio. Era immersa nella musica. Gli occhi erano abbassati come se fosse persa in un sogno.
Jeremy si strofinò gli occhi, sapendo perfettamente che non c’era niente che non andasse nella sua vista angelica. Riusciva a distinguere ogni ciglio scuro, ogni curva sensuale delle labbra, ed ogni poro di quel bel viso.
Rimase con il fiato sospeso in attesa che la ragazza sollevasse la testa. Lunghe ciglia si sollevarono lentamente, e occhi castani pieni di tristezza si posarono sul pubblico.
Leilani.
Ce l’aveva fatta. Stava finalmente facendo ciò che aveva sempre voluto. Stava danzando.
Jeremy era incantato. Anche quando Leilani si spostò sullo sfondo, per permettere a Candy di occupare la parte centrale del palco, non riuscì a toglierle lo sguardo di dosso. Qualcosa si smosse dentro di lui.
No. Quello no.
Fece immediatamente un passo indietro. Si scrollò di dosso le sensazioni folli che gli scorrevano dentro.
Si sentiva solo. Sì, si trattava sicuramente solo di quello. Leilani era una cara amica. Così come Sammy. Lui era qui solo per assicurarsi che stessero bene. Ora che aveva visto che Leilani stava bene, Jeremy poteva andarsene. Lei non avrebbe permesso che succedesse qualcosa al fratellino.
La musica si fermò, e il pubblico scoppiò in un applauso.
Ecco qui. Finito. Era ora di andare. Non c’era ragione di restare. Aveva visto ciò che doveva vedere.
Si girò di scatto, pronto a recarsi dall’altra parte dell’isola, quando un ragazzino con dei grandi occhi azzurri e macchie di cioccolato agli angoli della bocca gli bloccò la strada.
“Jeremy?”
3
Il cuore di Jeremy fece un balzo. Sammy non era più un bambino piccolo. Le sue guanciotte erano asciutte adesso. Aveva un gran numero di lentiggini sul naso, ed era alto almeno una spanna in più.
Assomiglia a suo padre.
Sammy si strofinò gli occhi come se non potesse credere a ciò che vedeva.
“Hey, amico. Sono io, Jeremy.”
Guardandolo più da vicino, Sammy gli toccò il bicipite. “Sei reale. Non si trattava di un amico immaginario.”
“Certo che sono—cosa stai facendo?” chiese Jeremy quando Sammy gli passò dietro e gli toccò le scapole. Si irrigidì quando realizzò quello che Sammy stava facendo.
Sta cercando le mie ali. Si ricorda.
“Lo sapevo” sussurrò Sammy con voce rauca, tornando a guardarlo in faccia. “Sapevo che eri vero.”
Prendendogli la mano, Sammy vi posò sopra il proprio palmo, osservando attentamente le mani come se dovessero sparire da un momento all’altro.
“Vero come il cioccolato.” Jeremy prese un tovagliolino da un tavolo e lo passò agli angoli della bocca di Sammy. “Vedo che ti piace ancora mangiare i Sammywich.”
Sammy si irrigidì e lasciò andare la mano di Jeremy.
Jeremy fece una smorfia quando si rese conto di ciò che aveva fatto. Non aveva bisogno di saper leggere la mente per capire a cosa stesse pensando Sammy. L’espressione tormentata sul suo viso diceva tutto. Jeremy gli riportava alla memoria un passato doloroso.
Maledizione! Perché mai sono qui? Non faceva altro che arrecare dolore alle persone a cui teneva. Era ovvio che Leilani e Sammy fossero andati avanti. Avrebbe dovuto lasciarli in pace invece di essere un promemoria dei giorni peggiori della loro vita.
“Scusami, Sammy. Non intendevo—”
Si sentì un forte schianto seguito da un coro di risate. Qualcuno gridò il nome di Leilani, seguito da una serie di imprecazioni. Il pubblico rise ancora più forte.
Gli occhi di Jeremy si rivolsero verso il palco. Candy era a terra, sulla schiena, e agitava le braccia e le gambe. Dietro a lei c’era Leilani, la bocca socchiusa mentre guardava intensamente verso lui e Sammy.
Il suo viso era pieno di emozioni. Shock, felicità, tristezza, e qualcos’altro.
Quello sguardo. Quegli occhi.
Lo attiravano verso di lei.
Avrebbe voluto farsi strada fra il pubblico che rideva, dimenticare di essere un arcangelo, e portar via lei e Sammy.
Quello sguardo sul suo viso era desiderio.
Desiderio per lui.
Smettila! Si infilzò le unghie nel palmo della mano.
Leilani era una ragazza giovane e suggestionabile. Lui rappresentava il passato che aveva perso. Il suo desiderio era per quel passato, non per lui. Jeremy doveva ricordarsi che erano amici. Il minimo che potesse fare era assicurarsi che lei stesse bene.
Le fece un cenno con la mano, sorridendo.
Leilani sbatté le palpebre, e poi il suo viso si contorse in una smorfia. Le si accese un fuoco negli occhi che tolse il respiro a Jeremy. Si appoggiò alla sedia lì vicino, quasi senza accorgersi del metallo che si piegava sotto la pressione delle sue dita.
Leilani scese dal palco con passo deciso, ignorando lo sguardo assassino di Candy e facendosi largo fra la folla spostando un uomo anziano con addosso una camicia hawaiana.
“Facciamo un applauso a queste belle ragazze” disse l’uomo. “E naturalmente un ringraziamento speciale per la nostra splendida Candy Hu.”
Candy rivolse uno sguardo malefico a Leilani e contemporaneamente un sorriso al pubblico mentre si allontanava dal palco.
Candy non era l’unica a possedere uno sguardo perforante.
“Uh oh. Leilani è arrabbiata” disse Sammy vedendola arrivare con passo deciso. “Scappa, Jeremy.”
Se non fosse stato un arcangelo, avrebbe seguito il consiglio di Sammy. Più Leilani si avvicinava, più faceva paura.
“Credo che sia troppo tardi, СКАЧАТЬ