Comando Primario: Le Origini di Luke Stone—Libro #2. Джек Марс
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Название: Comando Primario: Le Origini di Luke Stone—Libro #2

Автор: Джек Марс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Триллеры

Серия:

isbn: 9781094312798

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СКАЧАТЬ ‘noi’. Per anni l’aveva usata come una specie di motto personale.

      Ma adesso voleva saperne di più. Non gli bastava più vivere e morire per ragioni mai spiegate. Forse era stato il suicidio di Martinez a fargli cambiare definitivamente idea.

      Per il momento la fonte della maggior parte delle sue conoscenze era una donna quasi dieci anni più giovane di lui. Lanciò uno sguardo a Trudy Wellington, l’agente scientifico e analista della squadra, seduta una fila dietro di loro.

      Era vestita casualmente in un paio di jeans, una maglietta blu e calzini rosa. Sulla maglia c’erano due parole stampate in piccole lettere bianche: SII GENTILE. Si era sfilata le scarpe da ginnastica non appena erano saliti in aereo e si era accoccolata nel sedile con una cartelletta, un grosso fascicolo e diversi documenti. Stava studiando le carte e appuntandosi chissà che a penna. Quasi non aveva detto una parola da quando il jet era partito.

      Avvertendo gli occhi di Luke su di sé, alzò la testa per guardarlo da dietro i suoi occhiali rotondi dalla montatura rossa. Era bellissima.

      Trudy… che cosa le passava per la testa?

      “Sì?” disse lei.

      Luke sorrise. “Pensavo che potresti spiegarci che cosa ci facciamo qui. Non ci hanno detto praticamente niente al briefing, dato che erano quasi tutte informazioni riservate. Quando Don ha accettato la missione, ci ha avvisati che tu avresti saputo com’era la situazione una volta che fossimo stati in volo.”

      Ed e Swann si erano girato a guardarli.

      “E ormai siamo ufficialmente in volo,” calcò Swann.

      Luke guardò di nuovo fuori dal finestrino. Il sole era alle loro spalle e la giornata era finita. Da lì a qualche ora, man mano che avanzavano verso est, il cielo avrebbe iniziato a schiarirsi. Controllò l’orologio. Erano quasi le nove di sera.

      “Che ne dici, Trudy? Sei pronta a farci una lezioncina?”

      La ragazza fece un bizzarro saluto militare con la mano destra. Era terribile. Luke si rifiutò di guardare verso Ed per paura di scoppiare a ridere.

      “Pronta, capitano.”

      Si alzò per accomodarsi un sedile più avanti, avvicinandosi a loro.

      “Fingerò che nessuno di voi sappia niente di questa missione, delle persone coinvolte, dell’attuale stato dei nostri rapporti con la Russia né dell’obiettivo che ci hanno dato,” esordì. “Potrebbe rendere la conversazione un po’ più lunga del necessario, oppure no, ma almeno sarò certa che saremo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Va bene?”

      Luke annuì. “Bene.”

      “Anche per me,” confermò Ed.

      “Tanto è un lungo volo,” commentò Swann.

      Trudy annuì. “Allora cominciamo.”

      Fece una pausa per prendere fiato e guardò la pagina che aveva in grembo. Poi cominciò a raccontar loro una storia.

      * * *

      “All’inizio di questa giornata per noi, ieri per il loro fuso orario, i russi si sono impadroniti del sommergibile americano per la ricerca Nereus nelle acque internazionali del Mar Nero. Il confronto è avvenuto a centotrenta chilometri a sud-est della città di Yalta. Sì, dove si è tenuto il famoso incontro tra FDR, Winston Churchill e Joseph Stalin durante la Seconda Guerra Mondiale.”

      Ed Newsam sorrise. “Stiamo sguazzando nella storia qui.”

      “FDR?” ripeté Swann. “Il tizio che è stato assassinato a, uhm… Denver?”

      Trudy fece un smorfia. Sembrò quasi arrossire. Luke scosse la testa e trattenne una risata. Un pubblico difficile per una lezione di storia.

      “Il Nereus è stato un bersaglio facile. Un cacciatorpediniere russo lo ha seguito sin da quando ha abbandonato la nave madre. Poi insieme a due navi più piccole della Guardia Costiera Russa è converso sul sommergibile. Una volta che l’hanno circondato hanno mandato tre batiscafi, che gli si sono avvicinati e lo hanno scortato fino alla superficie. Lì hanno preso l’equipaggio in custodia.”

      “Chi sono gli uomini dell’equipaggio?” domandò Luke.

      Trudy cercò tra i documenti ed estrasse un foglio.

      “Si tratta di tre uomini. Il pilota del sommergibile è Peter Bolger, di quarantaquattro anni, residente a Falmouth, nel Massachusetts. Si è diplomato alla Maine Maritime Academy nel 1983. Quattro anni nella Guardia Costiera, congedato con onore nel 1987 con il rango di tenente. Ha passato quasi un decennio a pilotare navi per il Wood’s Hole Oceanographic Institution di Cape Cod, collaborando con diversi college, università e acquari. Nel novembre del 1996 è stato assunto dalla Poseidon Research International. A un occhio inesperto, sembrerebbe un civile che ha passato quasi tutta la sua vita da adulto sull’acqua, a svolgere delle ricerche. La sua presenza probabilmente serve a dare una patina di rispettabilità alla PRI.”

      “Sarà l’anello debole quando si tratterà di tirarli fuori,” commentò Luke.

      Trudy annuì. “Secondo il suo dossier, è alto un metro e settantacinque e pesa un po’ più di cento chili.”

      “Come fa a stare nel sommergibile?” domandò Swann.

      Ed scrollò le spalle. “Potrebbero essere tutti muscoli.”

      Fu il turno di Trudy di scuotere la testa. “Non è così.” Sollevò una foto di Peter Bolger. Non era morbosamente obeso, ma non aveva neanche un fisico da corridore.

      “Prossimo,” disse Luke.

      Trudy prese il foglio seguente.

      “Eric Davis, ventiseienne dottorando all’Università delle Hawaii, con una borsa di studio per Wood’s Hole. Come se le inventano queste cose? In realtà è un SEAL di ventotto anni di nome Thomas Franks. ROTC navale all’Università del Michigan, laureato con lode. Dopo la laurea è entrato in Marina e ha subito fatta domanda per la BUD/S. È stato in missione in Afghanistan e in Iraq, e anche in operazioni segrete sotto il Joint Special Operations Command. In questo caso il suo compito era di proteggere gli altri due uomini, e di liberarsi del Nereus nell’eventualità di un incidente o altro. È chiaro che non ha fatto nessuna delle due cose.”

      “Chiaro,” disse Swann.

      “Sarà il più utile,” intervenne Luke. “Se raggiungiamo gli uomini e sono ancora vivi, cerchiamo di mettergli un’arma o diverse armi nelle mani. Il maggior rischio con Franks è che potrebbe cercare di organizzare un tentativo di fuga prima del nostro arrivo, o rubare una pistola e cercare di uscirne sparando. Okay, prossimo.”

      Trudy prese l’ultimo foglio di carta. “Reed Smith, il comandante della missione di trentasei anni,” disse. “Un fantasma. Una completa mina vagante. La sua vera identità e l’età sono Top Secret. Non so niente su di lui, a parte il fatto che negli ultimi sei mesi ha lavorato come ricercatore associato alla PRI. Nessuno ha idea di dove venga e che cosa abbia combinato. È l’uomo per cui sono più preoccupati alla CIA e al Pentagono. A quanto pare nella sua testolina ci sono molti segreti.”

      Swann СКАЧАТЬ