Il Conte Di Edgemore. Amanda Mariel
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Название: Il Conte Di Edgemore

Автор: Amanda Mariel

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Зарубежные любовные романы

Серия:

isbn: 9788835402695

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СКАЧАТЬ desidererebbe che a voi non piaccia la sua ospite. Sapete, è abbastanza legata a Carstine.”

      “Veramente, non lo sapevo.”

      “Beh, lo è. Carstine è la figlia della sua cara amica, la signora Leticia Greer. Di sicuro ricordate nostra madre parlare di lei.”

      Blake non ricordava il nome. “Temo di no.”

      Minerva gli prese il bicchiere, si alzò e si diresse verso la credenza- “Erano amiche a scuola. Leticia è inglese ma ha sposato un signore scozzese. Lei e nostra madre sono rimaste in contatto per tutti questi anni, nonostante le miglia che le separano.” Minerva riempì il bicchiere. “Quando Leticia scrisse a nostra madre, esprimendo il suo desiderio di far venire Carstine a Londra, lei non potè esimersi dal finanziare la ragazza.”

      “È proprio da lei.” Blake prese il bicchiere, passò le dita nei bordi mentre pensava a ciò che gli aveva detto Minerva. Carstine era una ragazza scozzese con sangue inglese, e la figlia di una cara amica della madre. Sospirò. Per quanto gli facesse male, avrebbe dovuto tentare di riparare la loro relazione.

      “Nostra madre adora queste cose, adesso capite perché vi vorrebbe vedere andare d’accordo?”

      Blake alzò una mano in rassegnazione. “Avete vinto cara. Non vi è motivo di continuare.”

      “La inviterete quindi per una gita in slitta?”

      “Appena si sarà rimessa,” disse Blake, prendendo un lungo lento sorso del suo brandy.

      Portarsi a letto la ragazza era completamente fuori questione. Avrebbe dovuto trovare un modo più civile di pareggiare i conti . Portò il bicchiere alle labbra.

      No, non avrebbe dovuto rinunciare alla sua vendetta.

      Bevendo un altro sorso, pensò a quanto si fosse sbagliato. Non sarebbe stato un felice Natale, per niente. Sarebbe stato irritante. Le donne nella sua casa l’avrebbero reso tale, sicuro come il fatto che avrebbe nevicato.

      “Blake?”

      Si girò verso Minerva. “Cosa?”

      “State bene?”

      “Certo.” La salutò mentre si rilassava sul divano. “Siate gentile e consegnate il mio invito.”

      Minerva si illuminò “Con piacere.”

      CAPITOLO 3

      Il respiro di Blake si interruppe quando Carstine apparve in veranda. Già pensava fosse bella ma adesso, vestita come una lady, era incantevole.

      IL suo sguardo andò dal cappuccio pellicciato del suo mantello color zaffiro fino ai piedi e ritorno, senza perdere una curva. I suoi occhi brillavano, le labbra rosa e carnose, le guance leggermente colorite, probabilmente dalla brezza invernale.

      Rimase a bocca aperta mentre si avvicinava, poi tese una mano. “Permettetemi.”

      Carstine incontrò il suo sguardo, ma non prese la mano. “Credo che dobbiate ingoiare più di un rospo prima che acconsenta a venire da qualche parte con voi.” Il suo dolce sorriso smentiva le sue parole.

      Blake si ricordò perché non gli piaceva quella donna. Era fastidiosa, critica e con la lingua tagliente. Non sopportava gli abusi, nemmeno per Minerva.

      Esasperato, scosse la testa. “Lo faccio solo per Minerva, ma se non avete la stessa cura per mia sorella o per mia madre, potete tornare in casa.

      Carstine strinse gli occhi prima di tirare indietro la testa e ridere.

      Ridere! Quella donna insolente lo trovava divertente. Cosa diavolo c’era di sbagliato in lei?

      A ripensarci, non gli importava saperlo. Blake mise le mani in tasca e si girò per andarsene.

      “Aspettate,” lo chiamò. “Mi dispiace. Facciamo il nostro dovere per la vostra famiglia.”

      Si voltò, con uno sguardo torvo.

      “Dai, potremmo anche divertirci.” Carstine si avvicinò e mise un braccio intorno al suo. “Non siate acido. Prometto di esser gentile d’ora in poi.”

      Lui la puntò con lo sguardo. “Sarà meglio, o vi lascerò nella neve a badare a voi stessa.”

      Lei sorrise. “Non osereste. Lo avete detto ieri.”

      “È stato prima di conoscervi.” Sorrise divertito, guidandola verso la slitta.

      “Ho detto che mi dispiace,” protestò lei.

      Blake girò attorno alla slitta, salì e si mise accanto a lei. “Anche io, ma le mie scuse non sono servite a nulla.” Volse lo sguardo verso di lei. “Debbo forse perdonarvi nonostante voi non abbiate perdonato me?”

      “No, vi sbagliate.” Agitò la mano con vigore. “Vi ho perdonato nel momento in cui ho visto il vostro imbarazzo per il vostro errore.”

      Con calma Blake prese le redini e fece muovere la slitta. “Allora perché siete stata così difficile?”

      “Per divertimento. Siete piuttosto carino quando siete arrabbiato, sapete.” Le sua risa riempivano l'aria con una contagiosa, capricciosa melodia.

      Pensava fosse carino? Lottò per non sorridere, e le diede uno sguardo di rimprovero- “Non sono minimamente divertito.”

      “Voi e Beira sembrate avere lo stesso umore.”

      “Beira?” Chiese Blake, incuriosito.

      “Si, la dea dell’inverno.” Carstine prese un po’ di neve e la lanciò in aria. “Non avete sentito parlare di lei?”

      “Temo di no,” rispose Blake.

      “È una vecchia donna emaciata, con la pelle color cenere e un solo occhio. Beira regna sull’inverno, e quando non è contenta, fa in modo che si sappia.”

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