Un Killer tra i Soldati . Блейк Пирс
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СКАЧАТЬ tutti così tanto in me.

      Si sentì grata e umile, ma anche un po’ in colpa.

      Che cosa queste semplici persone avrebbero pensato di lei se avessero conosciuto i suoi segreti più oscuri?

      Non sapevano niente del suo attuale rapporto con un terribile quanto brillante killer evaso da Sing Sing. Certamente non sospettavano che il criminale l’avesse aiutata a risolvere diversi casi. E in alcun modo potevano essere a conoscenza di quanto la vita di Riley fosse intrecciata con quella di Shane Hatcher.

      Riley quasi rabbrividì al pensiero.

      Non c’era da meravigliarsi che quella medaglia fosse più pesante delle altre.

      No, non me lo merito, pensò Riley.

      Ma che cosa doveva fare, voltarsi e restituirla al Direttore Milner?

      Invece, riuscì a sorridere e a pronunciare poche parole di apprezzamento. Poi, scese attentamente dal palco.

      *

      Alcuni istanti dopo, Riley si trovò in una grande stanza affollata, che era stata allestita per un rinfresco. Sembrava che la maggior parte delle persone che si trovava nell’auditorium fosse lì. Scoprì di essere il centro di una fervida attività: tutti si congratulavano con lei, ad uno ad uno. Era grata per la stabilizzante presenza del Direttore Milner, che era proprio al suo fianco.

      I primi a congratularsi con lei furono i colleghi, agenti, specialisti, responsabili ed impiegati.

      La maggior parte di loro era visibilmente felice per lei. Per esempio, Sam Flores, l’instancabile capo della squadra del laboratorio di Quantico, le mostrò il pollice all’insù silenziosamente, e le rivolse un sincero sorriso, per poi passare oltre.

      Ma Riley aveva anche dei nemici, ed anche loro erano presenti. La più giovane era Emily Creighton, un’agente piuttosto inesperta, che si vantava di essere la rivale di Riley. Riley l’aveva richiamata, accusandola di un errore dovuto all’inesperienza alcuni mesi prima, e la giovane provava del risentimento per lei da allora.

      Quando fu il turno della Creighton di congratularsi con Riley, la giovane agente si sforzò di sorridere a denti stretti, le strinse la mano e borbottò: “Congratulazioni” e si defilò.

      Altri colleghi si fecero avanti, prima che l’Agente Speciale in Carica Carl Walder si avvicinasse a Riley. Infantile per aspetto e per comportamento, Walder era l’idea di Riley del burocrate. Erano sempre ai ferri corti. Infatti, lui l’aveva sospesa e persino licenziata alcune volte.

      Ma ora, Riley era contenta per via della sua espressione di sottomessa benevolenza nei suoi riguardi. Con il Direttore Milner accanto a lei, Walder non osò mostrare altro che simulato rispetto.

      La sua mano era umida e fredda mentre stringeva la sua, e la donna notò rivoli di sudore sulla fronte dell’uomo.

      “Un premio ben meritato, Agente Paige” disse in tono scosso. “Siamo onorati di averla nella nostra forza.”

      Poi, Walder strinse la mano al direttore dell’FBI.

      “Mi fa piacere che lei si sia unito a noi, Direttore Milner” Walder disse.

      “E’ un piacere” il Direttore Milner rispose.

      Riley osservò il volto del direttore. C’era per caso un leggero sorriso mentre annuiva a Walder? Non poteva esserne sicura. Ma sapeva che Walder non aveva molta autorità all’interno del Bureau, e non aveva nemmeno una grande influenza su subordinati o superiori.

      Dopo che l’ultimo dei suoi colleghi di Quantico si fu congratulato con lei, la successiva ondata di persone a farlo suscitò in lei delle forti emozioni. Si trattava di persone che aveva conosciuto durante lo svolgimento del proprio dovere, o persone che aveva salvato. Riley non si aspettava di ritrovarle lì, specialmente non in tale numero.

      Il primo era un uomo fragile ed anziano, che lei aveva salvato da un folle avvelenatore lo scorso gennaio. Prese la mano di Riley tra le sue, e disse lacrimevolmente: “Grazie, grazie, grazie” ancora e ancora.

      Riley non riuscì a fare a meno di piangere.

      Poi, arrivarono Lester e Eunice Pennington e la loro figlia adolescente, Tiffany. A febbraio, la sorella maggiore di Tiffany, Lois, era stata assassinata da un giovane folle. Riley non aveva visto i Pennington da quando aveva risolto il caso, e riuscì a malapena a credere che fossero lì. Si ricordava di loro distrutti e afflitti dal dolore. Ma sorridevano attraverso le lacrime, felici per Riley e grati perché aveva ottenuto giustizia per loro.

      Mentre Riley scambiava con loro delle strette di mano, si chiese quanto ancora avrebbe resistito senza lasciare la stanza in lacrime.

      Infine arrivò Paula Steen, l’anziana madre di una ragazza che era stata uccisa ben venticinque anni prima, nel caso per cui Riley era stata premiata quel giorno.

      Riley si sentiva davvero sopraffatta ora.

      Lei e Paula erano state ormai in contatto per tanti anni, parlando al telefono ogni anniversario della morte della figlia.

      La presenza lì di Paula, quel giorno, aveva colto Riley completamente di sorpresa.

      Strinse la mano di Paula, provando a non scoppiare a piangere in modo incontrollabile.

      “Paula, grazie di essere venuta” riuscì a dire attraverso le lacrime. “Spero che resteremo ancora in contatto.”

      Il sorriso della donna era radioso, e non stava affatto piangendo.

      “Oh, continuerò a chiamarti una volta all’anno come sempre, lo prometto” Paula disse. “Fino a quando resterò in questo mondo. Ora che hai catturato il killer di Tilda, mi sento pronta ad andare, a unirmi a lei e a mio marito. Mi aspettano da tanto tempo ormai. Grazie di cuore.”

      Riley sentì un’improvvisa fitta di dolore dentro di sé.

      Paula la stava ringraziando per la pace che ora aveva trovato, ringraziandola per averle permesso di morire finalmente.

      Era troppo da elaborare per Riley.

      Non riusciva proprio a parlare.

      Invece, diede un maldestro bacio a Paula sulla guancia, e l’anziana donna si allontanò.

      Ora la gente stava andando via, e la stanza era notevolmente meno affollata.

      Ma le persone che più contavano per lei erano ancora presenti. Blaine, Crystal, Jilly, April e Gabriela erano rimasti nelle vicinanze ad osservarla per tutto il tempo. Riley si sentiva specialmente felice dello sguardo orgoglioso sul viso di Gabriela.

      Vide che anche le ragazze stavano sorridendo, mentre l’espressione di Blaine era di profonda ammirazione. Riley sperava che quella cerimonia non lo avesse intimidito o spaventato.

      Ad avvicinarsi a lei furono tre persone, che era molto felice di vedere. Uno dei suoi partner storici, Bill Jeffreys. Al suo fianco, c’era Lucy Vargas, un’agente entusiasta e promettente che considerava Riley come sua mentore. Insieme a loro, comparve Jake Crivaro.

      Riley fu sorpresa di vedere Jake. Era stato il suo partner anni prima, ed СКАЧАТЬ