Un Killer tra i Soldati . Блейк Пирс
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Читать онлайн книгу Un Killer tra i Soldati - Блейк Пирс страница 3

СКАЧАТЬ dov’era ora Worthing?

      Adams si fece largo tra le reclute, entrò nella caserma, attraversò il dormitorio passando in mezzo alle file di letti, finché non arrivò all’ufficio di Worthing.

      Bussò forte alla porta.

      “Worthing, sei lì?”

      Non ci fu alcuna risposta.

      “Worthing, sono il tuo Colonnello, e, se sei lì, faresti meglio a rispondermi.”

      Ancora una volta, nessuna risposta.

      Adams girò la maniglia della porta, spalancandola.

      L’ufficio era perfettamente ordinato, e al suo interno non c’era nessuno.

      Dove diavolo è andato? Adams si chiese.

      Worthing si era presentato alla base quella mattina?

      Poi, Adams notò il cartello VIETATO FUMARE appeso alla parete dell’ufficio.

      Ricordò che il Sergente Worthing era un fumatore.

      Il sergente istruttore era appena uscito a fumare?

      “No, impossibile” esclamò ad alta voce Adams.

      Non aveva alcun senso.

      Nonostante ciò, Adams uscì dall’ufficio e si diresse alla porta sul retro della caserma.

      Aprì la porta e rimase immobile a guardare nella prima luce del mattino.

      Non dovette guardare a lungo.

      Il Sergente Worthing era accovacciato con la schiena contro la parete della caserma, una sigaretta ormai esaurita pendeva fuori dalla bocca.

      “Worthing, ma che diavolo…?” Adams ringhiò.

      Poi, indietreggiò di fronte a quello che vide.

      Al livello degli occhi di Adams, c’era una grossa chiazza scura sulla parete.

      Da lì, un rivolo di liquido scuro arrivava fin dove Worthing era accovacciato.

      Poi, il colonnello scorse il buco nero nel bel mezzo della testa del sergente.

      Era stato raggiunto da un proiettile.

      Il foro d’entrata era minuscolo, ma quello d’uscita era nel retro del cranio di Worthing. L’uomo era stato colpito a morte, mentre fumava lì una sigaretta di mattino presto. Il colpo era stato così preciso, che il sergente istruttore era stato ucciso all’istante. Persino la sigaretta era rimasta tranquillamente nella sua bocca.

      “Gesù Cristo” Adams mormorò. “Non di nuovo.”

      Poi, si guardò intorno. Un grande campo vuoto si estendeva dietro la caserma. Il colpo era stato esploso da una grande distanza. Il che significava che l’autore doveva essere un tiratore scelto.

      Adams scosse la testa, incredulo.

      Sapeva che la sua vita stava per complicarsi molto.

      CAPITOLO UNO

      Riley Paige guardava fuori da una finestra della sua casa di città. Era una piacevole giornata primaverile, una di quelle che, comunemente nelle fiabe, vengono descritte con gli uccelli che cantano ed i fiori che sbocciano. L’aria era fresca e pulita. Ma, nonostante tutto, una certa oscurità sembrava essere in agguato.

      Aveva la strana sensazione che tutta quella bellezza fosse in qualche modo terribilmente fragile.

      Ecco perché teneva le mani lungo i fianchi, come se si trovasse in un negozio di porcellane delicate, e un singolo movimento sbagliato rischiasse di rompere un oggetto grazioso e costoso. O forse, come se quel perfetto pomeriggio fosse semplicemente una sottile illusione di carta, che sarebbe svanita al tocco di una mano, solo per svelare …

      Che cosa? Riley si chiese.

      L’oscurità di un mondo pieno di dolore, terrore e male?

      O l’oscurità che si celava nella sua stessa mente, l’oscurità di troppi pensieri e segreti?

      Una voce femminile adolescenziale destò Riley dai suoi pensieri.

      “A che cosa stai pensando, mamma?”

      Riley si voltò. Si rese conto di aver momentaneamente dimenticato le altre persone presenti in soggiorno.

      La ragazza che aveva parlato era Jilly, la magra tredicenne che Riley stava per adottare.

      “Niente” Riley rispose.

      Il suo splendido ex vicino Blaine Hildreth le sorrise.

      “Sembravi di certo distante” le disse.

      Blaine era appena arrivato a casa di Riley, con la sua figlia adolescente, Crystal.

      Riley disse: “Immagino mi stessi chiedendo dove sia finita April.”

      Era preoccupata. La figlia quindicenne di Riley non era ancora rientrata da scuola. April si era dimenticata che avevano in programma di andare a breve a cena al ristorante di Blaine?

      Crystal e Jilly ridacchiarono maliziosamente tra loro.

      “Oh, sarà qui presto” Jilly disse.

      “Scommetto che arriverà da un momento all’altro” Crystal aggiunse.

      Riley si chiese che cosa le ragazze sapessero che lei ignorava. Sperava che April non si fosse messa nei guai. Aveva attraversato una fase ribelle, e aveva affrontato un grande trauma alcuni mesi prima. Ma sembrava stare molto meglio ora.

      Poi, Riley guardò gli altri nella stanza, rendendosi conto di essere stata una pessima ospite.

      “Blaine, Crystal, non vi ho nemmeno offerto qualcosa da bere. Ho del ginger ale. E anche del bourbon, se ti va, Blaine.”

      “Il ginger ale è perfetto, grazie” Blaine rispose.

      “Anche per me, grazie” Crystal aggiunse.

      Jilly iniziò ad alzarsi dalla sedia.

      “Vado a prenderne un po’” Jilly si offrì.

      “Oh, no, non ce n’è bisogno” Riley replicò. “Ci penso io.”

      Riley andò dritta in cucina, contenta di avere qualcosa da fare. Servire bibite sarebbe normalmente spettato a Gabriela, la governante guatemalteca che viveva in casa con Riley. Ma Gabriela aveva il giorno libero, ed era andata a trovare degli amici. A volte, la governante faceva sentire Riley una donna viziata, ed era bello poter servire da bere per una volta. Manteneva anche la sua mente concentrata sul presente piacevole.

      Versò il ginger ale nei bicchieri per Crystal e Blaine, e anche per se stessa e Jilly.

      Mentre СКАЧАТЬ