Il Risveglio Del Killer . Блейк Пирс
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Читать онлайн книгу Il Risveglio Del Killer - Блейк Пирс страница 10

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      “Non che io non ti capisca” rispose. “E’ una dannata vita folle quella che hai, cerchi giustizia per gente che è già morta, quindi proprio chi non ha più bisogno di giustizia. Proprio com’è stato con me in Vietnam, una stupida guerra che non si poteva vincere in alcun modo. Sei una cacciatrice, come me. Ti ho cresciuta in quel modo. Non conosciamo altro, noi due.”

      Rimasero immobili in una muta, reciproca sfida.

      Qualche volta Riley riusciva a sconfiggerlo, facendogli battere le palpebre.

      Ma questa non era una di quelle volte.

      Batté dunque le palpebre e distolse lo sguardo.

      Il padre sogghignò, congedandosi bruscamente: “Accidenti, se vuoi restare da sola, per me va bene. Neanch’io mi sto esattamente godendo la tua compagnia.”

      Si voltò allontanandosi lungo la spiaggia.

      Riley tornò a guardare i suoi familiari e vide che tutti si stavano allontanando: April e Jilly mano nella mano, Blaine e Crystal in altra direzione.

      Mentre già stavano scomparendo nella prima luce del mattino, Riley batté le mani sulla barriera e provò a gridare …

      “Tornate! Vi prego, tornate indietro! Vi amo tutti!”

      Le labbra si mossero ma dalla bocca non uscì alcun suono.

      *

      Riley spalancò gli occhi e si trovò sdraiata nel letto.

      Un sogno, pensò. Avrei dovuto sapere che si trattava di un sogno.

      Talvolta il padre le appariva nei sogni.

      Dopo tutto, in quale altro modo avrebbe potuto passare a trovarla, essendo morto?

      Le ci volle un altro momento per rendersi conto di avere gli occhi bagnati di pianto.

      L’opprimente solitudine, l’isolamento dalle persone che più amava al mondo, l’avvertimento ricevuto dal padre …

      “Sei una cacciatrice, come me.”

      C’era poco da meravigliarsi che si fosse svegliata angosciata.

      Prese un fazzoletto e, a poco a poco, riuscì a calmarsi e smettere di singhiozzare. Ma, anche così, quel senso di solitudine non intendeva scomparire. Si ricordò che le ragazze dormivano in un’altra camera, e Blaine in una terza.

      Ma le sembrava in qualche modo difficile crederlo.

      Da sola al buio, si sentì come se tutti fossero molto distanti, dall’altro capo del mondo.

      Pensò di alzarsi e camminare in punta di piedi per il corridoio, e di unirsi a Blaine nella sua camera, ma …

      Le ragazze.

      Dormivano in camera separate per via delle ragazze.

      Sistemò il cuscino intorno alla testa e provò a riaddormentarsi, ma non riusciva a smettere di pensare …

      Un martello.

      Qualcuno in Mississippi è stato ucciso con un martello.

      Si disse che non era un suo caso, e che aveva detto di no a Brent Meredith.

      Ma, anche quando finalmente riuscì a riaddormentarsi, quei pensieri non l’abbandonarono …

      C’è un killer a piede libero.

      C’è un caso da risolvere.

      CAPITOLO CINQUE

      Entrando nella stazione di polizia di Rushville, prima tappa del suo giro mattutino, Samantha avvertì la sensazione di essersi messa nei guai. Il giorno prima aveva fatto alcune telefonate, che probabilmente non avrebbe dovuto fare.

      Forse dovrei imparare a farmi gli affari miei, pensò.

      Ma, in qualche modo, farsi gli affari propri non le riusciva facilmente.

      Provava sempre a sistemare le cose: talvolta quelle che non si potevano aggiustare, o quelle che altre persone non volevano che fossero aggiustate.

      Come al solito, al suo arrivo, Sam non vide altri poliziotti ma soltanto la segretaria del capo, Mary Ruckle.

      I colleghi agenti la prendevano molto in giro per questo …

      “La buona vecchia affidabile Sam” dicevano. “Sempre la prima ad arrivare e l’ultima ad andarsene.”

      In qualche modo, non sembrava che intendessero farle un complimento. Ma, ripensandoci, trovava naturale che la “buona vecchia affidabile Sam” fosse presa di mira: era la poliziotta più giovane e l’ultima arrivata nelle forze dell’ordine di Rushville. Non era di alcun aiuto il fatto che fosse anche l’unica donna.

      Per un momento, Mary Ruckle non sembrò notare l’arrivo di Sam. Era profondamente impegnata a farsi le unghie, la sua abituale occupazione durante la maggior parte della giornata lavorativa. Sam non riusciva a comprendere il piacere di farsi le unghie. Lei teneva sempre le sue semplici e corte e forse questa era una delle varie ragioni per cui la gente la considerava, beh …

      Poco femminile.

      Non che Mary Ruckle fosse ciò che Sam considerava affascinante. Aveva il viso stretto e cattivo, come se fosse stato messo insieme da una molletta da bucato sulla punta del naso. Eppure, Mary era sposata e aveva tre figli, e pochi a Rushville prevedevano quel tipo di vita per Sam.

      Sam non sapeva che cosa desiderava davvero. Provava a non pensare troppo al futuro. Forse era questo il motivo per cui si concentrava tanto su ogni cosa in cui si imbatteva, giorno dopo giorno. Non riusciva davvero ad immaginare un futuro per se stessa, almeno non tra le scelte che sembravano essere disponibili.

      Mary soffiò sulle sue unghie, guardò Sam e disse …

      “Il Capo Crane vuole parlarti.”

      Sam annuì con un sospiro.

      Proprio come mi aspettavo, pensò.

      Entrò nell’ufficio e trovò il Capo Crane Carter intento a giocare a Tetris sul suo computer.

      “Solo un minuto” balbettò, sentendo Sam entrare nella stanza.

      Probabilmente distratto dall’ingresso, perse rapidamente la partita a cui stava giocando.

      “Dannazione” esclamò, guardando lo schermo.

      Sam si preparò. Probabilmente era già stufo di lei. Perdere una partita di Tetris non doveva aver migliorato il suo umore.

      Il Capo si girò nella sua sedia girevole e disse …

      “Kuehling, siediti.”

      Sam si sedette obbediente di fronte alla sua scrivania.

      Crane СКАЧАТЬ