Morte Sui Binari . Блейк Пирс
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Читать онлайн книгу Morte Sui Binari - Блейк Пирс страница 12

СКАЧАТЬ possiamo portare il corpo via da qui, tanto meglio.”

      Mentre tutti facevano le presentazioni, Riley guardò Cullen: sembrava molto giovane, e aveva un fisico eccezionalmente muscoloso, le braccia sporgevano da sotto le maniche corte dell’uniforme, e la camicia attillata evidenziava il suo torace.

      Pensò che il soprannome “Toro” gli calzasse piuttosto bene. Ma Riley, lungi dall’esserne attratta, tendeva a diffidare di uomini che ovviamente passavano molte ore in palestra, per ottenere un tale aspetto.

      Si chiese quando un uomo muscoloso come Toro Cullen trovasse in realtà il tempo per fare tutto il resto. Poi, notò che non indossava una fede nuziale. Immaginava che la sua vita ruotasse intorno al suo lavoro, e non molto altro.

      Sembrava di indole buona ma non molto scioccato dalla natura insolitamente disgustosa della scena del crimine. Naturalmente, era lì da qualche ora ormai, un tempo sufficiente per essersi abituato. Nonostante tutto, l’uomo parve a Riley vanitoso e superficiale.

      Gli chiese: “Avete identificato la vittima?”

      Toro Cullen annuì.

      “Sì, si chiamava Reese Fisher, trentacinque anni. Viveva proprio qua vicino a Barnwell, dove lavorava come bibliotecaria. Era sposata con un chiropratico.”

      Riley guardò i binari. La linea formava una curva, così che non riusciva a vedere molto distante in ciascuna direzione.

      “Dov’è il treno che l’ha schiacciata?” chiese a Cullen.

      Cullen fece un cenno, spiegando: “ A circa mezzo miglio da qui, esattamente dove si è fermato.”

      Riley notò un uomo obeso, che indossava un’uniforme nera, accovacciato accanto al corpo.

      “Quello è il coroner?” chiese a Cullen.

      “Sì, lasciate che ve lo presenti. Questo è il coroner di Barnwell, Corey Hammond.”

      Riley si accovacciò accanto all’uomo. Sentiva che, a differenza di Cullen, Hammond si stava ancora sforzando per contenere lo shock. Il respiro era affannoso, forse per via del suo peso, ma anche, lei sospettava, per la repulsione e l’orrore. Senz’altro, non aveva mai visto nulla del genere nella sua giurisdizione.

      “Che cosa può dirci finora?” Riley si rivolse al coroner.

      “Nessun segno di violenza sessuale, si direbbe” Hammond esordì. “Coerente con l’autopsia dell’altro coroner sulla vittima di quattro anni fa, vicino Allardt.”

      Hammond indicò dei pezzi strappati di nastro adesivo intorno al collo e alle spalle della donna.

      “Il killer le ha legato mani e piedi, poi le ha messo il nastro intorno al collo legandola al binario, e le ha immobilizzato le spalle. Deve essersi agitata moltissimo, per provare a liberarsi. Ma non ha avuto alcuna possibilità.”

      Riley si voltò verso Cullen e domandò: “La bocca non é imbavagliata. Qualcuno può averla sentita urlare?”

      “Pensiamo di no” Cullen rispose, indicando verso alcuni alberi. “Ci sono delle case in mezzo a quel bosco, ma nessuno avrebbe potuto sentire. Un paio dei miei uomini sono andati di porta in porta, chiedendo se qualcuno avesse sentito qualcosa, o che cosa fosse accaduto nel momento dell’omicidio. Nessuno ha visto o sentito nulla. Ne sono venuti a conoscenza tramite la tv, o su internet. E’ stato loro detto di stare lontano da qui. Finora, non abbiamo avuto alcun problema con i curiosi.”

      Bill chiese: “Per caso, le è stato rubato qualcosa?”

      Cullen alzò le spalle.

      “Crediamo di no. Abbiamo trovato la sua borsetta proprio qui accanto a lei, e aveva ancora documenti identificativi e denaro, e tutte le carte di credito. Oh, e un cellulare.”

      Riley studiò il corpo, provando ad immaginare quanto il killer avesse voluto far assumere alla vittima quella posizione. Talvolta, riusciva a percepire un forte, persino inspiegabile sensazione del killer, semplicemente sintonizzandosi con ciò che circondava la scena del crimine. Talvolta, sembrava quasi che riuscisse a penetrare nei suoi pensieri, conoscendo le sue intenzioni, mentre commetteva l’omicidio.

      Ma non in quel momento.

      Qui le cose erano troppo confuse, con tutte queste persone lì intorno.

      Lei disse: “Deve averla soggiogata in qualche modo, prima di legarla così. E che mi dice dell’altro cadavere, la vittima che è stata uccisa prima? Il coroner locale ha trovato delle droghe nell’organismo?”

      “C’era del flunitrazepam nel sangue” rispose il coroner Hammond.

      Riley dette un’occhiata ai suoi colleghi. Sapeva che cosa fosse il flunitrazepam, e sapeva che lo stesso valeva per Jenn e Bill. Il suo nome comune era Rohypnol, ed era comunemente nota come la droga dello stupro o come “roofies.” Era illegale, ma anche facile da comprare per le strade.

      E certamente avrebbe soggiogato la vittima, rendendola inoffensiva ma forse non pienamente cosciente. Riley sapeva che il flunitrazepam aveva un effetto amnesico, una volta entrato in circolo. Lei rabbrividì nel comprendere …

      Potrebbe avere cessato l’effetto proprio qui, prima che lei morisse.

      In tal caso, la povera donna non avrebbe avuto idea del come o del perché una cosa terribile le fosse accaduta.

      Bill si grattò il mento, mentre guardava il corpo.

      Lui disse: “Dunque, forse è cominciato tutto come un incontro con stupro, con il killer che le ha sciolto la droga nel drink in un bar o forse ad una festa.”

      Il coroner scosse la testa.

      “Apparentemente no” l’uomo chiarì. “Non c’era traccia di droga nello stomaco dell’altra vittima. Deve averle fatto un’iniezione.”

      Jenn disse: “Che strano.”

      Il Vice Capo Toro Cullen guardò Jenn con interesse.

      “Perché?” l’uomo chiese.

      Jenn alzò leggermente le spalle.

      La giovane disse: “E’ un po’ difficile da immaginare, tutto qua. Il flunitrazepam non fa effetto immediato, a prescindere da come viene rilasciato nell’organismo. La vittima ignara forse beve per un po’ con il suo futuro aggressore, e comincia a sentirsi frastornata senza saperne il motivo, e, piuttosto in fretta, diventa indifesa. Ma se il nostro killer l’ha colpita con un ago, ha immediatamente saputo di essere nei guai, e rimanevano alcuni minuti prima che la droga facesse effetto. Non sembra … molto efficiente.”

      Cullen sorrise a Jenn, un po’ flirtando, agli occhi di Riley.

      “Ha senso per me” replicò. “Lasciate che ve lo dimostri.”

      Si spostò alle spalle di Jenn, che era molto più bassa di lui. Mosse il braccio verso il collo della donna e Jenn indietreggiò.

      “Ehi, che cosa sta facendo?” Jenn.

      “Una semplice dimostrazione. Tranquilla, non le farò del male.”

      Jenn СКАЧАТЬ