Morte Sui Binari . Блейк Пирс
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Читать онлайн книгу Morte Sui Binari - Блейк Пирс страница 11

СКАЧАТЬ film muti che rappresentassero qualcuno in pericolo di finire sotto un treno?”

      “Certo” Jenn disse. “Talvolta, un personaggio veniva spinto o cadeva sui binari, e forse perdeva i sensi, quando un treno stava arrivando. Ma non è lo stesso scenario, vero? Inoltre, proprio come in quella vecchia rappresentazione, il personaggio del film in pericolo in genere era un uomo, che veniva salvato dall’eroina!”

      L’interesse di Riley fu profondamente destato da questa osservazione. Sapeva che Jenn non stava perdendo tempo con quelle ricerche; dovevano verificare tutto ciò che poteva costituire il movente per un killer. Ed era utile conoscere tutti i precedenti culturali di un qualsiasi scenario con cui potessero avere a che fare, inclusi quelli inventati.

      O, in questo caso, inesistenti, Riley pensò.

      Qualunque fattore potesse aver influenzato il killer era importante.

      Rifletté per un momento, poi chiese a Jenn: “Significa che possono esserci dei casi reali di persone uccise, legate a dei binari ferroviari?”

      “In verità, è accaduto nella vita reale” Jenn disse, estraendo ulteriori informazioni sullo schermo del suo computer. “Tra il 1874 e il 1910, almeno sei persone sono state uccise in quel modo. Non riesco a trovare molti esempi da allora, tranne per uno che è accaduto molto recentemente. In Francia, un uomo ha legato la sua ex-moglie a ai binari ferroviari, il giorno del compleanno della donna. Poi, si è messo di fronte al treno in arrivo, ad alta velocità, perciò è morto con lei: un omicidio-suicidio. In ogni caso, sembra essere un modo raro di assassinare qualcuno. E nessuno dei casi che ho trovato sembra essere stato commesso da un serial killer.”

      Jenn rivolse di nuovo a sé lo schermo del computer, e tornò silenziosa.

      Riley rimuginò sulle parole che Jenn aveva appena pronunciato …

      “… un modo raro di assassinare qualcuno.”

      Riley pensò …

      Raro, ma non insolito.

      Si chiese se quegli omicidi avvenuti tra il 1874 e il 1919 fossero stati ispirati da quelle vecchie interpretazioni teatrali, in cui i personaggi venivano legati a binari ferroviari … Riley era a conoscenza di altri esempi recenti della vita che imitava l’arte in un modo orribile: casi in cui gli assassini venivano ispirati da romanzi, film o videogiochi.

      Forse, le cose non erano cambiate molto.

      Forse, le persone non erano cambiate molto.

      E che ne era del killer che stavano per cercare?

      Sembrava ridicolo immaginare di dover dare la caccia ad uno psicopatico, emulatore di un cattivo baffuto, che, con la sua grande malvagità melodrammatica, non era mai davvero esistito, nemmeno nei film.

      Ma che cosa poteva guidare questo killer?

      La situazione era fin troppo chiara e familiare. Riley ed i suoi colleghi avrebbero dovuto trovare la risposta a quella domanda, altrimenti altre persone sarebbero state uccise.

      Riley rimase seduta ad osservare Jenn lavorare al suo computer. Era una scena incoraggiante. Per il momento, la giovane partner sembrava aver allontanato le sue ansie relative alla misteriosa “zia Cora.”

      Ma quanto durerà? Riley si chiese.

      Ad ogni modo, vedere Jenn così concentrata sulla ricerca ricordò a Riley che avrebbe dovuto fare la stessa cosa. Non aveva mai lavorato ad un caso relativo ai treni prima d’ora, e aveva molto da imparare. E, dunque, rivolse la sua attenzione al computer.

      *

      Proprio come Meredith aveva detto, Riley ed i colleghi furono accolti sull’asfalto dell’O’Hare da un paio di poliziotti ferroviari in uniforme. Si presentarono tutti, e Riley ed i colleghi entrarono nel loro veicolo.

      “Faremmo meglio a sbrigarci” il poliziotto seduto al posto del passeggero disse. “I pezzi grossi delle ferrovie stanno davvero alitando sul collo del capo, per fare spostare quel corpo dai binari.”

      Bill chiese: “Quanto tempo ci vorrà per arrivare lì?”

      Il poliziotto alla guida rispose: “Generalmente un’ora, ma ne impiegheremo meno.”

      Poi, attivò le luci e la sirena d’ordinanza, e l’auto cominciò a farsi largo in mezzo all’intenso traffico del tardo pomeriggio. Fu un viaggio intenso, caotico e ad alta velocità, che alla fine li condusse alla piccola cittadina di Barnwell, Illinois. Poco dopo, oltrepassarono un incrocio sulla strada.

      Il poliziotto seduto sul lato passeggero indicò.

      “A quanto pare, il killer ha lasciato la strada proprio dove si avvicina ai binari, in una sorta di veicolo fuoristrada. Ha guidato lungo i binari, finché non è arrivato al punto in cui ha commesso l’omicidio.”

      Poco dopo, accostarono e parcheggiarono accanto ad una zona boschiva. Un altro veicolo della polizia era parcheggiato lì, e c’era anche il furgone del coroner.

      Gli alberi non erano molto fitti. I poliziotti condussero Riley e gli altri agenti fino ai binari ferroviari, che distavano soltanto una quindicina di metri.

      Proprio allora, la scena del crimine apparve dinnanzi a loro.

      Riley deglutì con forza di fronte a quella scena.

      Improvvisamente, erano svanite le immagini smielate di malvagi baffuti e damigelle in pericolo.

      Questa era fin troppo reale ed orribile.

      CAPITOLO CINQUE

      Per un lungo istante, Riley rimase a guardare il corpo sui binari. Aveva visto cadaveri straziati in ogni sorta di modo orribile. Ciò nonostante, questa vittima presentava uno spettacolo particolarmente scioccante. La donna era stata decapitata di netto dalle ruote del treno, quasi come se fosse stata opera della lama di una ghigliottina.

      Riley era sorpresa che il corpo decapitato della donna sembrasse illeso, sebbene il treno ci fosse passato sopra. La vittima era stata legata con del nastro adesivo, le mani e le braccia lungo i fianchi, e anche le caviglie erano legate insieme. Il corpo, con indosso quello che doveva essere stato un bel completo, era rimasto in una posizione contorta, che denotava la disperazione degli ultimi attimi. Dove il collo le era stato reciso, il sangue si era sparso sulle pietre, sulle traversine e sul binario. La testa era stata lanciata a circa uno o due metri di distanza, in basso lungo i binari. La bocca e gli occhi della donna erano spalancati, rivolti verso il cielo in un’espressione di impietrito orrore.

      Riley vide diverse persone radunate intorno al cadavere; alcune indossavano uniformi, e altre no. Suppose che fossero poliziotti locali e polizia ferroviaria. Un uomo in uniforme si avvicinò a Riley e ai suoi colleghi.

      Si presentò: “Immagino che voi siate gli agenti dell’FBI. Io sono Jude Cullen, il Vice Capo della Polizia Ferroviaria di Chicago, “Toro” Cullen, così mi chiamano.”

      Sembrava orgoglioso di quel soprannome. Riley sapeva che “Toro” stava, nello slang, per agente di polizia ferroviaria. In realtà, nell’organizzazione della polizia ferroviaria, mantenevano i titoli di Agente ed Agente Speciale, proprio come nell’FBI. Quest’uomo СКАЧАТЬ