Название: La Clessidra del Killer
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781640293533
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Presero posizione l’uno accanto all’altra, tra dei pali verticali, di fronte ad un enorme campo in erba che si estendeva fino ad una zona asfaltata. Sull’asfalto c’erano barriere verticali segnate da fori di proiettili.
Pochi istanti prima, Bill aveva parlato con un uomo in una cabina di controllo, e tutto doveva essere pronto ormai.
A quel punto parlò nuovamente con il suo interlocutore, tramite un piccolo microfono di fronte alle labbra.
“Bersagli a caso. Via.”
Improvvisamente, sagome dalla forma umana apparvero da dietro le barriere, e tutte si mossero in direzione della zona asfaltata. Indossavano uniformi dello stile dei combattenti dell’ISIS, ed erano armate.
“Nemici!” Bill gridò a Riley. “Spara!”
Riley era troppo sorpresa per sparare; Bill sparò una volta e mancò il bersaglio. Poi, sparò di nuovo e colpì una delle sagome, che si piegò completamente e smise di muoversi. Le altre sagome si voltarono per evitare il fuoco; alcune si mossero più velocemente, altre invece si nascosero dietro le barriere.
Riley esclamò: “Dannazione!”
Non aveva ancora colpito un bersaglio.
Bill scoppiò a ridere.
“Stop” lui disse nel microfono.
Improvvisamente, tutte le sagome restarono immobili.
“Oggi spareremo a finti tizi su ruote?” Riley chiese con una risata.
Bill spiegò: “Sono robot autonomi, montati su scooter Segway. Quell’uomo con cui ho parlato nella cabina, un minuto fa, sta installando dei programmi che essi devono seguire. Ma non controlla ogni loro movimento. In realtà non li controlla. “Sanno” che cosa fare. Hanno degli scanner a laser e algoritmi di navigazione, così che possano evitarsi tra loro e le barriere.”
Riley sgranò gli occhi per lo stupore.
“Certo” esclamò. “E sanno che cosa fare quando si comincia a sparare: correre o nascondersi, o entrambi.”
“Vuoi provare di nuovo?” Bill chiese.
Riley annuì; cominciava a sembrare entusiasta.
Ancora una volta Bill parlò nel microfono: “Bersagli a caso. Via.”
Le sagome cominciarono a muoversi come prima, e Riley e Bill spararono singoli colpi contro di esse. Bill e Riley colpirono un robot ciascuno: entrambe le macchine colpite si fermarono e si piegarono. Gli altri invece, si dispersero; alcuni si spostarono capricciosamente e altri ancora, si nascosero dietro le barriere.
Riley e Bill continuarono a sparare, ma l’attività cominciò a farsi difficile. I robot che si muovevano cominciarono a seguire tragitti imprevedibili a varie velocità. Quelli che erano nascosti dietro le barriere continuavano a saltare fuori, schernendo Riley e Bill affinché sparassero loro. Era impossibile prevedere da che lato della barriera sarebbero apparsi. Dopo essersi rivelati, iniziavano a muoversi freneticamente all’aperto o si nascondevano nuovamente.
Nonostante quell’apparente caos, Riley e Bill impiegarono solo trenta secondi per colpire tutti gli otto robot, che si fermarono piegati e immobili tra le barriere.
Riley e Bill abbassarono le loro armi.
“È stato strano” Riley esclamò.
“Vuoi fermarti?” Bill chiese.
Riley sogghignò.
“Stai scherzando? Assolutamente no. Allora, che cosa succede ora?”
Bill deglutì, sentendosi improvvisamente nervoso.
“Dobbiamo colpire i nemici senza uccidere un civile” spiegò.
Riley lo guardò con comprensione. Capiva la sua preoccupazione e la ragione per cui questo nuovo esercizio lo metteva a disagio: gli rammentava del giovane innocente a cui aveva erroneamente sparato il mese precedente. Il ragazzo era guarito dalla ferita, ma Bill non era ancora riuscito a superare il senso di colpa.
Il senso di colpa di Bill era peggiorato dal fatto che una brillante giovane agente di nome Lucy Vargas era stata uccisa in quelle circostanze.
Se solo fossi stato in grado di salvarla, pensò ancora una volta.
Bill era stato ufficialmente in licenza fin da allora e aveva continuato a chiedersi se sarebbe mai riuscito a tornare a lavoro. Completamente sconvolto, si era abbandonato all’alcol e aveva persino accarezzato l’idea del suicidio.
Riley l’aveva aiutato a venirne fuori; in effetti, gli aveva probabilmente salvato la vita.
Bill sembrava cominciare a sentirsi meglio, ormai.
Ma era pronto per questo?
Riley continuava a guardarlo con preoccupazione.
“Sei sicuro che sia una buona idea?” gli chiese.
Ancora una volta, Bill ricordò ciò che Mike Nevins aveva detto.
“Sarà una buona terapia.”
Bill annuì a Riley.
“Credo di sì” rispose.
Ripresero le loro posizioni, e sollevarono le armi. Bill parlò nel microfono. “Nemici e civile.”
Le stesse azioni di prima ricominciarono, solo che, stavolta, una delle sagome era una donna avvolta in un hijab blu. Non era difficile distinguerla dai nemici nei loro scialbi completi marroni, ma si muoveva in mezzo agli altri in modi apparentemente casuali.
Riley e Bill cominciarono a colpire i nemici nello stesso modo di prima: alcune sagome maschili schivarono i proiettili, mentre altre si ripararono dietro le barriere, solo per sbucare fuori in momenti imprevedibili.
La sagoma femminile si muoveva anch’essa come se fosse spaventata dal fuoco, precipitandosi a destra e a sinistra freneticamente, ma, in qualche modo, non riusciva mai a nascondersi dietro una barriera. Il suo panico simulato rendeva soltanto più difficile non colpirla accidentalmente.
Bill sentì il sudore freddo scendergli dalla fronte, mentre sparava un colpo dopo l’altro.
Presto, lui e Riley abbatterono tutti i nemici, e la donna in hijab rimase l’unica illesa.
Bill emise un lento sospiro di sollievo, ed abbassò l’arma.
“Come va?” Riley gli chiese, con una nota di preoccupazione nella sua voce.
“Piuttosto bene, direi” fu la risposta dell’uomo.
Ma i palmi erano sudati contro l’arma, e stava anche un po’ tremando.
“Forse è sufficiente per ora” Riley esclamò.
Bill scosse la testa.
“No” СКАЧАТЬ