Название: La Clessidra del Killer
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un Mistero di Riley Paige
isbn: 9781640293533
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“E cosa?”
Courtney avvertì l’impazienza crescere in lei, che - in ogni caso - rispose: “Ovviamente ci sono caduta dentro.”
L’uomo restò in silenzio per un istante. Poi aggiunse: “È una grande fossa. Non l’avevi vista?”
Courtney emise un grugnito di esasperazione.
“Ascolta, mi serve soltanto aiuto a venirne fuori, OK?”
Lo sconosciuto scosse la testa.
“Non dovresti venire a fare footing in posti strani di cui non conosci il sentiero.”
“Io conosco questo sentiero!” Courtney gridò.
“Allora come hai fatto a cadere nella fossa?”
Courtney era esterrefatta. Non riusciva a capire se l’uomo fosse un idiota o se stesse giocando con lei.
“Sei il coglione che ha scavato questa fossa?” esplose. “Se è così, non è divertente, dannazione. Fammi uscire di qui!”
Fu scioccata nel rendersi conto che stava piangendo.
“Come?” l’uomo chiese.
Courtney reagì, protendendo il più possibile il suo braccio.
“Così” replicò. “Abbassati e prendi la mia mano, e tirami su.”
“Non credo di riuscire ad allungarmi fin là.”
“Certo che puoi.”
L’uomo scoppiò a ridere. Era una risata piacevole ed amichevole. Nonostante tutto, Courtney avrebbe voluto poter vedere il suo viso.
“Me ne occuperò io” lui rispose.
Si allontanò sparendo dalla scena.
Poco dopo, la donna sentì un rumore di ferraglia e cigolii metallici provenienti da sopra di lei.
Poi un enorme peso cadde sopra di lei.
La donna sussultò e sputò, finché non si rese conto che quell’uomo le aveva appena buttato addosso un mucchio di terra.
Sentì mani e gambe diventare fredde, erano i segnali del panico, comprese.
Non entrare in panico, si disse.
Qualunque cosa stesse accadendo, doveva restare calma.
Sollevando lo sguardo vide che l’uomo reggeva una carriola inclinata sopra di lei. Le poche zolle restanti di terra caddero fuori dalla carriola, finendo dritte sulla sua testa.
“Che cosa stai facendo?” urlò.
“Rilassati” l’altro disse. “Come ho detto, mi occuperò di tutto.”
Riabbassò la carriola. Subito dopo, la donna sentì un leggeri e ripetuti colpi contro una superficie metallica, ancora e ancora.
Certamente l’uomo stava mettendo dell’altra terra nella carriola.
Lei chiuse gli occhi, fece un respiro profondo, aprì la bocca ed emise un lungo e terribile grido.
“Aiuto!”
Poi, sentì una pesante zolla di terra colpirla direttamente al viso. Un po’ di essa le finì in bocca, e lei ingoiò e sputò.
L’uomo, con voce ancora amichevole, disse …
“Temo che dovrai urlare molto più forte di così.”
Poi con un sogghigno, aggiunse …
“Riesco a malapena a sentirti io.”
Lei emise un altro urlo, scioccata dall’intensità della sua stessa voce.
Poi, l’uomo rovesciò dell’altra terra su di lei.
Ma ora non poteva gridare. Aveva la gola piena di terra.
Fu sopraffatta da un inquietante senso di déjà vu. Aveva già vissuto questo genere di esperienza: l’incapacità di scappare dal pericolo o persino di gridare.
Ma quelle esperienze erano state soltanto incubi. E lei si era sempre risvegliata.
Senz’altro, questo era soltanto un altro incubo.
Svegliati, continuava a ripetersi. Svegliati, svegliati, svegliati …
Ma non poteva farlo.
Questo non era un sogno.
Era reale.
CAPITOLO UNO
L’Agente Speciale Riley Paige stava lavorando alla propria scrivania dell’edificio del BAU di Quantico, quando un ricordo sgradevole emerse nella sua mente …
Un uomo di pelle scura la stava guardando con occhi vitrei.
Aveva una ferita da proiettile alla spalla, e una ferita più grave all’addome.
Con voce debole e amareggiata, disse a Riley…
“Le ordino di uccidermi.”
Riley aveva la mano sulla sua pistola.
Avrebbe dovuto ucciderlo.
Aveva ottime ragioni per farlo.
Ciò nonostante, non sapeva che cosa fare…
Un’improvvisa voce femminile la destò da quei pensieri.
“Sembra che tu abbia qualcosa in mente.”
Riley sollevò lo sguardo dalla scrivania, e vide una giovane donna afroamericana, con corti capelli lisci, di fronte alla porta del suo ufficio.
Si trattava di Jenn Roston, che era stata la nuova partner di Riley nel suo ultimo caso.
Riley si smosse un po’.
“Non è niente” rispose.
Gli occhi marrone scuro di Jenn tradirono preoccupazione, mentre la donna ribatteva: “Oh, sono sicura che non sia niente.”
A fronte del silenzio di Riley, Jenn riprese: “Stai pensando a Shane Hatcher, non è vero?”
Riley annuì silenziosamente. I ricordi stavano emergendo spesso in quei giorni, ricordi del suo terribile confronto con l’uomo ferito nella baita del padre defunto.
Il rapporto di Riley con l’evaso si era consolidato in uno strano e curioso legame di fedeltà. L’uomo era stato a piede libero per ben cinque mesi, e lei non aveva СКАЧАТЬ