Prima Che Brami . Блейк Пирс
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СКАЧАТЬ poverina, pensò Mackenzie sarcastica. Dev’essere terribile.

      “Io non capisco” disse Mackenzie.

      “Non mi aspetto che tu capisca. Tu sei bravissima. A te piace questo mestiere. Secondo me sei nata per questo, sai? Io invece... non lo so. Sono un disastro.”

      “Dio, Colby... mi dispiace.”

      “Non devi” disse. “Una volta che avrò rispedito mamma e papà in Florida, tutta questa pressione svanirà. Dirò loro che non ero tagliata per gli incarichi che mi volevano affibbiare. Poi potrò fare quello che voglio, immagino.”

      “Be’... buona fortuna, allora” disse Mackenzie.

      “Oh, ti prego” disse Colby. “Ti stai per diplomare tra i migliori oggi. Non azzardarti a sentirti giù di morale a causa mia. Sei stata una buona amica, Mac. Volevo che lo imparassi da me, piuttosto che notare la mia assenza tra qualche settimana.”

      Mackenzie non fece nulla per nascondere la propria delusione. Detestava ricorrere ad espedienti infantili, ma rimase comunque in silenzio, sorseggiando il suo caffè.

      “E tu?” chiese Colby. “Ci sarà qualcuno della tua famiglia o degli amici?”

      “Nessuno” disse Mackenzie.

      “Oh” disse Colby, un po’ in imbarazzo. “Scusa, non sapevo...”

      “Non c’è bisogno che ti scusi” disse Mackenzie. Adesso era il suo turno di guardare fuori dalla vetrina con sguardo perso. Poi aggiunse: “Credo di preferire così.”

      ***

      La cerimonia non fece né caldo né freddo a Mackenzie. Non era altro che una versione più formale del diploma delle superiori, ma non elegante e formale quanto lo era stata quella della sua laurea. Mentre attendeva di essere chiamata, ebbe parecchio tempo per ripensare a quelle cerimonie e a come la sua famiglia era sembrata svanire sempre più dopo ognuna.

      Si ricordò di come fosse stata sul punto di piangere mentre saliva sul palco per il diploma di scuola superiore, rattristata per il fatto che suo padre non l’avrebbe mai vista crescere. Lo aveva saputo durante tutta l’adolescenza, ma quel fatto la colpì come una pietra in mezzo agli occhi mentre saliva a ritirare il diploma. Durante l’università invece non ne era più così turbata. Quando era salita sul palco per ritirare la laurea, non c’era nessun membro della sua famiglia tra il pubblico. Adesso si rese conto che era stato quello il momento della svolta, quello in cui aveva deciso una volta per tutte che preferiva affrontare i vari aspetti della vita da sola. Se la sua famiglia non mostrava alcun interesse per lei, allora anche a lei non sarebbe importato di loro.

      La cerimonia giunse al termine senza tanto clamore e, quando fu finita, vide Colby che si scattava fotografie in compagnia della madre e del padre, dall’altro lato dell’ampio atrio dove i diplomati e gli ospiti si erano riversati. Da quello che poteva vedere Mackenzie, Colby stava facendo un ottimo lavoro a celare il proprio malcontento ai genitori, i quali erano raggianti d’orgoglio.

      Sentendosi impacciata e senza niente da fare, Mackenzie iniziò a chiedersi quanto ci avrebbe messo a uscire dalla riunione, andare a casa, sfilarsi l’abito da cerimonia e aprire la prima di una serie di birre per quel pomeriggio. Appena si avviò verso le porte, sentì una voce familiare alle spalle, che la chiamava.

      “Ehi, Mackenzie” disse la voce maschile. Seppe all’istante di chi si trattava – non soltanto dalla voce, ma dal fatto che in quell’ambiente erano poche le persone che la chiamavano Mackenzie, invece che solamente White.

      Era Ellington. Indossava un completo e pareva a disagio almeno quanto Mackenzie. Ciononostante, il sorriso che le rivolgeva era fin troppo sicuro. Eppure in quel momento non le dispiacque.

      “Salve, Agente Ellington.”

      “Credo che in una situazione del genere tu possa chiamarmi Jared.”

      “Preferisco Ellington” disse rivolgendogli a sua volta un sorriso.

      “Come ti senti?” le chiese.

      Lei si strinse nelle spalle, accorgendosi di quanto desiderasse andarsene. Poteva raccontare a se stessa tutte le bugie che voleva, ma il fatto che lì con lei non ci fossero né famigliari né amici iniziava a pesarle.

      “Tutto qui? Una scrollata di spalle?” fece Ellington.

      “Be’, come mi dovrei sentire?”

      “Realizzata. Orgogliosa. Emozionata. Tanto per fare qualche esempio.”

      “Mi sento tutte quelle cose” disse lei. “È solo che... Non lo so. La cerimonia è troppo per me.”

      “Ti capisco” disse Ellington. “Dio, quanto odio indossare un completo.”

      Mackenzie stava per replicare che l’abito gli stava proprio bene, quando vide McGrath arrivare alle spalle di Ellington. Anche lui le rivolse un sorriso, ma al contrario di Ellington, il suo pareva quasi forzato. Le tese la mano e lei la strinse, stupendosi di quanto fosse fiacca la sua stretta.

      “Mi fa piacere che ce l’abbia fatta” disse McGrath. “So che ha una carriera brillante e promettente davanti.”

      “Non per fare pressioni, eh?” commentò Ellington.

      “Nella fascia dei migliori” disse McGrath, senza lasciare a Mackenzie l’occasione di spiccicare parola. “Davvero un ottimo lavoro, White.”

      “Grazie, signore” disse lei, sorpresa di quell’insolita manifestazione di supporto.

      Lui sorrise, le strinse ancora una volta la mano, quindi si dileguò rapidamente tra la folla.

      Una volta che McGrath se ne fu andato, Ellington le rivolse uno sguardo perplesso e un gran sorriso.

      “Era di buon umore. Credimi, non accade molto spesso.”

      “Sai com’è, oggi immagino che sia un gran giorno per lui” disse Mackenzie. “Adesso ha un bel gruppo di nuovi talenti dal quale attingere.”

      “È vero” convenne Ellington. “Comunque, a parte gli scherzi, quell’uomo sa come impiegare al meglio i nuovi agenti. Tienilo a mente quando andrai a parlare con lui lunedì.”

      Tra loro scese un silenzio impacciato; era un silenzio al quale si erano abituati e che era alla base della loro amicizia – o comunque si potesse definire il rapporto che li legava.

      “Allora” disse Ellington. “Volevo solo congratularmi con te. E dirti che puoi chiamarmi in ogni momento se le cose si fanno troppo reali. So che sembra una cosa stupida da dire, ma arriverà un momento in cui persino Mackenzie White avrà bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. Le cose ti possono travolgere in un attimo.”

      “Grazie” disse lei.

      Poi, all’improvviso, voleva chiedergli di restare lì con lei. Non in senso romantico, ma solo per avere un volto familiare al suo fianco. Lo conosceva relativamente bene e, anche se i sentimenti che provava per lui erano contrastanti, voleva che le stesse accanto. Detestava ammetterlo, ma iniziava a sentire di dover fare qualcosa per festeggiare quel giorno e quel momento della sua vita. Anche se si fosse trattato СКАЧАТЬ