Si Mr. Evans. Antonina Lentini
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Название: Si Mr. Evans

Автор: Antonina Lentini

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современные любовные романы

Серия:

isbn: 9788873049067

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СКАЧАТЬ con nessuna.

      Cade ha un qualcosa di misterioso, un lato del suo carattere

      che lo perseguita, come un’ossessione. Farei meglio a non

      pensarci più.

      Per fortuna la strada è breve per arrivare a casa. Abito in un modesto appartamento nella Big Island, la cosiddetta Isola di Hawaii, precisamente a Hilo, nord-est. Ha una cucina, un bagno e due stanze. Non è immensa ma per me basta, è abbastanza accogliente. Pago un misero affitto e questo mi permette di rientrarci con le altre spese. Non me la passo male. Vivo qui da circa un anno. I miei genitori abitano nella capitale, a Honolulu, bella, ma preferisco essere indipendente, vivere una vita tutta mia.

      Prendo l’ascensore e arrivo al secondo piano. Cerco le chiavi di casa nella tasca del pantaloncino e apro la porta. <<Finalmente a casa.>> Sussurro. Il silenzio è musica per le mie orecchie e il letto un sonnifero. Sono davvero distrutta.

      Dannazione stavo per addormentarmi.

      <<Pronto, chi parla?>> Ho ancora gli occhi chiusi quindi non ho avuto la possibilità di leggere sul display chi fosse.

      <<Sono io, Naomi.>> Ha una voce abbastanza squillante che mi dà fastidio, spero solo di non doverle spiegare perché non sono tornata più da lei dopo averle dato il drink.

      <<Raccontami tutto.>> Esclama.

      <<Oddio scusami se non ti ho più dato retta o salutata

      stasera ma…>> Mi fermo e penso alla domanda di

      Naomi. <<Cosa ti dovrei raccontare?>> Chiedo,

      sperando di non farlo.

      <<Com’è?>>

      Faccio la finta tonda. <<Com’è chi?>>

      <<Dai lo sai, quel ragazzo che ti ha difesa da quel signore. Non sono mica cieca.>> Al diavolo Naomi, non le sfugge mai niente, ora si trasformerà in una detective anche lei.

      <<Sono ritornata a casa, non potevo stare ancora insieme a lui.>> Taglio corto.

      <<Perché mai? Era cosi…>> Sento un sospiro.

      <<Bello, dolce e sexy.>> Esclama.

      Metto una mano sugli occhi. <<È tanto sexy quanto misterioso.>>

      <<Che intenti dire con misterioso?>>

      <<Intento dire che ha un qualcosa, una sfaccettatura di lui che non riesce a controllare.>> Sospiro nuovamente pesando ai suoi occhi posati su di me. La scossa si fa sentire, percorrendomi nuovamente tutta la schiena, facendo sobbalzare il cuore.

      <<Sono inquieta quando sto vicino a lui.>> Sospiro. <<Davvero, mi dispiace averti lasciata da sola al bar.>> Affermo sperando di cambiare discorso. <<Non ti preoccupare, non ero così tanto sola.>> Sorride.

      <<Ora dovresti essere tu a spiegarmi cosa è successo.>> Esclamo.

      <<Si beh! Dopo che… scusa come si chiama?>> <<Cade, si chiama Cade.>>

      <<Dopo che Cade si stava sacrificando per te, Alexavier mi ha fatto… si… diciamo… compagnia.>>

      <<Posso dedurre che sia andata benissimo col tuo bel capo.>> Esclamo, piegando le labbra in un sorriso. <<Dire “benissimo” è poco, però si. Ci siamo divertiti.>> Sospira felice.

      <<Sono contenta per te. Senti ne riparliamo quando ci vediamo?>> Le chiedo, ho un terribile sonno, anche se parlare di Cade mi ha fatto risvegliare un tantino.

      <<Si certo, anche perché mi devi raccontare tutto quello che vi siete detti e che avete fatto.>> Non cambia mai.

      <<Altrettanto Naomi.>> Sorrido sarcasticamente. <<Notte.>>

      <<Notte Noele.>> Riattacco.

      Per fortuna quando sono arrivata a Hilo ho trovato questo meraviglioso bar sulla spiaggia. È uno dei più frequentati del posto. Da quando ci lavoro non ho ancora imparato a preparare alla perfezione il Blue Hawaiian, è un cocktail esotico originario di questa meravigliosa isola.

      Il suo colore blu-azzurro chiaro gli è conferito dalla miscela di rum bianco e Blu Curaçao.

      Ogni volta sono i tre minuti peggiori del mio lavoro.

      Non si finisce mai di imparare. Diversamente da

      Arizona che sa fare tutto alla perfezione.

      Finalmente sono arrivata al bar e questo mi consentirà di cacciare via Cade dai miei pensieri almeno per un bel po’.

      A quanto pare è già pieno di persone e sono solamente

      le nove del mattino. Sarà meglio andarmi a cambiare. <<Ehi Noe, non ti ho ancora ringraziata per ieri sera. Ho saputo che un signore ti ha aggredita e che un ragazzo ti ha difesa.>>

      Devo cercare le parole adatte per risponderle in modo che non mi possa fare altre domande.

      <<Si, mi ha sputato il suo drink addosso, ma per fortuna è arrivato in tempo Cade.>> Oddio ho detto il suo nome.

      Arzona mi guarda maliziosamente.

      <<Non farti strane idee. So il suo nome perché un suo amico l’ha chiamato, non per altro.>> Affermo. Invento una scusa all’istante.

      <<Sono felice che non è successo niente. Chissà come sarebbe andata a finire se non interveniva quel ragazzo, SEXY.>> Sottolinea l’aggettivo. <<È stato molto gentile a difendermi.>>

      <<Già.>> Mi guarda con quell’espressione per farmi capire che non si è bevuta la storia.

      <<Devo andarmi a cambiare, altrimenti Xavier mi

      licenzierà.>> Corro verso i camerini per evitare altre

      domande.

      Dopo cinque ore circa, ho finalmente finito il mio turno. Esco dal bar e vedo Naomi seduta sulla sabbia assorta nei suoi pensieri a fissare il mare.

      Vado da lei e mi butto per terra goffamente facendomi notare.

      Sono esausta dal lavoro e penso a tutti i Blue Hawaiian che ho dovuto preparare in una sola mattinata ed a tutte le facce dei clienti quando lo bevevano, sicuramente pensavano “uuuuh che buono, ne bevo un altro sorso. Mm aspetta, ora che l’ho gustato meglio fa schifo. Decisamente schifo”. Devo chiedere СКАЧАТЬ