Название: Danzando Verso La Felicità
Автор: Marisa Santi
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Секс и семейная психология
isbn: 9788885356665
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Al solo pensiero che ci sia solo un muro a dividermi da Mattia mi fa venire la pelle d’oca. Basta pensare a lui! Devo riprendermi e muovermi. Decido di indossare un abitino nero che metta in evidenza le forme senza essere volgare, decolleté nere, un filo di trucco sugli occhi e un po’ di lip gloss, qualche goccia di J’adore, l’ultima spazzolata ai capelli che lascerò sciolti e, finalmente, sono pronta.
Il cellulare incomincia a squillare e, come da copione, è Max per avvisarmi del suo ritardo. Non ce la può proprio fare ad essere puntuale!
<<Questa volta cosa ti è successo?>> gli domando sbuffando.
<<Isabel scusami, ma ho avuto un imprevisto, quindi stasera purtroppo non possiamo vederci.>>
La reazione è immediata e piccata <<E me lo dici soltanto adesso, quindici minuti prima dell’ora “x”? Bravo, siamo alle solite!>>
<<Hai ragione ad arrabbiarti, ma mia madre si è sentita poco bene ed ha bisogno di me, mi dispiace. Giuro che domani mattina passo a prenderti prestissimo e ti porterò prima a fare colazione al bar e poi ti accompagnerò a scuola.>>
<<Va bene, anche per stavolta sei perdonato, ma per vendicarmi domani non darò peso alla mia linea e, visto che pagherai tu, mangerò tutto quello che mi capiterà sotto il naso. Non darmi buca di nuovo! Adesso vai da tua mamma e salutamela!>> dico smorzando il mio risentimento.
Capisco che questa volta è per una giusta causa, ma è seriamente difficile sopportare di ricevere costantemente dei bidoni.
Esco dalla stanza sbattendo involontariamente la porta. Non dovrei ma sono comunque molto arrabbiata è la terza volta che mi tira pacco negli ultimi dieci giorni. Sono talmente furiosa da non rendermi conto che la mia “delicatezza” nello sbattere la porta ha fatto uscire Mattia dalla sua stanza. I suoi occhi sono addosso a me che mi scrutano dalla testa ai piedi. Perché mi fissa così?
Rompendo il silenzio gli dico: <<scusami per il fracasso. Ma la mia dolce metà ha un innata e incredibile predisposizione a farmi infuriare…>> Continua a squadrarmi in maniera imbarazzante, praticamente mi sta mangiando con gli occhi!
Sono sicura d’essere diventata paonazza. Finalmente decide di dire qualcosa.
<<No, non preoccuparti per me. Dimmi tu piuttosto cos’è successo?>>
<<Max mi ha dato buca, di nuovo! E dire che mi sono fatta carina per lui.>>
<<Non avrà la minima idea di cosa si stia perdendo; sei bellissima!>>
E dopo questa affermazione arrossisco ancora di più.
<<Sai cosa ti dico, che niente va sprecato! Se a te può andar bene, uscirò io con te stasera.>> Mi propone Mattia.
<<Certo, ti porterò un po’ in giro per le vie di Torino!>> Rispondo entusiasta, preoccupata per le strane sensazioni che provo e per dover rimanere sola con lui.
<<Ti andrebbe se andassimo a fare una passeggiata in centro e poi in un pub a bere qualcosa?>>
<<Mi piace! Dammi solo il tempo di cambiarmi e sono subito da te.>> Mi risponde divertito per aver notato il mio sguardo sui suoi pantaloni della tuta, facendomi l’occhiolino. Arrossisco, rendendomi conto che anch’io lo stavo mangiando con gli occhi. Dio santo quest’uomo sarebbe super sexy anche con indosso un sacco della spazzatura.
Nell’attesa sono scesa in cucina per bere un bicchiere d’acqua fredda per riprendermi e fare calmare i bollenti spiriti anche se forse sarebbe meglio mandare giù qualcosa di alcolico il quale potrebbe rendermi più spigliata.
Mi dirigo verso il corridoio e nel frattempo noto Mattia che sta scendendo le scale per raggiungermi. Ha indossato un jeans, una maglietta di cotone nera con scollo a v e una giacca di pelle. È bello da fare male!
Mi prende la mano e mi chiede se sono pronta a portarlo in giro. Annuisco e respirando a fondo inizio a parlare a raffica: <<ti porto in auto fino in Piazza Vittorio Veneto, è tra le più grandi piazze d’Europa e da lì in poi andiamo a piedi per le vie principali del centro: Via Po, Piazza Castello, Via Roma e poi torneremo indietro da Via Lagrange per poi ritrovarci nuovamente in Via Po econcludiamo andando a berci qualcosa ai Murazzi.>>
<<Perfetto, mi fido di te!>> esclama divertito dalla mia improvvisa parlantina.
Raggiungiamo la mia auto, una Mito nera dell’Alfa Romeo.
Messa da parte la timidezza e sciolto il ghiaccio, incomincio a sentirmi a mio agio. Così per accelerare i tempi e conoscerlo meglio lo tempesto di domande riguardanti la sua città nativa e la sua vita privata. Quando mi ci metto sono davvero invadente.
<<Scusami se ti tormento, ma mi domando cosa diavolo ci fai qui a Torino, abitando in una città stupenda come Roma.>>
<<Lavoro>> risponde.
Nonostante le mie decolleté siano molto alte, sono riuscita a camminare tanto e seguire l’itinerario prefissato.
Raggiungendo i Murazzi gli faccio notare la chiesa della Gran Madre e il Monte dei Cappuccini.
<<Lo sapevi che Torino è una città magica? La prossima volta ti porto in Piazza Statuto. Anticamente era una porta della città considerata infausta e fuori da questa vi erano le crocifissioni. Per i suoi precedenti storici si pensa che la piazza nasconda qualcosa di malefico, addirittura si suppone che sotto l’aiuola centrale ci sia la porta per l’inferno. Torino è il vertice del triangolo della magia nera con Londra e San Francisco e anche della magia bianca con Praga e Lione. Il punto preciso del vertice della magia nera è un piccolo obelisco costruito nel 1808 su un punto geodetico secondo calcoli trigonometrici ed è situato in un aiuola del piccolo giardinetto.>>
<<Davvero?>>
Annuisco. Poi gli indico le tre statue della Gran Madre e gli spiego cosa rappresentano.
<<La statua al centro rappresenta Vittorio Emanuele I, quella di destra l’allegoria della religione con la tiara ai piedi, mentre, quella a sinistra l’allegoria della fede, una donna che regge un calice. Si ritiene che la statua volga lo sguardo verso il luogo in cui si nasconde il Santo Graal. Invece una delle leggende esoteriche vuole che non lo sguardo ma che l’indice della mano indicasse il luogo in cui è sepolto il Graal, per questo ignoti l’hanno distrutto.>>
<<Interessante.>>
<<Magari appena entrambi avremo un po’ di tempo libero, ti porto a fare un tour, facendoti visitare la Torino misteriosa, sotterranea e esoterica.>>
<<Mi СКАЧАТЬ