Danzando Verso La Felicità. Marisa Santi
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Название: Danzando Verso La Felicità

Автор: Marisa Santi

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Секс и семейная психология

Серия:

isbn: 9788885356665

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СКАЧАТЬ posso credere alle mie orecchie le sta permettendo di usare il mio bagno, invadendo così la mia privacy e la mia intimità. Santo cielo solo il pensiero di dover condividere qualcosa con lui mi fa venire l’ansia. Inizio ad odiare mia madre in questo momento, non riesco neppure a trattenere una smorfia di disappunto nei suoi confronti, fortunatamente notata solo da lei. Poi armandomi di un timido sorriso mi rivolgo a Mattia: <<Prometto di non metterci troppo. La mattina cercherò di alzarmi prima per non farti perdere tempo. Ora se potete scusarmi, andrei a farmi una doccia.>>

      Entro in camera e mi corico qualche minuto sul letto, respirando a fondo per riuscire a concentrarmi sulle tante novità di questa giornata.

      Una bella rinfrescata era davvero ciò che ci voleva, mi sono rilassata e adesso sono pronta per affrontare la serata e ho la consapevolezza di dover nuovamente incrociare la profondità e l’azzurro degli occhi di Mattia. Vado nel salone per ritrovarmi con gli altri che fortunatamente sono già lì a presentarsi con il nuovo arrivato.

      Osservo le facce delle mie amiche e mi rendo conto che Dio-greco-Mattia non fa solo uno strano effetto a me. La sua bellezza è ammaliatrice. L’unica differenza è che loro riescono a comunicare con lui senza incespicare ed essere ridicole come ho fatto io!

      <<Ben trovata Isabel, tua mamma è stata così gentile da farmi fare il giro della casa e mi ha presentato i ragazzi. Ho visto il terrazzo e volevo complimentarmi con te. Mi ha detto che sei tu a prendertene cura e, in particolar modo, delle rose.>>

      Annuisco e lo ringrazio. Il cuore mi batte all’impazzata, perché continua a fissarmi… è davvero imbarazzante. Non posso fare a meno di arrossire.

      Lo squillo del telefono mi porta alla realtà.

      <<Isabel è per te!>> strilla mio padre dal corridoio.

      <<Pronto, ciao Max…>> rispondo con nonchalance.

      <<Ehi! È da un po’ che ti chiamo sul cellulare…>> mi rimprovera

      <<Scusami, devo averlo lasciato sbadatamente in palestra.>>

      <<Volevo ricordarti che stasera verrò a prenderti così andiamo a fare un giro da qualche parte.>>

      <<Me lo ricordavo!>> mento.

      <<Allora ci vediamo più tardi e, mi raccomando, non tardare come al solito!>>

      Mentre parlo al telefono noto la presenza di Mattia che non esita ad ascoltare e vedo i suoi occhi diventare tristi all’improvviso. Distolgo lo sguardo da lui e mi concentro sulla conversazione. <<Ti aspetto questa sera per le ventuno; a dopo!>>

      Ultimamente io e Max non ci frequentiamo spesso. Prima ci vedevamo ogni sera e ci sentivano telefonicamente almeno una decina di volte al giorno. Poco alla volta abbiamo capito che forse sarebbe stato meglio vedersi meno, l’attesa ha il suo fascino.

      Conclusa la telefonata torno nel salone: <<Scusate ragazzi, sapete com’è Max, se non mi sente mille volte al giorno dà fuori di testa!>>

      <<Tranquilla Isabel!>> esclama Rebecca

      <<Stavamo chiedendo a Mattia se potesse fargli piacere uscire con noi, così gli mostriamo questa magica città e magari potremmo anche fare un giro per locali>> dice Alex

      <<Certo, mi farebbe molto piacere.>> risponde Mattia entusiasta dell’offerta.

      <<Cosa ne dici, sopporterai la nostra compagnia?!?>> gli domando rivolgendogli un timido sguardo.

      Annuisce senza parlare, continuando a fissarmi. Devo superare questa sensazione di imbarazzo. Adesso lo riempio di domande, magari prendendo un po’ di confidenza mi farò passare questa paura di incrociare i suoi occhi. Forza e coraggio.

      Resetto e con disinvoltura gli chiedo: <<Da dove vieni?>>

      <<Da Roma!>> mi risponde guardandomi come se davanti a lui ci fosse un’altra persona.

      In effetti ho cacciato via l’adolescente impacciata che si era impadronita della mia mente. Non so come ci stia riuscendo ma sto tornando in me. Era ora!!!

      <<Wow, amo Roma è bellissima, però non riuscirei a viverci è troppo caotica e presa d’assalto dai turisti. Magari un giorno potrai tu farci da cicerone nella tua città. Non sono ancora riuscita a visitarla tutta.>>

      <<Molto volentieri, quando vorrai Isabel sarò a tua disposizione.>> Dice senza nascondere un sorrisetto malizioso.

      <<Me lo ricorderò quando vorrò evadere da Torino e dai miei mille impegni.>>

      “E magari quando la smetterai di intimidirti guardandolo.”

      Interviene il mio subconscio.

      Tra una chiacchierata e l’altra il tempo è volato. Mia madre ci invita a prendere posto a tavola. In qualche modo mi ha nuovamente salvata.

      Durante la cena Mattia è molto partecipe e per nulla in difficoltà cosa che mi porta in maniera inaspettatamente naturale a sperare in una sua repentina integrazione nel gruppo e, nuovamente, ad augurarmi di vincere altrettanto rapidamente l'imbarazzo che mi crea la sua presenza. Mi perdo ad osservarlo, ha qualcosa di misterioso. Quando è distratto mi rendo conto che i suoi occhi cambiano luce, cosa avrà che lo preoccupa? Bello e tenebroso… Devo smetterla di guardarlo così, prima o poi qualcuno se ne accorgerà e non va bene. Dò un occhiata all’orologio appeso alla parete e mi rendo conto che è davvero tardissimo, sono già le venti e tra un’ora Max sarà qui. Saluto e mi alzo per andare nella mia stanza. Quando sono vicino alla scala, mi rendo conto che Mattia mi ha seguita.

      <<Ce la farai a sopportarci?!?>> lo sfido ironicamente mentre saliamo assieme.

      <<Direi di si!>> esclama sorridendomi.

      <<Immagino tu sia stanco… Ti conviene andare a riposare. Più tardi, quando rientrerò, farò in modo di non fare rumore per evitare di disturbarti.>>

      <<Non sono affatto stanco. Penso di sistemare alcune cose in camera e poi mi dedicherò alla lettura di un libro. Mi spiace avere invaso il tuo spazio… sai, per il bagno...>>

      <<Non preoccuparti potrò sopportarlo>> gli dico facendogli un sorriso.

      

      

      Mattia è nella sua stanza e si butta sul letto pensando divertito all’esuberanza e all’impaccio di Isabel. Anche lui è frastornato dalle tante emozioni per la giornata appena trascorsa. Si sente attratto da quella ragazza. Ripensa al momento in cui l’ha vista volteggiare, sarebbe rimasto ore ad osservarla mentre danzava. Quando ha incontrato i suoi penetranti occhi nocciola non riusciva più a distogliere lo sguardo dal suo. E’ consapevole di averla messa in imbarazzo. Si sente attratto non solo dal suo aspetto ma dalla fragilità che vuole nascondere tramite ironia e sicurezza. Quando lei li ha raggiunti nel salone con indosso quel vestitino color crema che le lasciava scoperte le lunghe gambe toniche l’ha trovata irresistibile. Isabel: un viso particolarmente bello, incorniciato da lunghi capelli castani dai riflessi ramati, occhi grandi di un castano ambrato, bocca carnosa ben disegnata che fa da contrasto all’espressione fresca e innocente. Ha un corpo СКАЧАТЬ